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Compleanni
Ferrari e non solo: gli 80 anni di Leonardo Fioravanti

Marco Visani
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Compleanni - Ferrari e non solo: gli 80 anni di Leonardo Fioravanti

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La più famosa. Leonardo Fioravanti, che oggi vive sulle colline torinesi, posa con un modellino della Ferrari F40 da lui disegnata nel 1987.

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BMC 1800. Questo prototipo del 1967 su meccanica Austin 1800 detta le regole di stile per le berline a due volumi del decennio successivo.

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Dino 206 GT. Se Aldo Brovarone aveva disegnato il prototipo, Fioravanti firmò la versione di serie della «Ferrari» a sei cilindri nel 1967.

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Ferrari 365 GTB4 Daytona. La sua opera forse più bella, classe 1968: fari carenati, parabrezza inclinato ma panoramico e cerchi a stella come sulle vetture da corsa.

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Fiat 130 Coupé. Se la berlina (disegno Fiat) era seriosa e da apparati, la coupé ammiraglia della Fiat (1971) aveva linee tese e irresistibili.

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Lancia Gamma. Qui vale il contrario: la coupé (di Brovarone) era molto sexy, mentre la berlina (1976) aveva una linea particolare, che andava assimilata, con quel doppio lunotto in parte oscurato da una griglia.

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Ferrari 308 GTB. Nel 1975, dopo la discussa Dino 308 GT4 di Bertone, Pininfarina si "reimpossessa" dello stile delle piccole Ferrari.

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Ferrari 288 GTO. Derivata strutturalmente dalla prolifica famiglia delle 208/308, cita nel nome un modello glorioso degli anni 60.

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Fioravanti Sensiva. La prima concept firmata Fioravanti è, nel 1994, una sportiva ibrida con scocca portante in carbonio e Cx di appena 0,25.

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Fioravanti Nyce. Non solo auto sportive: la Nyce del 1996 prefigura una citycar semplice, ma curatissima, economica da costruire anche perché le porte sono intercambiabili.

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Fioravanti Flair. Sulla piattaforma della Fiat Bravo, questa sportiva spinge forte sull’aerodinamica (Cx 0,18) e sui freni, anzi sui due aerofreni di cui dispone al retrotreno.

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Fioravanti F100. Nata nel 1998 (centenario dalla nascita di Enzo Ferrari, da cui la sigla), è una granturismo relativamente compatta, per la quale si ipotizza un motore V10 di 3 litri.

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Fioravanti Vola. Pensata su meccanica Alfa Romeo, questa concept del 2000 ha un sistema di rotazione dell’hardtop che verrà poi utilizzato in serie dalla Ferrari 575 Superamerica.

31 gennaio 1938: nasce a Milano Leonardo Fioravanti. Il designer che ha legato tanta parte della propria vita professionale alla Pininfarina firmando le Ferrari più belle di sempre compie oggi ottant’anni. 

Lungo sodalizio. Dopo la laurea in ingegneria al Politecnico (durante l’università concentra i propri studi sul campo dell’aerodinamica), il giovane Fioravanti viene assunto nel 1964 dall’atelier piemontese. Nei 23 anni che vi trascorre dà forma a vetture immortali, dalla Dino 206 alla Daytona, dalla BB alla GTO "moderna", dalla 308 alla F40, l’ultima Ferrari presentata con il Drake ancora in vita.

Innovatore per gli altri e per sé. Ma non solo di vetture del Cavallino è costellato il cammino di questo signore dai modi gentili e dall’eloquio fluente, che ha anche scritto per la nostra rivista: sue la BMC 1800 Aerodinamica del 1967 (un’auto che pochi ricordano, ma che avrebbe spianato la strada a decine di berline a due volumi degli anni 70), l’Alfa Romeo 33 Spider Prototipo Speciale, la Fiat 130 Coupé, la Lancia Gamma berlina.

Progettazione a 360°. Gli anni 80 sono quelli del suo apice professionale: nel 1985 viene nominato amministratore delegato della divisione Studi e Ricerche di Pininfarina, che lascia nel 1987 per fondare una firma tutta sua, la Fioravanti srl, che non si limita a disegnare splendidi prototipi, ma svolge attività di progettazione a ciclo completo spaziando dall’automobile all’architettura. L’anno dopo è vicedirettore generale della Ferrari, mentre nel 1990 passa a dirigere il Centro Stile Fiat per diventare in seguito consulente esterno di numerose aziende, tra le quali la Lexus e la cinese Baic. Lo festeggiamo con una rassegna dei suoi modelli più iconici.