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The I.C.E. St. Moritz
The I.C.E. St. Moritz
Lezioni d’eleganza e design
The I.C.E. St. Moritz celebra, come ormai ben risaputo, ingegno automobilistico, tecnica e arte motoristica. Lo scorso anno il premio Best in Show — disegnato da Norman Foster — è andato alla Bugatti Type 59 di Marc Newson, uno degli industrial designer più importanti del nostro tempo. In occasione della presentazione del poster ufficiale di The I.C.E. 2026, l’organizzazione della kermesse engadinese l'ha intervistato: ecco una sintesi.
In passato hai portato la tua Bugatti Type 59 sia a Villa d’Este sia a Pebble Beach; nel 2025 hai partecipato per la prima volta a The I.C.E. St. Moritz, proprio con questa Bugatti. Cosa ti ha motivato?
La decisione è stata facile e immediata. È stato un vero piacere prendere parte a un evento che richiede una partecipazione attiva, ed è proprio questo a distinguerlo dai concorsi più tradizionali. Non che gli altri non siano belli, ma qui si respira un’atmosfera diversa: non c’è competizione, piuttosto un forte senso di appartenenza. Anche le dimensioni del parterre contribuiscono al suo fascino: a The I.C.E. c’è un gruppo particolarmente ristretto, molto appassionato, che raduna vetture con storie importanti. Senza contare la loro bellezza unica.
La decisione è stata facile e immediata. È stato un vero piacere prendere parte a un evento che richiede una partecipazione attiva, ed è proprio questo a distinguerlo dai concorsi più tradizionali. Non che gli altri non siano belli, ma qui si respira un’atmosfera diversa: non c’è competizione, piuttosto un forte senso di appartenenza. Anche le dimensioni del parterre contribuiscono al suo fascino: a The I.C.E. c’è un gruppo particolarmente ristretto, molto appassionato, che raduna vetture con storie importanti. Senza contare la loro bellezza unica.
Perché The I.C.E. è diverso dagli altri concorsi?
È un evento davvero particolare — il fatto che si svolga in pieno inverno, sul ghiaccio, lo rende unico. A prima vista non sembrerebbe il luogo ideale per sviluppare calore e connessioni umane, e invece accade esattamente il contrario. È un concorso d’eleganza con un tocco eccentrico, e proprio questa combinazione crea un’atmosfera speciale. La location amplifica tutto: è vicina al cuore della città di St. Moritz, l’evento viene vissuto nella sua totalità, fisicamente ed emotivamente. È un evento concreto, coinvolgente, uno spettacolo a tutti gli effetti.
È un evento davvero particolare — il fatto che si svolga in pieno inverno, sul ghiaccio, lo rende unico. A prima vista non sembrerebbe il luogo ideale per sviluppare calore e connessioni umane, e invece accade esattamente il contrario. È un concorso d’eleganza con un tocco eccentrico, e proprio questa combinazione crea un’atmosfera speciale. La location amplifica tutto: è vicina al cuore della città di St. Moritz, l’evento viene vissuto nella sua totalità, fisicamente ed emotivamente. È un evento concreto, coinvolgente, uno spettacolo a tutti gli effetti.
La tua Bugatti ha prima vinto nella sua Classe, Open Wheels, poi anche il Best in Show. Che valore ha per te questo riconoscimento?
È stato motivo di grande soddisfazione e allo stesso tempo un invito a riflettere. Possedere un’auto così importante comporta anche tante responsabilità: preservarla e far sì che posso esser apprezzata da più persone possibile, anche dalle generazioni future. E poi c’è il piacere puro: l’evento offre una rara occasione per guidare davvero la vettura, ed è stato un onore enorme poterlo fare.
È stato motivo di grande soddisfazione e allo stesso tempo un invito a riflettere. Possedere un’auto così importante comporta anche tante responsabilità: preservarla e far sì che posso esser apprezzata da più persone possibile, anche dalle generazioni future. E poi c’è il piacere puro: l’evento offre una rara occasione per guidare davvero la vettura, ed è stato un onore enorme poterlo fare.
A consegnarti il premio è stato Norman Foster, che l’ha disegnato appositamente per The I.C.E. St. Moritz. Da designer, che effetto ti ha fatto?
Non avrei potuto immaginare persona più adatta, sia per la sua statura professionale sia per un legame personale: St. Moritz è un luogo molto importante per lui. Questo ha reso il momento ancora più significativo — senza parlare del fatto che il trofeo è un suo progetto.
Ora la tua auto è la protagonista del poster ufficiale di The I.C.E. 2026. Quale vettura vorresti vedere l’anno prossimo?
Mi piacerebbe vedere una vettura da competizione, di quelle che correvano la Mille Miglia degli anni Cinquanta. Sarebbe perfetta.