Continental svela quattro sistemi per il futuro
Il camion di domani conterrà molte innovazioni, non soltanto nella catena cinematica. Questa evolverà molto indipendentemente da quello che si rivelerà il sistema di propulsione più efficiente e applicabile. Verosimilmente non si tratterà di una soluzione universale ma di sistemi diversi che si riveleranno più idonei alle varie missioni (biocarburanti, combustibili di sintesi, idrogeno, batterie, ecc).
Energia dal filo. Secondo i tecnici dell’azienda tedesca ci sono interessanti opportunità per i camion elettrici con alimentazione aerea a pantografo. Il sistema (che ha suscitato qualche perplessità per la complessità dell’impianto fisso, ndr) permette, con un peso aggiuntivo di 400 kg circa, di risparmiarne 1500 di batterie, e consente una buona combinazione tra l’opportunity charge (ricarica parziale in viaggio, attraverso il pantografo) e l’overnight charge, la carica lunga in azienda o nelle aree di sosta. Elettrificando i 4000 km di rete autostradale tedesca dove scorre il 60% del traffico merci, spiegano alla Continental, si otterrebbe un abbattimento del 60% delle emissioni, e il sistema sarebbe ancora più interessante con veicoli a guida autonoma in grado di lavorare 24 ore su 24.
Sensore protetto. Per semplificare la manutenzione dei correttori d’assetto, oggi basati su un sensore meccanico con un biellismo esposto alle intemperie, al ghiaccio e al fango, i tecnici Continental hanno integrato il sensore nelle molle pneumatiche delle sospensioni (Air spring smart sensor). Il sistema semplifica l’hardware e con esso i costi di logistica e produzione e riduce le necessità di manutenzione. Quello proposto attualmente comunica con la rete di bordo attraverso un cavo, ma è previsto lo studio di una versione che sostituisca il “by wire” con un collegamento in radiofrequenza.
Massimo Condolo