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F1 in Schools
Dai banchi di scuola per sognare una vita in pit lane

Federico Giavardi
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Mentre in Bahrain si scaldano i motori per il primo round della stagione 2024 della Formula 1, in Italia parte la seconda edizione della F1 in Schools. L’iniziativa permette ai ragazzi dai 9 ai 19 anni di sviluppare le materie scientifiche, applicandole nella realizzazione di una monoposto in miniatura spinta da cartucce ad aria compressa. Abbiamo conosciuto da vicino le qualifiche (la prima tappa) del campionato italiano e gli studenti che potrebbero rappresentare il nostro Paese alle finali mondiali, gareggiando con ragazzi provenienti da altre 60 nazioni.

Il campionato. Quest’anno a sfidarsi sono 28 team, provenienti da 21 istituti, che dopo la prima fase di qualificazione saranno impegnati in testa a testa a eliminazione con i propri modellini in due semifinali (in programma il 13 e il 27 aprile) e nella finale del 16 giungo. A supportare gli studenti nella progettazione dei propri prototipi aziende leader nel mondo del motorsport come Pirelli e Dallara (quest’ultima offre anche laboratori didattici) mentre Innovation Farm è il centro dotato di tutto l’equipaggiamento per realizzare la piccola monoposto, oltre che organizzatore del campionato e fornitore dell’equipaggiamento.

La sfida. Ogni squadra è composta da tre a sei membri e crea il proprio team che viene giudicato dalla commissione secondo sei aspetti. Oltre al design del veicolo, che deve rispettare un regolamento dettagliato e tolleranze di dimensioni e forma (come avviene anche in F.1) per evitare penalità, vengono analizzati anche brand, il piano di comunicazione e il business plan, che ricevono un punteggio sommato al risultato ottenuto in pista. Quest’ultima è la parte più emozionante, definita racing, e vede i team sfidarsi una piccola gara di accelerazione su una pista lunga 24 metri, dove viene registrato il tempo di reazione del “pilota” e ovviamente quello della vettura al traguardo, che può toccare punte fino a 110 km/h. Un sistema di formazione quindi alternativo, che fa leggere le materie scientifiche con gli occhi della passione, e che prepara giovani al mondo delle competizioni.