Al Museo Enzo Ferrari
"Ingegneri, che gente…"
Modena sarà più che mai terra di motori, sabato 6 e domenica 7 maggio: in programma ci sono esposizioni di auto e moto storiche un po’ in tutta la città, da piazza Roma al Parco Novi Sad, e una sfilata, con partenza domenica mattina alle 11.30, passaggio al Museo Enzo Ferrari e rievocazione del Circuito di Modena. Non mancano anche momenti d’incontro: in particolare, sabato 6 maggio alle 10, alla Sala conferenze del Museo Ferrari, a salire sul palco saranno tre grandi protagonisti del mondo dell’auto, ognuno dei quali parlerà dell’auto che ha segnato, in modo indelebile, la sua vita.
Tecnica e design. L’incontro sarà moderato da Mauro Tedeschini e Carlo Cavicchi, entrambi già direttori di Quattroruote; a dialogare sul tema “Ingegner, che gente…” (sì, se il titolo vi ricorda quello di un celebre libro dedicato ai piloti dal Drake in persona siete sulla strada giusta) saranno Leonardo Fioravanti, Lorenzo Ramaciotti e Mauro Forghieri.
Il designer/1. Fioravanti, classe 1938, oltre che stilista è ingegnere e imprenditore: laureato al Politecnico di Milano, specializzato in aerodinamica, ha lavorato per 24 anni alla Pininfarina, disegnando alcune delle Ferrari entrate nella storia. Per esempio, la Dino 206, la P5, la 512, la 365 GT4 2+2, la 308 GTB, la 288 GTO, la 348. E la 365 GTB4 Daytona, che sarà protagonista del suo racconto.
Il designer/2. Ramaciotti, nato nel 1948 e laureato al Politecnico di Torino, ha iniziato a lavorare nel 1973, anche lui alla Pininfarina: sotto la sua supervisione, sono nate, tra le tante, le Ferrari 456, 550 Maranello, 360 Modena, Enzo, F430, 612 Scaglietti. In seguito gli è stata affidata la responsabilità di tutti i marchi del Gruppo Fiat, poi diventato FCA. Nell’occasione, però, dedicherà il suo intervento a una Maserati che molto gli sta a cuore, la Quattroporte quinta serie del 2003.
Il progettista. Mauro Forghieri, modenese purosangue (è nato nella città emiliana nel 1935), è uno dei tecnici più conosciuti della storia delle corse: laureato in ingegneria meccanica all’Università di Bologna, è stato a lungo al timone del reparto tecnico della Ferrari, per la quale ha realizzato le monoposto della serie 312, oltre a una lunga serie di Sport-Prototipo. Con lui, il Cavallino rampante ha vinto 4 titoli mondiali Piloti e 7 titoli Costruttori di F.1. La sua carriera è poi proseguita alla Lamborghini e nella sua società, la Oral Engineering. Dedicherà le sue riflessioni alle Ferrari 312 T, monoposto con cambio trasversale che hanno permesso a Niki Lauda di aggiudicarsi due dei suoi titoli iridati.
L’evento. L’ingresso per assistere all’incontro è gratuito, ma attenzione: i posti sono 180 e l’accesso sarà garantito solo fino al loro esaurimento. Per info potete consultare il sito dedicato a Modena Terra di Motori. E.D.