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Terza bozza: scompare il "phase-out" dei combustibili fossili, focus su transizione

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Cop28 - Terza bozza: scompare il "phase-out" dei combustibili fossili, focus su transizione

Terza bozza di accordo presentata alla Cop28 di Dubai: il testo non contiene più la dicitura “phase-out”, che indicava la “eliminazione graduale dei combustibili fossili” che più di 100 Paesi avevano invocato, ma chiede di “transitare fuori dai combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico”. Obiettivo, portare il mondo a zero emissioni nette di gas serra nel 2050, seguendo i dettami della scienza climatica. La previsione è che il pianeta raggiunga il picco di emissioni di carbonio entro il 2025: viene lasciato un margine di manovra ai singoli Paesi, come la Cina, per arrivarci più tardi. Il nuovo documento centrale, chiamato “global stocktake”, andrà approvato prima che diventi definitivo, così che i Paesi possano allineare i loro piani climatici nazionali con l’accordo di Parigi del 2015: questo chiede di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi, mentre la Terra si sta avviando a battere il record dell’anno più caldo di sempre.

E tre. È la terza versione di testo presentata in due settimane. Si “riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni di gas serra”. Il documento propone di ridurre sostanzialmente le emissioni a livello globale anche di metano entro il 2030 e di quelle derivanti dal trasporto stradale: in che modo? Pure attraverso la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni. Soprattutto, è la prima volta che in un testo della Conferenza delle parti è incluso il termine “combustibili fossili”: sotto questo profilo Jean Su, direttrice del Center for Biological Diversity per la giustizia energetica, esprime soddisfazione, ma “il problema del testo è che include ancora cavernose scappatoie che permettono agli Stati Uniti e ad altri Paesi di continuare a utilizzare i combustibili di transizione”. Inizialmente, la data finale della conferenza Onu per il clima era fissata al 12 dicembre, ma i negoziatori si sono riuniti a porte chiuse oltre la scadenza per lavorare al documento cardine.