Ieri la Porsche ha lanciato la sua campagna di "recruiting", in vista dell'avvio della produzione della Macan. Che si tratti di un modello in grado di muovere volumi più che significativi, lo si capisce da quanti nuovi dipendenti stia cercando la Casa: le nuove posizioni sono aperte a 1.000 operai e 400 ingegneri.
Grandi volumi. Il modello, atteso al debutto al Salone di Francoforte nel mese di settembre, arriverà sui mercati all'inizio dell'anno prossimo e costituirà la chiave di volta nella strategia di crescita commerciale globale delineata dalla Casa. Due cifre per inquadrare meglio la questione: entro il 2018 la Porsche intende vendere 200.000 auto l'anno. La Macan, da sola, veleggerà dalle parti delle 75.000 unità.
Sorella della Q5. Dopo il massiccio successo della Cayenne, di gran lunga il modello più venduto dalla Casa, è del resto difficile essere pessimisti. La Macan nascerà sfruttando la base dell'Audi Q5, da cui riprenderà anche diverse motorizzazioni. A differenziare le due sorelle saranno le diverse regolazioni di sospensioni, sterzo e cambio automatico, improntati sul modello della Porsche a un comportamento marcatamente più sportivo.
Anche a quattro cilindri, forse. Anche il design sarà immediatamente riconoscibile come quello di una Porsche, nonostante l'altezza dell'auto. Stilemi a parte, è interessante soffermarsi anche su quanto troverà posto sotto il cofano: oltre al 3.0 V6 TDI da 245 CV, dalla sorella Audi potrebbe arrivare anche - un po' a sorpresa - la motorizzazione base, il 2.0 TFSI da 225 CV. Rimane invece in forse la versione ibrida, basata sempre sullo stesso motore, ma forte - sulla Q5 - di 245 CV.
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