Toyota
Gamma Professional, obiettivo 10 mila
Molte delle offensive nel settore dei veicoli commerciali annunciate negli ultimi anni da Case in precedenza assenti o presenti marginalmente nel trasporto merci leggero si sono rivelate più che altro delle sortite. Alla Toyota va dato atto invece di una certa costanza nel portare avanti la propria strategia, pur su tempi relativamente lunghi: la divisione Business è nata nel 2012, il medio Proace seconda serie è arrivato nel 2016, il compatto Proace City nel 2020, le rispettive versioni elettriche nel 2021 e 2022, mentre il 2024 è l’anno dal Proace Max. Una strategia imperniata sulla condivisione dei tre modelli appena elencati con Stellantis, cui si aggiunge il pick-up Hilux, esclusivo della Casa giapponese.
Sesto o settimo posto. In Italia, dopo un 2023 record, con 6.300 unità vendute, l’obiettivo nel 2024 è aggiungere altre duemila immatricolazioni, grazie anche all’aggiornamento di Proace e Proace City, per toccare le diecimila, pari al sesto-settimo posto nella classifica, nel 2025, quando la gamma del Proace Max, anche lui diesel o elettrico, sarà definitivamente dispiegata; una strategia che include un ulteriore passo avanti nel percorso di specializzazione della rete Professional (34 dealer sui 50 della Casa nel Paese, responsabili dell’ottanta percento della quota del costruttore), basato su campagne di rafforzamento dell’identità e della percezione del ruolo del marchio presso gli utenti. Il Max fa il suo ingresso nel segmento dei commerciali grandi con l’apertura degli ordini alla fine di giugno, l’inizio della produzione proprio in questi giorni e le prime consegne pianificate per l’inizio di ottobre, La gamma si articola su furgoni e autotelai in tre lunghezze (e, per i primi, tre altezze, con capacità da 10 a 17 metri cubi), pesi totali da 3,3 a 4,25 tonnellate, un motore 2.2 diesel da 120, 140 o 180 cavalli o un elettrico da 272, con batteria da 110 kWh, per un’autonomia massima dichiarata di 420 chilometri.
Allestimenti e noleggio. Inutile dire che un simile disegno espansivo implica un salto di qualità nella capacità di offrire e gestire anche veicoli allestiti, alcuni dei quali - come il cassonato fisso e i ribaltabili posteriore e trilaterale - fanno parte delle configurazioni assemblate in fabbrica (l’italiana di Atessa per i diesel, la polacca di Gliwice per gli elettrici). In attesa del nuovo big, ieri la Toyota ha presentato i restyling dei Proace e Proace City in versione elettrica, entrambi con il conosciuto motore da 136 cavalli e batterie da 55 KWh per il primo e di pari capacità o da 75 kWh per il secondo. Al lancio sono accompagnati dalla formula di noleggio Kinto One che, fra sconti della Casa, dei concessionari e incentivi, permette di accedere a un contratto di 36 mesi e 30 mila km versando un anticipo di 4.500 euro e canoni mensili di 399 euro per il più compatto, o con anticipo di 2.900 e canoni di 499 euro (tutto Iva esclusa) per il medio. In alternativa, leasing Easy Move, per il Proace City Electric con anticipo di 1.804 euro, 47 rate mensili da 159 euro e una finale da 14.831 euro, che nel caso del Proace Electric diventano rispettivamente 6.968, 249 e 11.576 euro.