Trasporto strada-rotaia
Hupac aumenta i volumi di traffico del 10,7%
Meno traffico e CO2. "Rispetto al trasporto tutta-strada, abbiamo risparmiato all'ambiente 1,5 milioni di tonnellate di CO2 e ridotto il consumo di energia di 17 miliardi di megajoule", ha dichiarato il ceo Michail Stahlhut, "oltre ad aver alleggerito le strade del trasporto di 21 milioni di tonnellate di merci". La maggior parte dei volumi è stata registrata lungo le tratte internazionali, attraverso la Svizzera (601.390 spedizioni, con aumento dell’11,4%), seguita da quella che non valica le alpi (479.181 spedizioni, +10,4%) e, infine, parecchio distanziato, da quello transalpino attraverso l’Austria e Francia (42.991 spedizioni, +1%).
Bene anche il trasporto container. La rotta transalpina è cresciuta dell'11,8% grazie soprattutto all'apertura integrale del corridoio del Gottardo, mentre il traffico non transalpino ha fatto segnare un +10,4%, risultato consentito dall'aumento della domanda lungo l’Europa sud-orientale e sud-occidentale. Apprezzabili anche le performance del trasporto container svolto dalla Ers Railways, società del Gruppo, che ha recuperato le perdite dovute alla pandemia dell'anno precedente e ha registrato una crescita soddisfacente. Lo sviluppo positivo del traffico è da ricondurre alla ripresa economica dell'anno scorso, ma anche al crescente interesse della logistica per soluzioni di trasporto su rotaia competitive e rispettose del clima.
Strategia 2021-2026. Per i prossimi anni, Hupac prevede una notevole richiesta di servizi intermodali per contribuire al raggiungimento dell'obiettivo climatico zero netto. "Con la nostra Strategia 2021-2026 stiamo impostando un percorso di crescita che soddisfa le aspettative del Green Deal", afferma Hans-Jörg Bertschi, presidente del Cda del gruppo. "Con una crescita annuale del 7%, puntiamo a un volume di 1,5 milioni di spedizioni stradali nel 2026". Nei prossimi anni Hupac rafforzerà la sua offerta sul mercato chiave del trasporto transalpino attraverso la Svizzera e lavorerà per migliorare la produttività in modo da compensare la riduzione delle sovvenzioni. Altre priorità di sviluppo sono l'Italia meridionale, la Spagna, l'Europa orientale e sudorientale. Il programma d'investimento per i prossimi cinque anni prevede 300 milioni di franchi svizzeri (circa 289 milioni di euro) per terminali, materiale rotabile e sistemi informatici.
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