Museo Pagani
Il sogno di Horacio è realtà - VIDEO
Oggi, 13 dicembre 2017, sono stati inaugurati l’atelier e il Museo della Pagani. Tutto nuovo: fabbrica e memorabilia del fuoriclasse argentino Horacio Pagani. Ieri sera eravamo lì, a San Cesario sul Panaro, a intervistarlo mentre i suoi ragazzi ultimavano la mise en scène dell’evento di oggi che ospiterà tanti appassionati: da Gina Lollobrigida ad Aldo Hugo Sallustro, passando per Giampaolo Dallara, Stefano Domenicali, il sindaco, il prete e molti altri. E poi gli amici e la Motor Valley che gli vuole bene. Parliamo del Museo e Horacio ironizza sul fatto che “in effetti è un po’ presto per avere un museo intitolato… ma i miei (collaboratori, ndr) hanno insistito tanto…”. Horacio, cosa troveranno i ragazzi che visiteranno il Museo? “Non sono mai stato un fenomeno. Ma con il lavoro, il sacrificio e la dedizione sono riuscito a concretizzare quello che ho sempre detto ai miei sin da bambino: andrò a Modena a costruire supercar. Ecco, questo significa venire qui: se hai un’idea chiara in testa, la puoi realizzare”.
Un sogno realizzato. Horacio Pagani, classe '55, è uno che non si risparmia: lo si può notare dai dettagli dell’atelier, il luogo in cui, fisicamente, nascono le sue creature; più che una fabbrica, si tratta di un tributo all’italianità che lui, argentino di origini italiane, rivela al mondo. Ed è anche questo che i suoi clienti si aspettano da lui e dalle sue auto. Accanto alla zona finale di assemblaggio delle Huayra Roadster (l’hypercar attualmente in produzione) c’è una torre con un orologio “realizzato da un’azienda locale che li produce dal 1400”, evidente omaggio architettonico al Modenese. Ancora: i mattoni rossi, il marmo, gli inserti di carbonio a mo’ di mosaico nelle pavimentazioni di tutta l’azienda. “Questa è la nostra casa; se lavori in un posto gradevole, se vivi nel bello, la tua creatività non può che trarne vantaggio”, nota Pagani. Oltre alle sue auto, al Museo e all’atelier, impossibile non notare alcune Lamborghini. “Un’azienda a cui devo moltissimo perché, tra l’altro, mi ha permesso di comprendere e sviluppare la tecnologia dei materiali compositi”. Di recente è riuscito a comprarsi una Countach, la 25° Anniversario. Quella che porta il suo stile nel re-design di paraurti, minigonne e passaruota… “Dovevamo farne 170 e ne abbiamo vendute 670”, precisa. Poi la guarda, chiude la portiera col garbo che si deve a una diva e si congeda. È tardi. Horacio torna con i ‘ragazzi’ a controllare le ultime cose, domani (oggi, ndr) è un gran giorno. Il suo show continua.