La Renault, diventata successivamente Régie e oggi artefice dell’Alleanza con Nissan, inizia l’avventura industriale nel 1898 grazie a un’elaborazione di un triciclo De Dion. Si consolida nel 1905, con la produzione di serie di taxi, e con l’introduzione del taylorismo, ovvero un’organizzazione scientifica del lavoro che razionalizza il ciclo produttivo. Da questi presupposti la Renault si lancia nella diversificazione dei modelli, nonché alla produzione di mezzi militari e commerciali. Nazionalizzata nel 1945, sviluppa la prima “piccola auto per tutti” made in France, poi a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta punta anche all’espansione in molti mercati esteri, compreso quello americano. In questo caso senza molta fortuna. Modelli che guidano il decollo della Renault nell’era moderna sono vetture da grandi numeri come la R4, per esempio, e successivamente la R5 o, ancora, la rivoluzionaria monovolume Espace degli anni Ottanta. Un grande contributo alla diffusione dell’immagine del marchio arriva anche dalle corse, inizialmente grazie al brand Alpine oggi recuperato, con i numerosi successi nei rally e in pista, compresa la Formula 1 in cui partecipa come “fornitore” dell’iridata Red Bull. Prima di entrare nell’azionariato di Nissan, la Casa francese aveva tentato negli anni Novanta un’alleanza con Volvo.

Renault Espace
Cambia forma e punta tutto sull'ibrido
Divenuta a tutti gli effetti una Suv, la francese è offerta (senza sovrapprezzo) a cinque o sette posti. Al lancio ci sarà solo una motorizzazione con schema full hybrid. L'abbiamo toccata con mano: ecco tutto quello che c'è da sapere sull'ultima erede di una vera icona