Energia
Urso: “Puntare su nucleare e rinnovabili”
“È necessario accelerare sulla strada della produzione di energia rinnovabile, accompagnata da fonti di produzione continuative come oggi è il gas, e che nella prospettiva potrà garantire a nostro avviso solo il nucleare di nuova generazione”: lo ha detto in audizione presso la Commissione ambiente della Camera il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Secondo il quale l’Unione Europea, Italia inclusa, si trova davanti a un “bivio strategico”: per il governo, bisogna infatti scegliere l’opzione giusta per “garantire competitività industriale e sostenibilità”.
Indipendenza cercasi. L'esecutivo Meloni intende sviluppare il nucleare di terza e quarta generazione, con reattori di piccola dimensione adattabili, componibili e trasportabili in container, sostiene Urso. Parliamo degli Small Modular Reactors (SMR), “la tecnologia più avanzata, pulita e sicura per darci energia a un costo più basso e continuativa e per garantire l’autonomia energetica”. Per questo, Roma sta preparando un disegno legge e lavora a una newco italiana, un soggetto che vedrà la partecipazione delle più grandi aziende a controllo pubblico: la compagine societaria in via di definizione prevede una partecipazione di Enel al 51%, Ansaldo al 39%, Leonardo al 10%. Con la supervisione di un’autorità indipendente per la sicurezza.
Qualche numero. Stando alle stime del governo, il nucleare richiede 10 ettari contro 100 dell’eolico e 1.000 del fotovoltaico. Il costo presumibile dell’energia prodotta dagli Small Modular Reactors è di massimo 100 euro a megawatt (MW), competitivo con quello medio delle rinnovabili: 65 euro al MW, più stoccaggio e oneri di sistema. “E comunque a fronte di un periodo di esercizio delle rinnovabili fino a quattro volte inferiore”, ha precisato Urso.