Spider
Le più belle scoperte di sempre
Spider - Le più belle scoperte di sempre
La nuova Fiat 124 Spider, con la sua antenata. Adotta pianale e interni della Mazda MX-5, assieme alla quale viene prodotta a Hiroshima (Giappone).
La nuova Abarth 124 Spider, variante sportiva dell’omonima spider con marchio Fiat. Più rigida, adotta il 1.4 Multiair turbo nella variante da 170 CV.
L’originale Fiat 124 Sport Spider (1966-1985). A dispetto del nome, era in realtà una 2+2, ma non la si può definire cabriolet. Come la sua discendente, veniva venduta anche negli Stati Uniti.
Alfa Romeo Giulietta Spider (1955-1962). Tra le più belle due posti della storia, montava un propulsore 1.3 da 65 CV. Con poche modifiche estetiche e un propulsore più grande (un 1.6 da 92 e 112 CV), verrà ribattezzata Giulia Spider (1962-1965).
Alfa Romeo Spider (1966-1969). La prima delle Duetto, la cosiddetta “osso di seppia”, è anche la più famosa: è l’auto di Benjamin (Dustin Hoffman), il protagonista de “Il Laureato”.
Alfa Romeo Spider (1969-1982): è la serie nota come “coda tronca”.
Alfa Romeo Spider (1982-1989). La terza serie, denominata “Aero1”: nel posteriore, la coda acquista nuovi fari e uno spoiler, che sarà rimosso nella generazione successiva, prodotta dal 1990 al 1994.
Alfa Romeo Spider (1995-2006). Come la sorella GTV, era stata concepita anche per gli Usa, dove tuttavia non venne mai commercializzata. È stata l’ultima spider di Arese a montare motori Twin Spark.
Alfa Romeo Spider (2006-2010). È una delle più belle spider del terzo millennio, tanto da fregiarsi del titolo di “Cabrio of the Year 2006”. Deriva dalla berlina 159.
Alfa Romeo Spider (2006-2010). È stata la prima e finora unica spider FCA ad adottare (anche) propulsori a gasolio.
Autobianchi Stellina (1963-1965). Prima vettura italiana di serie con carrozzeria di vetroresina, fu ben presto rimpiazzata dalla Fiat 850 Spider.
Fiat 850 Spider (1965-1973). Esordì con un prezzo di listino aggressivo (1.050.000 lire) che la rese accessibile ai più. Come altre spider di questa galleria, è stata venduta anche negli Stati Uniti.
Fiat 1500 Cabriolet (1959-1966). È l’evoluzione della 1200 Cabriolet e, come quest’ultima, è una vera due posti, a dispetto del termine “cabriolet”.
Fiat X1/9 (1972-1989). Una “targa” nata come evoluzione della concept “Runabout” di Bertone, inizialmente concepita come versione sportiva della Autobianchi A112. A quest’ultima venne al contrario affiancata una ben nota variante Abarth, come del resto accadde alla stessa X1/9.
Fiat Dino Spider (1966-1972). Con la Coupé nacque per un accordo tra Ferrari e Fiat volto a consentire la produzione di un sufficiente numero di motori Dino (così chiamati in onore di Alfredo, il figlio prematuramente scomparso di Enzo Ferrari) per ottenere l’omologazione in Formula 2. La vettura montava un propulsore da 2.0 litri V6 da 160 CV, in seguito cresciuto a 2.4 litri e 180 CV.
Fiat barchetta (1994-2005). Con la Coupé ha segnato il ritorno della Fiat nelle nicchie sportive a metà degli anni 90. Realizzata su base Punto (ma il passo era più corto), montava un motore 1.8 da 130 CV prodotto a Pratola Serra.
Innocenti 950 Spider (1960-1968). Come altri modelli con marchio Innocenti, questa spider venne prodotta su licenza British Motor Corporation (adotta la meccanica della Austin Healey Sprite), mentre la linea venne disegnata dalla Ghia.
Lancia Aurelia B24 (1954-1958). Prodotta in soli 761 esemplari è la più prestigiosa tra le vetture di questa galleria. Per i cinefili, è l’auto de “Il Sorpasso” di Dino Risi.
Lancia Beta Spider (1974-1982). Più che una spider, un incrocio tra una cabriolet (è una 2+2) e una targa (adottava un robusto roll-bar centrale con tettuccio rigido asportabile). Non ha riscosso lo stesso successo delle altre Beta sportive.
Una due posti scoperta dal prezzo accessibile con marchio Fiat non si vedeva dai tempi in cui, nel 2005, la barchetta scompariva dai listini dopo 11 anni di produzione. E se guardiamo alla trazione posteriore, dobbiamo risalire al 1989, anno in cui si fermarono le linee produttive della X1/9. Stiamo parlando della nuova Fiat 124 Spider, la nuova roadster torinese al debutto nelle concessionarie (il “porte aperte” è fissato per il 18 e il 19 giugno). Alla Spider si affianca la variante sportiva con marchio Abarth.
Modelli più diffusi. Con l’occasione, vi proponiamo una gallery con le più belle spider della storia automobilistica italiana. Belle, ma anche popolari: abbiamo tralasciato le supercar (comprese le Alfa Romeo 4C e 8C) per far posto ai modelli più diffusi (come le Duetto, le citate Fiat, eccetera) o comunque entrati a far parte del costume (come la Aurelia B24, protagonista de “Il sorpasso” di Dino Risi). E voi, quale preferite tra le vetture? Ne abbiamo dimenticata qualcuna che vi piace? Segnalatecela.
Alessandro Mirra