Estate italiana - Il rosa dell'auto - FOTO GALLERY
Sophia Loren. Non potevamo non iniziare con Sophia Loren, icona italiana nel mondo, cover star di Quattroruote nell’ottobre 1959 e premio Oscar nel 1962. Anche grazie al nutrito garage del marito-produttore Carlo Ponti, la Loren ebbe la fortuna di guidare molte vetture fuori dal comune: Mercedes-Benz 300 SL Gullwing in primis, ma anche Ferrari 275 GTS e Daytona, Rolls-Royce Silver Cloud e una Mercedes-Benz 450 SEL 6.9 trasformata in station wagon.
Gina Lollobrigida. La ''Bersagliera'' - anche lei cover star di Quattroruote, numero di aprile 1962 - ci ha lasciati a gennaio scorso: diva del cinema tricolore anche a livello internazionale, ha recitato, tra gli altri, al fianco di Frank Sinatra, Sean Connery, Humphrey Bogart, Alec Guinness e Anthony Quinn. Le sue auto preferite? Le lussuosissime Rolls-Royce.
Anna Magnani. Una delle prime star a guidare una vettura del Cavallino Rampante. Nel gennaio 1951, infatti, Anna Magnani ricevette una Ferrari 195 Inter Coupè bicolore carrozzata Vignale. Evoluzione della 166, aveva il passo più lungo e montava un V12 più potente; rimase nelle mani dell’attrice Capitolina per sette indimenticabili anni.
Claudia Cardinale. Considerata l'attrice italiana più importante degli anni 60, è stata l'unica a raggiungere una fama internazionale paragonabile a quelle di Loren e Lollobrigida. In quel periodo, la stampa internazionale la definì la donna più bella del mondo: questo scatto la ritrae a bordo di una Flaminia, ma i più cinefili si ricorderanno di lei anche al fianco di una BMW 507 nel film ''Sandra'' di Luchino Visconti.
Franca Valeri. Attrice, sceneggiatrice, comica, cabarettista, drammaturga e regista teatrale, Franca Valeri è stata diretta, tra gli altri, da nomi del calibro di Monicelli, Fellini, Lattuada, De Filippo, Risi e Comencini. Nella pellicola ''I motorizzati'' di Camillo Mastrocinque interpreta Velia, moglie di Dino: i due coniugi sono impegnati nella scelta di un'automobile in base alle manie di grandezza di lui e alla guida spericolata di lei.
Monica Vitti. Tanti ruoli drammatici al fianco di Michelangelo Antonioni, ma anche innumerevoli personaggi brillanti che la portarono a esser considerata l’unica ''mattatrice'' delle commedia all’italiana, al fianco di assi come Sordi, Mastroianni, Tognazzi, Gassman e Manfredi. Chi si ricorda di Monica Vitti nell’episodio diretto da Luciano Salce del film ''Le fate''? Lei è Sabina, al fianco di Enrico Maria Salerno e a bordo di una Fiat 850 Spider.
Alida Valli. Pseudonimo di Alida Maria Altenburger von Marckenstein und Frauenberg. Alida Valli ha recitato in più lingue - al cinema, come a teatro e in televisione - ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui due David di Donatello, un Leone d’oro, un Nastro d’argento e una candidatura al Golden Globe. Nel film del 1960 ''Occhi senza volto'' di Georges Franju è l’assistente di un dottore, alle prese con una Citroën DS e di un corpo di cui doversi sbarazzare.
Virna Lisi. Altra stella, altra copertina: Virna Lisi è la protagonista della cover di Quattroruote di maggio 1957. L’attrice che a Hollywood preferì vivere nella natia Italia, annovera anche un'interpretazione al fianco di due Bond Girl - Claudine Auger e Ursula Andress - nella commedia ''Le dolci signore'' del regista Luigi Zampa.
Maria Teresa de Filippis. In una gallery come questa non poteva mancare lei, la prima donna a qualificarsi per un Gran Premio di Formula 1. A oggi, insieme a Lella Lombardi, è la sola che sia riuscita nell’impresa tra le cinque che ci hanno provato. Soprannominata ‘Pilotino’, nel 1958 riuscì a tagliare il traguardo in decima posizione al Gran Premio del Belgio guidando una Maserati 250F. Tre anni prima, su Maserati A6GCS/53, conquistò invece la quarta piazza assoluta alla Mille Miglia.
Lella Lombardi. Maria Grazia - detta Lella - Lombardi fu la seconda donna a guidare una monoposto di Formula 1, l'unica a giungere in zona punti e qualle che disputò più Gran Premi: 12, contro i 4 della De Filippis. Concluse il tragico Gran Premio di Spagna 1975 in sesta posizione alle spalle di Jochen Mass, Jacky Ickx, Carlos Reutmann, Jean-Pierre Jarrier e Vittorio Brambilla. La gara fu interrotta prima del raggiungimento del 75% della lunghezza prevista e, per la prima volta, venne attribuito metà punteggio: alla Lombardi fu quindi riconosciuto mezzo punto Mondiale.
Giovanna Amati. È lei l’ultima donna ad aver preso parte a un Gran Premio della massima serie. La Amati tentò di qualificarsi ai primi tre eventi della stagione 1992 guidando la poco prestazionale Brabham BT60B, prima di essere sostituita da un certo Damon Hill. Poi campione del mondo 1996, su Williams, ai danni di Michael Schumacher.
Monica Zanetti. Dalla lavorazione dei cofani e delle portiere fino a diventare l’unica donna ad occuparsi personalmente della leggendaria Ferrari F40. Lei è Monica Zanetti o, se preferite, Lady F40, che grazie alla sua carriera e al suo contributo ha accelerato l’apertura del mondo automotive al genere femminile. Un percorso che prosegue ancora oggi con la Scuderia Belle Epoque: officina di restauro di auto d’epoca e Formula 1 storiche a pochi chilometri da Maranello.
Talentuose, affascinanti, spesso delle celebrità. Tutte - per una ragione o per un'altra - al volante. Abbiamo confezionato una gallery per celebrare alcune delle donne italiane che hanno portato il fascino e la bravura del Belpaese ai quattro angoli del globo, spesso e volentieri in compagnia di auto: potete ammirarle scorrendo le foto qui sopra, dove troverete anche tre copertine di Quattroruote d'antan davvero speciali.