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Industria e Finanza

Bosch Italia
Ricavi in calo nel 2024, ma c'è ottimismo per il futuro

Rosario Murgida
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Bosch Italia - Ricavi in calo nel 2024, ma c'è ottimismo per il futuro

Bosch Italia, una delle maggiori realtà del settore della componentistica del nostro Paese (20 società, tre centri di ricerca e oltre 5.400 collaboratori), ha chiuso il 2024 con un fatturato in calo; tuttavia, nonostante il rallentamento delle attività, c'è fiducia per l'anno in corso, in cui è prevista "un'inversione di tendenza". 

Attività e prospettive. Nel 2024, la filiale italiana del gruppo tedesco ha registrato un fatturato di 2,4 miliardi, il 9,6% in meno rispetto al 2023. Bosch Mobility, la divisione principale, è andata incontro a un rallentamento, mentre segnali positivi sono arrivati da Mobility Aftermarket, che ha beneficiato della crescita del mercato dei ricambi in scia anche all'aumento dell'età media del parco circolante italiano. In calo anche il fatturato della business unit Industrial Technology, ma sono attesi segnali di ripresa nella seconda metà del 2025. Stabile la divisione Consumer Goods, mentre Elettrodomestici BSH Italia ha chiuso il 2024 con un nuovo record di fatturato, Energy and Building Technology ha registrato una contrazione e Bosch Home Comfort si è mossa in linea con il mercato. "In un contesto di instabilità globale, contrassegnato da numerose sfide macroeconomiche e geopolitiche, Bosch non è rimasta immune all'indebolimento dell'economia e dalla congiuntura di alcuni mercati in cui opera, che ne hanno diminuito la crescita", commenta il direttore generale Renato Lastaria. "Affrontiamo il futuro con fiducia, nonostante il rallentamento del business: nel 2025 ci attendiamo una moderata inversione di tendenza nei nostri principali settori".

Il gruppo. A livello consolidato, nel 2024 l'azienda tedesca ha raggiunto un fatturato di 90,3 miliardi di euro, l'1,4% in meno sul 2023 (-0,5% al netto degli effetti di cambio) e un margine operativo del 3,5%. La Bosch, che ha già riscontrato segnali di ripresa nel primo trimestre (ricavi in salita del 4%), punta a una crescita media annua tra il 6% e l'8% fino al 2030 e conferma l'obiettivo di un margine del 7% nel 2026. Si tratta di una "vera e propria sfida", ma l'amministratore delegato Stefan Hartung è ottimista: "Nell'esercizio 2024 abbiamo realizzato progressi importanti in termini di costi, strutture e portafoglio”, spiega il top manager, sottolineando l'intenzione di continuare a lavorare sui costi e sulle strutture e a concentrarsi sulle aree di business redditizie.