Al tema del disastro delle strade italiane abbiamo dedicato un ampio articolo ("Foro italico") sul numero di luglio di Quattroruote, realizzato anche sulla base delle vostre segnalazioni. Che sono state, come sempre, interessanti e numerose. Così tante, in realtà, da non poter trovar spazio sulle pagine della rivista: ecco perché vi proponiamo qui un’altra selezione di casi disperati o inaccettabili della viabilità. Ringraziandovi, ancora una volta, per l’impegno con le quali sostenete le nostre battaglie per una migliore qualità della vita di tutti gli utenti della strada.
Ho letto i vostri articoli riguardanti i viadotti di recente costruzione che crollano. Mi capita spesso di passare sopra il ponte di ferro di Sesto Calende e mi dico che questo ponte maltrattato, mal mantenuto, arrugginito, fa da sempre il suo dovere e congiunge la Lombardia e il Piemonte sia con il traffico ferroviario (nella parte inferiore) sia con quello su ruote (in quella superiore). Onore, dunque, al ponte di ferro di Sesto Calende e speriamo che regione Lombardia e Piemonte si mettano d'accordo per dare una rinfrescata al nostro eroe. Ferdinando Spadoni
Vorrei segnalare una situazione particolarmente critica sulla s.s. 412 della Val Tidone, nel tratto compreso tra il casello autostradale di Castel San Giovanni e Santa Cristina e Bissone. Il ponte sul fiume Po (situato circa un km a nord del casello) presenta numerose cerniere sfondate, con conseguenti profonde e pericolose buche; percorrendo a piedi le stradine di campagna circostanti si possono ascoltare i forti colpi prodotti dal passaggio di ogni camion sulle cerniere. La statale, nei pressi della rotonda di Pieve Porto Morone, è un autentico disastro: sono presenti numerose e profonde buche che occupano tutta la larghezza della carreggiata, spesso riempite con badilate di catrame dai cantonieri, con il risultato che, dopo ogni pioggia, la situazione è di nuovo al collasso. Non solo si riaprono buche ancora più grosse, ma la strada si riempie di sassi e di blocchi di asfalto! La situazione è particolarmente grave perché quel tratto di strada è interessato da un notevole flusso di traffico pesante indirizzato verso le aree logistiche di Castel San Giovanni e il casello autostradale. Dopo ogni pioggia, i numerosi Tir che transitano su quel tratto di strada, finendo nelle buche, lanciano letteralmente sassi e frammenti di asfalto sulla carreggiata! Qualche mese fa, in una piovosa notte invernale, percorrendo il tratto peggiore della strada in direzione Castel San Giovanni, circa 500-600 metri prima della rotonda di Pieve Porto Morone, la strada era bloccata da due ambulanze, da due auto dei carabinieri e da due auto di giovani che avevano appena avuto un brutto incidente, probabilmente a causa di tutta l'acqua accumulatasi nel tratto di carreggiata "sfondato". Fortunatamente, a quanto mi risulta, l'incidente non ha avuto conseguenze drammatiche ma, di fronte a queste scene, non si può che provare rabbia e disgusto per lo scadente stato di sicurezza delle nostre strade! Alberto Magnani
Voglio segnalare la strada intorno al lago Trasimeno, una vera pista da motocross; ma non sono da meno quelle che vanno dal Casello di Chiusi verso Chiusi Città, da Ponticelli-Città della Pieve verso Chiusi e le due strade che portano a Trevignano. Michele Bean
Per chi si reca ad Ancona da nord ci sono due strade: o la statale Adriatica (s.s. 16), che corre lungo il mare, o l'autostrada Bologna-Bari, uscita di Ancona Nord. Le due strade s'incontrano nella frazione di Torrette, a 3-4 km da Ancona. Da lì, la strada è a quattro corsie molto strette (i collaudatori furono "molto perplessi" a dare l'ok), è molto frequentata (sostiene anche il traffico da e per i traghetti) ed è stata teatro di diversi incidenti mortali. Ebbene, nel primo chilometro partendo da Torrette, il manto della strada è gravemente alterato, con buche, avvallamenti, rilievi di notevole entità. Tali alterazioni sono prevalenti nella corsia di destra; perciò, la maggior parte dei camionisti, anche stranieri, che conoscono bene quel tratto di strada (è nelle attuali condizioni da almeno dieci anni), percorrono quella corsia di sinistra. Si creano così un notevole rallentamento del traffico e un forte rischio di incidenti, anche a causa dei rarissimi spericolati che si azzardano a superare i camion sulla destra. Piero Pacchiarotti
Voglio segnalarvi la s.s. 47 della Valsugana, gestita dall’Anas, nel tratto tra Bassano del Grappa e Primolano, in provincia di Vicenza; miracolosamente, come si entra in Trentino la strada diventa invece liscia come un tavolo da biliardo. Paolo
Al momento segnalo la s.s. 309 Romea (Ravenna-Venezia), da Chioggia a Mestre (40 km), per entrambe le corsie in tutti e due i sensi di marcia, come anche la E45, percorsa dal sottoscritto con la moto, di notte, lunedì 1° giugno 2015, da Sansepolcro a Ravenna (120 km), rischiando la vita per il susseguirsi di buche. Franco Varagnolo
Sono un abitante dell'Infernetto, ridente (si fa per dire) zona residenziale alle porte di Roma Sud. Il costo esorbitante delle case nella mia zona è - ahimè - inversamente proporzionale alla situazione della nostra rete viaria, che definire penosa è poco. Il rischio di finire per terra, e nei casi più gravi di morire con moto e scooter, è all'ordine del giorno per la presenza di buche e radici di alberi; vi lascio immaginare che effetto hanno le stesse su sospensioni, cerchi e gomme, soprattutto di chi, non abitando qui e non disponendo di una mappa mentale delle buche, non può fare lo slalom e finisce nei crateri che si aprono soprattutto dopo un bel temporale... In tal caso, c'è da divertirsi davvero perché oltre alle buche, le strade si trasformano in fiumi per via dei tombini ostruiti dagli aghi di pino! Fatevi un giro dalle mie parti e vi assicuro che la Beirut degli anni 80, dopo i bombardamenti, era messa meglio! Michele Serra
Da tempo il fondo stradale della statale Aurelia dal casello di Rosignano fino a Follonica Nord (e corsia opposta!) è in una situazione insostenibile. Le buche che improvvisamente si trovano sulla strada rendono pericolosa la guida e mettono a dura prova le sospensioni delle auto e i pneumatici. Percorro frequentemente questa strada da anni, ma non è cambiato nulla: a parte la manutenzione ordinaria, non viene mai risolto il problema di fondo. Maurizio Perteghella
Desidero segnalare lo stato pietoso in cui versa il fondo stradale della s.s. 16 Adriatica nel tratto in uscita da Ferrara verso Argenta dove si è costretti a marciare a zigzag per evitare buche e avvallamenti. Ho scritto all’Anas segnalando la cosa: sono apparsi articoli apparsi su alcune testate locali, ma non è successo nulla. Anche lungo la s.s. 434 Transpolesana, nel tratto tra l'intersezione con l’A13 e Rovigo, ci sono diversi punti che da anni versano in condizioni pietose. Quando possibile, si è costretti a viaggiare sulla corsia di sorpasso per evitare buche e avvallamenti. Renato Scarciglia
Volevo segnalarvi la pessima situazione del manto stradale in cui verte la s.p. 3 nel tratto che va dal bivio con la s.s. 3 bis, la famosa e incompiuta Fano-Grosseto, al bivio con la s.s. 452 della Contessa: percorro questa strada da quindici anni per recarmi al lavoro e vi posso assicurare che è in uno stato di abbandono allarmante. Questa arteria è molto importante per il Centro Italia perché fa parte del collegamento tra l’A14 (uscita di Fano) e la superstrada E45 Orte-Cesena. Purtroppo è tempestata di crateri (non buche) e avvallamenti che rimandano alle vecchie strade consolari romane (i solchi prodotti dai carri); non vi dico cosa diventa la situazione quando piove. Le gallerie che completano il tratto sono piene d’infiltrazioni e al loro interno si creano rivoli d'acqua sulla carreggiata molto pericolosi per la circolazione. Marco Bucchi
La strada che vi segnalo è il tratto della via Appia, in provincia di Caserta, tra il comune di Recale e San Nicola La Strada e tra San Nicola La Strada e Maddaloni. Il manto stradale è in condizioni incredibilmente pietose per le tante e profonde buche. Giuseppe Barletta
Via Pietrasantina, nel comune di Pisa. Non è una strada, è un’esperienza spirituale. Antonio Bonasera
Vorrei segnalare le seguenti situazioni: s.s. 10, frazione Campagnasso (PV), direzione Stradella; s.p. 82, tra la frazione Case Bernini e la frazione Bottarolo, in entrambi i sensi di marcia; s.p. 187, tra Barbianello e Pinarolo Po, direzione Barbianello; via Agostino Depretis a Bressana Bottarone (tutta, in entrambi i sensi di marcia); s.s. 35 presso Bressana Bottarone (tra via Ferragutti e via Matteotti), in entrambi i sensi di marcia. Matteo Grilli
Percorro spesso la superstrada (ma la si può ancora chiamare così?) E 45 sulla tratta Ravenna-Sarsina e voglio segnalare la disastrosa situazione del tratto Ravenna-Cesena. Il manto stradale è danneggiato, specialmente nelle corsie di destra che sono maggiormente interessate dal traffico pesante. La situazione si è deteriorata a tal punto che gli autotrasportatori hanno preso l'abitudine di viaggiare a cavallo tra le due corsie, per evitare le buche peggiori. Sorpassare è diventata un'autentica roulette russa. Arrivi da lontano, il camion che viaggiava in centro strada si sposta a destra: speri che ti abbia visto, tocchi ferro e passi. Ma se, disgraziatamente, il camionista avesse soltanto fatto una serpentina tra le buche, non ti avesse visto e si riportasse al centro della strada, proprio quando tu lo stai sorpassando? Quanto tempo passerà prima che - inevitabilmente - si verifichi una disgrazia? Sulla corsia diretta a Ravenna, tra le uscite Casemurate e Standiana, un tratto di un paio di chilometri è stato ristretto a una sola corsia, dato che il centro strada è un autentico colabrodo di buche. La strozzatura è presente da almeno due mesi, forse tre, e non si vede l'ombra di lavori. La corsia di destra, a questo punto, si sta deteriorando e presenta buche e sconnessioni inaccettabili per quella che dovrebbe essere una superstrada. Al contrario, da Cesena in poi la manutenzione è in corso di esecuzione, si vedono dei lavori e, in generale, le condizioni della strada sono migliori. Spero che Quattroruote si interessi ancora, come ha fatto in passato, della E 45, superstrada molto utile, ma troppo stretta e tenuta malissimo. Carlo Danesin
L’ex s.s. 93 è una mulattiera. Vincenzo Grimolizzi
La strada Malanghero a Caselle Torinese (TO) da anni è un colabrodo: almeno una volta alla settimana, ci sono i vigili a raccogliere la denuncia del malcapitato di turno che ha distrutto una gomma o un cerchione. Sembra che il Comune preferisca risarcire i danni, piuttosto che sistemare la strada. Alessandro Pavero
I pilastri di sostegno del ponte sull’autostrada A1 che scavalca il fiume Panaro a Modena Sud, che ho avuto modo di osservare da vicino andando a pescare, presentano i tondini di armatura a vista, emersi dal cemento soprattutto alla base, dov’è maggiore l’erosione causata dalle piene invernali. Inoltre, i tiranti delle travi metalliche aggiunte a sostegno della quarta corsia sono completamente arrugginiti. Mi auguro che Autostrade per l’Italia, che gestisce questo tratto, non si preoccupi soltanto dei propri utili derivanti da pedaggi, ma provveda anche a monitorare queste situazioni al fine di garantire la sicurezza di chi paga. Sergio Faccio
A quest'ultima mail, da noi inoltrata alla società di gestione, Autostrade per l’Italia ha così risposto:
In merito alla segnalazione del lettore di Quattroruote, Autostrade per l'Italia fa presente che tutte le opere d'arte della propria rete sono oggetto di una puntuale e strutturata attività di ispezione che consente di individuare tempestivamente e classificare i vari difetti superficiali che il tempo può far emergere in determinate condizioni ambientali. Tali difetti vengono affrontati e risolti ben prima che possano evolvere in anomalie in grado di incidere sulla sicurezza dell'infrastruttura, secondo una pianificazione pluriennale che ha lo scopo di ottimizzare i cantieri e gli appalti necessari. Con specifico riferimento ai distacchi del calcestruzzo in coincidenza dell'armatura superficiale delle pile e alle ossidazioni notate dall'attento lettore, che comunque ringraziamo, si precisa che sono stati censiti nei report di ispezione e che saranno risolti secondo i predetti criteri di pianificazione. Ufficio Stampa Autostrade per l'Italia
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