Cresce l'utile netto nel terzo trimestre 2016 per il gruppo Fca: il valore, che ha raggiunto i 606 milioni di euro segna un netto capovolgimento rispetto al risultato registrato nello stesso periodo dell'anno passato, quando era andata a registro una perdita netta di 387 milioni.
Consegne in leggero calo. In termini di consegne, invece, il risultato è stato leggermente negativo: rispetto ai 1,138 milioni di vetture del Q3 2015, il consuntivo nell'ultimo periodo si è fermato a 1,123 milioni (-1%). Pressoché invariato il valore delle consegne sui nove mesi, con 3,487 milioni di auto (erano 3,481 nel periodo gennaio-settembre del 2015).
Balzo in avanti per Ebit e margine. L'Ebit rettificato del gruppo ha registrato un incremento del 29% rispetto al terzo trimestre 2015, e ha raggiunto così un valore di 1,5 miliardi di euro. In crescita anche il margine Ebit rettificato, che ha guadagnato 130 punti base, fino a quota 5,6%.
Rivista (in parte) la guidance. Alla luce dei risultati pubblicati oggi, il gruppo ha ritoccato al rialzo alcuni dei target per l'anno in corso: se Fca prevede ancora ricavi netti oltre 112 miliardi, ora compare un dato sull'Ebit rettificato oltre i 5,8 miliardi di euro (contro gli oltre 5,5 precedentemente stimati). Il dato sull'utile netto rettificato, inoltre, è ora previsto oltre quota 2,3 miliardi (il dato precedente era di oltre 2 miliardi).
Cresce l'indebitamento industriale. Stabile la guidance sull'indebitamento netto industriale (sotto i 5 miliardi), nonostante un aumento proprio nel Q3 di un miliardo "dovuto però alla normale stagionalità del capitale circolante", come spiega il costruttore.
L'area nordamericana. Per quanto riguarda le singole regioni operative, l'area Nafta ha visto una flessione delle consegne (-8%, da 685 a 627 mila unità) con ricavi netti conseguentemente in calo da 17,7 a 16,8 miliardi di euro (-5%). L'Ebit (risultato ante oneri finanziari) rettificato è salito dell'8% da 1,18 a 1,28 miliardi.
L'area europea. Nella regione Emea, risulta invece una crescita molto sostenuta per le consegne (+18%, da 250 a 295 mila unità), i ricavi netti (+10%, da 4,61 a 5,07 miliardi) e l'Ebit rettificato, in crescita addirittura del 420% (da 20 a 104 milioni di euro).
America Latina e Asia-Pacifico. In America Latina è stato particolarmente pesante il calo delle consegne (-21%, da 140 a 111 mila unità), che ha influito in parte anche sui ricavi netti (-2%, da 1,515 a 1,491 miliardi), tenuti a galla dal mix di prodotto più favorevole, dopo il debutto del pick-up Toro. Calo in doppia cifra anche nel quadrante Asia-Pacifico (-27%, da 30 a 22 mila unità), mentre i ricavi restano positivi: +2%, da 842 a 861 milioni, ancora una volta grazie al migliore mix di prodotto.
La Maserati torna in corsa. Tra gli altri dati, spicca quello della Maserati, che ha segnato un progresso del 54% nelle consegne (da 6.916 a 10.656 unità). Ancor più significativo il miglioramento dei dati finanziari, con i ricavi netti in progresso del 69% (da 516 a 873 milioni), l'Ebit rettificato che compie un balzo del 758% (da 12 a 103 milioni), e il margine Ebit rettificato che guadagna 950 base, passando dal 2,3 all'11,8%.
L'effetto Levante. La Il merito della ripresa va ascritto al debutto della Levante, e all'incremento delle vendite distribuito su tutti i principali mercati: Cina (+109%), Nordamerica (+42%) ed Europa (+67%). Nel corso della conference call di presentazione dei risultati, il direttore finanziario del gruppo Richard Palmer ha specificato che la Suv (disponibile in Europa dal secondo trimestre e in Nordamerica e Asia-Pacifico dal terzo) ha raccolto oltre 18 mila ordini a livello mondiale.
Le previsioni sui singoli mercati. Secondo le previsioni pubblicate durante la conference call, il mercato europeo dovrebbe chiudere il 2016 tra i 16,6 e i 17,1 milioni di unità (contro i 16,1 del 2015), con il valore definitivo dato più prossimo alla parte alta della forchetta. Stabili le proiezioni per il Nordamerica (21-21,5 milioni, contro i 21,1 del 2015), mentre è data in rialzo anche l'area Asia-Pacifico (28,9-29,4, contro i 28,2 del 2015) con il valore definitivo prossimo alla parte alta della forchetta. In netta flesisone invece le previsioni per l'America Latina, che chiuderà a 3,6 milioni (con il Brasile a due), contro i 4,1 dell'anno scorso.
Marchionne: "Niente cessioni sul breve termine". L'ad Sergio Marchionne, nell'occasione, ha annunciato che al momento "non sono previste cessioni", con particolare riferimento a quella di Magneti Marelli in favore di Samsung, che "al 100% non avverrà sul breve termine" per via dei "problemi interni" del potenziale acquirente legati al Galaxy Note 7, anche se "le discussioni continueranno".
"Incredibilmente soddisfatto" dalla Giulia. In merito al Nordamerica, Marchionne ha aggiunto che si aspetta "profitti in doppia cifra per l'anno prossimo dagli Usa", mentre non ci sono novità di fatto sul possibile accordo con un partner per la produzione delle berline compatte di nuova generazione destinate a quel mercato. Le ultime note, in conto Alfa Romeo: l'ad si è detto "incredibilmente soddisfatto" dei risultati della Giulia. "Alfa Romeo sta andando bene", ha aggiunto, "i piani stanno andando come previsto". Marchionne si aspetta molto dal suo debutto negli Usa nel prossimo trimestre, mentre in Cina il lancio dovrebbe avvenire "nel primo o nel secondo trimestre del 2017".
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