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Industria e Finanza

Antitrust
Maxi multa a Renault Italia

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Multa di 300 mila euro a Renault Italia per pratiche commerciali scorrette. Lo ha deciso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Secondo l'Antitrust, la filiale italiana della Casa francese è colpevole di una duplice pratica commerciale scorretta: la prima relativa ad alcune promozioni del 2016 in cui il prezzo pubblicizzato non era, in realtà, tale in nessun caso; la seconda relativa al veicolo elettrico Twizy, il cui prezzo pubblicizzato non comprendeva il “rilevante” costo della batteria.

Prezzo inesistente. Ma andiamo con ordine. La prima pratica commerciale giudicata scorretta, per la quale l'azienda è stata sanzionata per un importo di 250 mila euro, si riferisce alla pubblicità di alcuni modelli Renault, tra cui Mégane, Captur e Kadjar, avvenuta nel corso del 2016. Nel mirino dell’autorità guidata da Giovanni Pitruzzella ci sono, in particolare, il prezzo e le sue modalità di presentazione, giudicate doppiamente “ingannevoli”. Da un lato perché “il consumatore non è stato posto in grado di comprendere il carattere obbligatorio del finanziamento per poter fruire dell’offerta pubblicizzata”; dall’altro, perché a quel prezzo doveva essere comunque aggiunto il costo, non specificato, del finanziamento stesso. Insomma, la cifra pubblicizzata non poteva essere tale per nessuno, “né per chi avesse voluto acquistare il bene in contanti né per chi avesse optato per il pagamento rateale”, sottolinea l’Antitrust. Risultato: “I messaggi in esame, così come pubblicizzati sino alla metà di ottobre 2016, quando è stato possibile acquistare i veicoli reclamizzati al prezzo indicato sia con finanziamento sia in contanti, risultavano del tutto inidonei a informare correttamente i consumatori, inducendoli in errore sul prezzo al quale era effettivamente possibile acquistare la vettura in promozione”.

Twizy senza batterie. La seconda pratica commerciale ritenuta scorretta, per la quale alla filiale italiana della Casa francese è stata comminata una sanzione di 50 mila euro, si riferisce invece alla Twizy, presentata sul sito della Casa al prezzo di listino di 6.900 euro (oppure 6.400 in promozione), senza ulteriori specificazioni. “In realtà”, sottolinea l’Autorità, “il suddetto prezzo di vendita è riferibile al solo modello “Twizy Flex”, avendo il messaggio omesso di precisare che esso è venduto senza batteria, la quale è invece noleggiabile a un costo mensile di rilevante entità”, visto che “un modello comprensivo di batteria”, sottolinea l’Agcm, “parte dagli 11.400 euro della versione Life 45”. Senza considerare che “il messaggio in esame, per le immagini che rappresentano la 'Twizy Flex' al prezzo di listino di 6.900 euro, lascia intendere che a tale cifra siano compresi anche gli sportelli che costituiscono invece una dotazione opzionale a pagamento”. Insomma, anche in questo caso un’omissione “rilevante e idonea a indurre in errore i consumatori”.

Pagamento o ricorso. Per la Casa francese, adesso, due possibilità: pagare oppure presentare ricorso al Tar del Lazio entro 60 giorni dalla notificazione del provvedimento. M.R.

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