Caro carburante, camion e furgoni fermi in tutta Italia
Rischi per gli approvvigionamenti. Secondo il presidente della Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola impresa), Dario Costantini, che ha incontrato il viceministro delle Infrastrutture, Alessandro Morelli, l'aumento vertiginoso del prezzo del gasolio è "diventato insostenibile: per ogni veicolo si calcolano circa 13 mila euro l'anno di maggiori costi e per i mezzi a metano il rincaro è ancora più marcato". Nel frattempo la protesta sta causando disagi agli approvvigionamenti. Preoccupazione viene espressa in tal senso da Confesercenti, per l'impatto delle proteste sul settore alimentare, la produzione e i prezzi della filiera. I blocchi "rischiano di impattare, in meno di quanto si possa pensare, sulla produzione e sui prezzi della filiera dell'alimentazione", ha dichiarato Daniele Erasmi, presidente di Fiesa Confesercenti.
Convocato un tavolo al Mims. Le regioni e parte del mondo politico si sono mobilitate per chiedere un intervento urgente e decisivo del governo, mentre il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha dichiarato che l'esecutivo è pronto a rivedere il Pnrr in base all'impatto dell'aumento dei costi dell'energia. Ma al momento queste rassicurazioni non sono sufficienti a placare la rabbia della categoria che attende misure concrete. Un tavolo è stato convocato proprio per questo pomeriggio con tutte le rappresentanze sindacali al Mims.
Sciopero del tpl. Intanto, domani 25 febbraio, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, è stato proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale della durata di 24 ore (dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio), indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal, mentre le organizzazioni sindacali Fast Confsal e Confail Faisa ne hanno indetto un altro, sempre a livello nazionale, della durata di 4 ore (dalle 8.30 alle 12.30).
Roberto Barone