Andy Warhol
Le sue opere dedicate alle auto
Mercedes-Benz C111. In occasione del centenario della prima automobile (1986), il gruppo Daimler commissionò ad Andy Warhol una serie di opere che rappresentassero le Mercedes più significative. Il progetto iniziale prevedeva 80 creazioni complessive per una ventina di modelli, ma l’intera collezione non fu mai completata. Warhol, d’altra parte, morì il 22 febbraio 1987. I modelli rappresentati furono così solo otto.
Mercedes-Benz C111. Con la sigla C111 è stata identificata una serie di autovetture realizzate tra il 1969 e il 1979 come laboratorio per testare motori e nuove tecnologie. Quella rappresentata da Warhol era un esemplare del 1970.
Mercedes-Benz W125. La vettura, erede della poco competitiva W25, esordì vittoriosamente al Gran Premio di Tripoli nel 1937; era dotata di motore 5.7 litri con compressore volumetrico.
Mercedes-Benz W125. Questa sportiva disputò 12 gare vincendone sei, conseguendo sei pole e altrettanti giri veloci.
Mercedes-Benz 300 SL W198. La più famosa tra le SL, nota come “Ali di gabbiano”. Prodotta dal 1954 al 1957, fu forse la più iconica tra le Mercedes di tutti i tempi. Adottava un telaio a traliccio tubolare, come la 300 SL da corsa.
Mercedes-Benz 300 SL W198. Venne presentata al Salone di New York nel febbraio del 1954. Dal 1957, alla vettura nella foto succedette la versione roadster, prodotta fino al 1963.
Mercedes-Benz W196 “Tipo Monza”. Fu una gloriosa vettura da Formula 1, utilizzata nelle stagioni 1954 e 1955. Venne realizzata in due varianti di carrozzeria: la “tipo Monza” con carrozzeria carenata, adatta ai circuiti più veloci, e la più leggera versione a ruote scoperte.
Mercedes-Benz W196 “Tipo Monza”. Con la W196 la Mercedes vinse due campionati mondiali Piloti con Juan Manuel Fangio nel biennio 1954-1955, quando raggiunse ben nove volte il gradino più alto del podio. La vettura portò anche Stirling Moss alla vittoria, nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1955.
Benz Coupé Mylord. Questo veicolo del 1901 erogava una potenza di 10 CV e, in contrasto con le odierne coupé, venne concepito per essere guidato da un autista-cocchiere.
Benz Coupé Mylord. I passeggeri erano seduti nell’alloggiamento posteriore e, se il tempo lo permetteva, la vettura poteva parzialmente “scoprirsi”.
Benz Patent-Motorwagen. Prodotta dal 1886 al 1894, fu la prima vettura della storia con motore a scoppio. Per realizzarla, Karl Benz fece largo uso di componenti di provenienza ciclistica.
Karl Benz e il suo collaboratore Josef Brecht sul Benz Patent-Motorwagen. A seguito delle dimissioni di Benz nel 1903, Brecht prese le redini della Benz con Fritz Hammesfhar.
Daimler Motorkutsche. Nata nel 1886, fu la prima vettura della Casa tedesca, nonché la seconda della storia con motore a scoppio (la prima a quattro ruote).
Daimler Motorkutsche. Il passeggero, seduto dietro, è Gottlieb Daimler. Alla guida, suo figlio Adolf.
Mercedes-Benz 400 Tourenwagen. Progettata in origine da Ferdinand Porsche e prodotta dal 1924 al 1926, segna il passaggio dalla Mercedes alla Mercedes-Benz, a seguito della fusione con la Benz.
Mercedes-Benz 400 Tourenwagen. Dal 1926 al 1929 venne commercializzata con la denominazione di Mercedes-Benz Typ 400. Complessivamente, ne sono state prodotte 1.911, tra cui 1.002 15/70/100 PS e 911 Typ 400.
La mostra Andy Wharol - Cars allestita al MAC, Museum Art & Cars di Singen (Germania), dal 26 ottobre 2014 al 20 settembre 2015.
La mostra Andy Wharol - Cars allestita al MAC, Museum Art & Cars, di Singen (Germania), raccolse le opere che l'artista aveva realizzato per la Mercedes.
La mostra Andy Wharol - Cars allestita al MAC, Museum Art & Cars, di Singen (Germania): accanto alle opere di Warhol, sono stati affiancati alcuni esemplari delle vetture rappresentate.
Innumerevoli mostre analoghe (e talvolta omonime) sono state allestite in giro per il mondo. Nella foto, la Andy Warhol - Cars tenutasi nel 2010 al museo Albertina di Vienna.
All’esposizione Andy Warhol - Cars tenutasi nel 2010 al museo Albertina di Vienna non potevano mancare contributi di altri artisti contemporanei come Sylvie Fleury, Robert Longo e Vincent Szarek.
Nell’ambito del progetto Art Car della BMW, avviato nel 1975, una M1 si è prestata al genio di Andy Warhol, che ne ha concepito una sua interpretazione nel 1979.
Il progetto Art Car della BMW ha finora dato alla luce 17 vetture curate da altrettanti artisti di fama mondiale, tra cui Andy Warhol.
BMW M1 Art Car. La BMW M1 Group 4 Race Version nell’interpretazione di Andy Warhol è la quarta vettura del progetto Art Car, la prima con la mitica “M”.
BMW M1 Art Car. D’altra parte la BMW M1 è stata la prima vettura in assoluto a fregiarsi del logo “M” sulla carrozzeria. Nella versione stradale, la BMW M1 era equipaggiata con un motore da 3.5 litri che erogava una potenza massima di 277 CV a 6.500/giri min.
BMW M1 Art Car. L’assemblaggio della M1 veniva curato dall’Italdesign di Giugiaro, padre dello stile di questa vettura.
BMW M1 Art Car. Nel 2013 è stata protagonista all’edizione californiana del Paris Photo, la celebre kermesse dedicata alla fotografia indetta presso il Grand Palais di Parigi.
BMW M1 Art Car. Un'altra mostra satellite della Art Car è stata allestita presso i Paramount Studios di Los Angeles per tre edizioni, dal 2013 al 2015.
La BMW M1 Art Car fotografata presso i noti studi cinematografici della Paramount a Los Angeles.
La BMW M1 di Andy Warhol, con la 320i di Roy Lichtenstein e la M3 GT2 di Jeff Koons al Concorso d’Eleganza Villa D’Este
BMW Museum. La BMW M1 di Andy Warhol, con la 320i di Roy Lichtenstein e la 635CSi di Robert Rauschenberg al BMW Museum.
Nella mostra “Warhol and Cars: American Icons” sono state raccolte le opere di Warhol raffiguranti icone della produzione motoristica americana (e non solo) e altre creazioni legate al mondo dei trasporti. Nell’immagine, l’opera “Twelve Cadillacs”.
La “Warhol and Cars: American Icons” allestita presso l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, in Pennsylvania.
“Trucks”. Un’altra opera esposta alla mostra statunitense “Warhol and Cars: American Icons” allestita presso l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, in Pennsylvania.
Il bozzetto di una Cadillac DeVille Coupé anni 60.
Un altro bozzetto di una Cadillac DeVille anni 60.
“Dead stop”. L’opera è stata esposta alla mostra “Warhol and Cars: American Icons” allestita presso l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, in Pennsylvania.
“Woman and Produce Truck”. Il disegno è stato esposto alla mostra “Warhol and Cars: American Icons” allestita presso l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, in Pennsylvania.
Nel 1985, Andy Warhol ha realizzato una serie di colorate interpretazioni di un vecchio annuncio commerciale del Volkwagen Maggiolino, come quella nella foto.
Andy Warhol è da molti riconosciuto come il più grande esponente della pop art, nonché tra gli artisti più influenti del ‘900. Le opere del genio americano, morto a New York nel 1987, annoverano numerose pitture realizzate con la tecnica della serigrafia. Senza dimenticare fotografie e alcune sue esplorazioni nel mondo della musica e della cinematografia (lungometraggi, videoclip musicali eccetera). Nonché della scultura, adoperata dall’artista di Pittsburgh come ripetizione dei suoi più celebri lavori serigrafi.
Da Marylin Monroe alla Coca Cola. Proprio la ripetizione ha rappresentato la sua tipica espressione artistica. Su grandi tele, l’artista riproduceva più volte la stessa immagine, alterandone i colori, in genere vivaci e forti. Tra le sue rappresentazioni, numerosi i volti di icone del XX secolo, come Marylin Monroe e la principessa Diana, ma anche oggetti di largo consumo, come le bottiglie di Coca Cola.
Interpretazione della M1. Il mondo dei motori non è rimasto estraneo all’eclettico americano. Persino le case automobilistiche si sono avvalse del potenziale di Warhol. Così, al termine degli anni 70 la BMW ha commissionato all’artista una sua interpretazione della M1, nell’ambito del progetto Art Car che negli anni ha dato alla luce ben 17 vetture dell’Elica con la collaborazione di altrettanti esponenti dell’arte moderna.
I modelli più significativi della Stella. Ma la produzione più intensa si è avuta qualche anno dopo con la Mercedes-Benz. Nel 1986, in occasione del centenario della prima vettura col motore a scoppio (il triciclo Benz Patent Motorwagen), la Stella aveva commissionato all’artista - che sarebbe poi morto nel febbraio dell’anno seguente - una collezione di opere dedicate ai modelli più significativi della propria storia. Dovevano essere una ventina, per un totale di ottanta opere. Ma la collezione è rimasta incompleta. Trovate questi e altri esempi nella nostra galleria fotografica.
Alessandro Mirra