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Industria e Finanza

Gruppo FCA
Nel primo trimestre decolla l'utile netto

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Gruppo FCA - Nel primo trimestre decolla l'utile netto

Risultati positivi per il gruppo FCA nel primo trimestre 2016, soprattutto sul fronte dell'ebit e dell'utile netto. Il cda, riunito a Londra, ha approvato i conti di periodo che vedono i ricavi in crescita a 26,6 miliardi di euro (+3% rispetto al corrispondente periodo del 2015, con il dato depurato come tutti gli altri dallo spin-off Ferrari e leggermente inferiore alle attese degli analisti), l'ebit adjusted (riclassificato senza tener conto di oneri e proventi, ristrutturazioni, svalutazioni e altre voci considerate atipiche e non ricorrenti) al record di 1,379 miliardi di euro (+97%) e l'utile netto di 478 milioni (528 adjusted) in aumento esponenziale rispetto ai precedenti 27 (31). Le consegne sono state pari a 1,086 milioni di unità (1,093 nel primo trimestre 2015). A sostenere i risultati sono state soprattutto la regione Nafta (margine ebit adjusted raddoppiato al 7,2%) e quella Emea (margine ebit adjusted quasi quadruplicato all'1,95). 

L'andamento per aree geografiche. Nell'area Nafta le vendite nel trimestre sono state pari a 634.000 unità (+8% rispetto al primo trimestre 2015) e le consegne in aumento del 3% trainate principalmente da Jeep, Ram e minivan. In Europa le consegne di automobili sono in aumento del 13% a 240.000 unità mentre quelle dei veicoli commerciali leggeri in crescita dell'8% a 64.000 unità a cui si accompagna un continuo miglioramento di utili e margini. Nell'area Latam, invece, la flessione delle consegne rispecchia le difficili condizioni di mercato in Brasile dovute al protrarsi della debolezza dell'economia: il Brasile ha chiuso il trimestre in calo di 37.000 unità - dove, tuttavia, con una quota di mercato del 12,7% il gruppo conferma la prima posizione - mentre in Argentina registra un aumento di 4.000 unità. Infine, in Asia le vendite sono state pari a 53.000 veicoli, in calo rispetto alle 59.000 unità del primo trimestre 2015, mentre quelle di Jeep hanno registrato un aumento del 17% attribuibile al successo immediato della Jeep Cherokee prodotta in Cina.

Il capitolo Maserati. Per la Casa del Tridente, dopo il forte sviluppo degli anni scorsi e in attesa della suv Levante (secondo trimestre 2016), le cose sono andate decisamente meno bene. Anzi. Le consegne sono scese a 6.295 unità da 7.306 (-14%), per effetto del calo in Nord America (-16%) ed Europa (-8%), parzialmente compensato dalla crescita in Cina (+36%). I ricavi netti hanno subito una contrazione del 3% a 508 milioni e l'ebit adjusted è diminuito dqa 36 a 16 milioni.

Confermati i target 2016.  L'indebitamento netto industriale si è invece attestato a 6,593 miliardi, in aumento di 1,544 miliardi di euro rispetto a fine dicembre 2015 "per effetto dell'impatto negativo per 1,3 miliardi della normale stagionalità del capitale di funzionamento - si legge nella nota di FCA - accentuato dal rallentamento produttivo per il passaggio a nuovi modelli e dai minori volumi di autovetture negli Stati Uniti, nonché per uno sfavorevole effetto cambi per 400 milioni". La liquidità disponibile è pari a 24,3 miliardi di euro, in linea con il dato di fine dicembre 2015, e gli investimenti si sono attestati a 1,8 miliardi. Infine, Fiat Chrysler Automobiles ha confermato ancora una volta i target per il 2016: ricavi superiori ai 110 miliardi, ebit adjusted oltre 5 miliardi, un utile netto adjusted di piú di 1,9 miliardi e indebitamento netto industriale al di sotto dei 5 miliardi.

Marchionne: il dialogo per il consolidamento continua. "Il dialogo continua con chi è interessato", ha sottolineato l'amministratore delegato di FCAa, Sergio Marchionne, sulla possibilità di un'alleanza con altri gruppi. "Dobbiamo essere molto open mind, non possiamo essere selettivi. Abbiamo bisogno di tempo", ha aggiunto Marchionne nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del primo trimestre. Il ceo di FCA ha anche osservato che la società "resta impegnata nella riduzione del debito" e si è detto "fiducioso" per il lancio dell'Alfa in Cina e negli Usa, ribadendo che la Maserati Levante sarà sul mercato americano "probabilmente" nel terzo trimestre 2016, mentre per la Suv Alfa la data di commercializzazione è per fine anno. 

Perde terreno in Borsa dopo i dati sull'indebitamento. I titoli FCA hanno avuto una reazione volatile in Borsa: dopo uno sbandamento iniziale (-1,5%) per effetto del dato sull'indebitamento netto industriale, risalito a 6,6 miliardi di euro e stimato in calo dagli analisti, hanno recuperato terreno, tornando in territorio positivo. Ma non è durata a lungo. Il "sell on news", cioè le vendite effettuate a cavallo delle notizie, hanno ripreso il sopravvento e le azioni FCA si sono riallineate sui minimi: intorno alle 16,20 cedono il 2,8% a 7,02 euro, dopo aver toccato il punto più basso di seduta a 6,95 euro. A Piazza Affari la chiusura è stata poi a 7,035, -2,63% rispetto alla vigilia.

Redazione online