Auto sportive - Bestie da pista
Ferrari FXX (2005). Costruita sulla base della Ferrari Enzo, la sportiva di Maranello è stata prodotta in 30 esemplari, uno dei quali guidato da Michael Schumacher nei panni di The Stig in una puntata di Top Gear.
Ferrari FXX (2005). Il motore è un V12 da 6.3 litri, capace di una potenza massima di oltre 800 CV, abbinato a un cambio derivato dalla Formula 1. Accelerazione da ferma a 100 km/h in 2,8 secondi, velocità massima di 390 km/h.
Ferrari FXX Evoluzione (2008). Tre anni più tardi arriva una versione con il motore portato a 860 CV e un cambio ancora più fulmineo, sviluppato con la collaborazione dello stesso Schumacher.
Pagani Zonda R (2009). Derivata dalla Zonda F, è stata costruita in quindici esemplari: monoscocca in carbonio, passo allungato e un V12 Mercedes-Benz AMG da 750 CV e 710 Nm di coppia massima.
Pagani Zonda R (2009). Il rapporto peso-potenza di 701 CV per tonnellata permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 2,7 secondi e una velocità massima di oltre 350 km/h.
Ferrari 599XX (2012). La versione più estrema della 599 rientra nel programma FXX inaugurato nel 2005 con la prima Ferrari di questo tipo. Il suo V12 da 6.0 litri eroga 730 CV.
Ferrari 599XX Evoluzione (2012). Con l’adozione degli scarichi laterali, la berlinetta da pista di Maranello aumenta la potenza a 750 CV e 700 Nm di coppia. Al posteriore c’è un’ala mobile controllata elettronicamente.
Ford Mustang Boss 302S (2013). Prodotta in soli cinquanta esemplari sulla base della Boss 302, nasce per correre nell’SCCA World Challenge GTS e nella American Iron Series.
Ford Mustang Boss 302S (2013). Il motore di partenza è il V8 di 5.0 litri modificato per le corse, con una potenza portata a 456 CV, abbinato a un sei marce Tremec e alla trazione posteriore.
Pagani Zonda Revolucion (2013). Evoluzione ("r-evoluzione", con un gioco di parole in spagnolo) della Zonda R, con la potenza del V12 Mercedes portata a 800 CV e 730 Nm. Scatto da ferma a 100 km/h in 2,6 secondi, velocità massima che supera i 350 km/h.
Pagani Zonda Revolucion (2013). L’hypercar di Horacio Pagani ha anche il Drs sull’ala posteriore, controllato dal pilota tramite un pulsante sul volante. Prodotta in cinque esemplari, costava 2,2 milioni di euro (tasse escluse).
Lotus 3-Eleven Race (2015). Disponibile anche nella versione stradale, questa sportiva inglese monta un 3.5 litri di derivazione Toyota che, nella variante solo per la pista, eroga 466 CV e 525 Nm di coppia, con un cambio manuale o sequenziale a sei rapporti.
Lotus 3-Eleven Race (2015). La versione track-only scatta da ferma a 100 km/h in 2,9 secondi, 4 decimi in meno rispetto alla stradale, grazie ai 35 kg di peso risparmiato. La velocità massima è di 290 km/h.
Ferrari FXX-K (2014). Costruita in 32 esemplari sulla base della LaFerrari, la prima ibrida di Maranello, monta anche pneumatici Pirelli con sensori integrati che monitorano pressione, temperatura e accelerazione.
Ferrari FXX-K (2014). A muovere questa sportiva estrema il V12 di 6.3 litri abbinato al cambio F1 doppia frizione a sette marce, con una potenza combinata di 1050 CV e 750 Nm di coppia massima.
McLaren P1 GTR (2015). Il nome celebra la McLaren F1 che vent’anni prima aveva vinto la 24 Ore di Le Mans. L’auto è stata prodotta in 58 esemplari e aveva uno spoiler posteriore con aerodinamica attiva.
McLaren P1 GTR (2015). La sportiva inglese è mossa da un powertrain ibrido da 1.000 CV, 84 in più della versione stradale. L’unità termica è il V8 da 3.8 litri biturbo. Lo zerocento è coperto in 2,9 secondi, la velocità massima è di 349 km/h (limitati elettronicamente).
Ferrari FXX-K Evo (2017). Tre anni dopo la FXX-K nasce l’evoluzione più estrema: il motore è lo stesso, così come la potenza di sistema, mentre la coppia massima arriva a 900 Nm.
Ferrari FXX-K Evo (2017). All’esterno vengono introdotte numerose soluzioni aerodinamiche che ne migliorano ancora di più le prestazioni. In abitacolo arriva il volante mutuato dalla Formula 1.
Lotus 3-Eleven 430 (2018). Quella arrivata tre anni più tardi è un’evoluzione del modello stradale della 3-Eleven, con migliorie estetiche e meccaniche.
Lotus 3-Eleven 430 (2018). Per l’ultimo lotto di questo modello la potenza del motore è stata portata a 436 CV (430 BHP, da cui la denominazione). Venti gli esemplari prodotti, venduti a 102 mila sterline.
Ford GT MK II (2019). Presentata al Festival di Goodwood del 2019, questo modello è stato prodotto in soli 45 esemplari e venduto a 1,2 milioni di dollari. L’auto accelera da ferma a 100 km/h in 2,8 secondi e raggiunge i 347 km/h di velocità massima.
Ford GT MK II (2019). A muovere la Ford GT provvede un motore V6 EcoBoost di 3.5 litri che eroga 710 CV, collegato all’automatico doppia frizione a sette rapporti del modello di serie, debitamente ricalibrato per l’uso in pista.
Porsche 935 (991) (2019). Una sportiva costruita sulla base della 911 GT2 RS (991.2) e che richiama nelle forme la storica 935/78 cui rende omaggio: è stata prodotta in 77 esemplari, venduti a 701.948 euro (tasse escluse).
Porsche 935 (991) (2019). Le ruote posteriori sono collegate al motore tramite il cambio Pdk doppia frizione a sette rapporti. Il sei cilindri boxer ha una cilindrata di 3.8 litri e due turbocompressori, per una potenza massima di 700 CV.
Bugatti Bolide (2020). Presentata alla fine del 2020 ma entrata in produzione solo lo scorso anno, la Bolide è anche l’ultima Bugatti mossa dal poderoso W16 da 8 litri quadriturbo.
Bugatti Bolide (2020). Il motore sprigiona la bellezza di 1.622 CV e 1.600 Nm di coppia, che fanno schizzare l’auto da ferma a 100 km/h in 2,2 secondi, a 200 km/h in 5,4 secondi e a 300 km/h in 11,4 secondi. La velocità massima è di 380 km/h.
Mercedes-AMG GT Track Series (2022). Costruita sulla base della AMG GT Black Series, è nata per celebrare il 55° anniversario della Casa di Affalterbach: ne sono stati prodotti solo 55 esemplari, venduti a 369 mila euro l'uno (tasse escluse).
Mercedes-AMG GT Track Series (2022). Il 4.0 V8 biturbo originale è stato portato da 730 a 734 CV di potenza massima, eroga 850 Nm ed è collegato all’asse posteriore tramite un cambio sequenziale Hewland a sei rapporti.
Ford GT Mk IV (2023). Si tratta dell’ultima versione della GT dell’Ovale Blu, sviluppata per la pista, prodotta in 67 esemplari in omaggio alla leggenda che ha vinto la 24 Ore di Le Mans del 1967. Il prezzo? 1,7 milioni di dollari.
Ford GT Mk IV (2023). Il V6 EcoBoost da 3.5 litri è stato ulteriormente “spremuto” fino a raggiungere una potenza di 800 CV, che permettono all’hypercar americana di scattare da ferma a 100 km/h in meno di 3 secondi e di superare di slancio i 300 km/h.
Derivate dalla versione stradale di sportive ad alte prestazioni, le auto per la pista nascono spesso per consentire alle Case di sviluppare e affinare tecnologie destinate alle corse o a volte anche solo per accontentare i (facoltosissimi) clienti che se le possono permettere. In questa galleria fotografica ve ne presentiamo alcune, tra le più recenti e affascinanti, dalle Ferrari del programma FXX alla Bugatti Bolide, passando per Porsche, Pagani e McLaren. Fatevi avanti, dunque: c’è spazio per i sogni di tutti.