Altri sette autovelox
E la chiamano sicurezza
Non soddisfatto di avere fatto il quadruplo delle multe rispetto a quante ne sono state elevate in un anno agli automobilisti romani, secondi classificati ma con enorme ritardo, a partire da maggio il Comune regalerà ai milanesi il raddoppio degli impianti autovelox fissi. Lo stanziamento per i trappoloni, 250 mila euro, va di pari passo con un bando, in scadenza a fine mese, che già indica le vie dove saranno posizionati. Naturalmente, l’ubicazione non è dovuta alla pericolosità delle strade o al numero degli incidenti registrati sul tratto, ma solo all’opportunità di raccogliere più denaro possibile; infatti, la scelta cade prevalentemente sulle strade “veloci” a tre corsie per direzione di marcia, quelle dove sono già stati raccolti soldi a saccate con i primi sette dispositivi, sebbene queste siano dotate di spartitraffico invalicabili e, spesso, non presentino intersezioni. Su alcune di queste, altro capolavoro, il limite di velocità era stato sapientemente abbassato: nonostante questo, restano stradoni somiglianti ad autostrade dove, considerando l’impalpabile pericolosità che si prova viaggiando a bassa velocità, “sforare” di due o tre km/h (fatto inapprezzabile persino per molti tachimetri) è più facile e frequente.
Stradoni a tre corsie. In viale Fulvio Testi due telecamere saranno installate all'altezza del cavalcavia ferroviario di via Matteucci, in entrambi i sensi di marcia. Verbali da 80 euro come minimo pioveranno anche sul Vigentino, dove altri due occhi elettronici faranno mattanza sulle tre corsie di via Virgilio Ferrari. In via dei Missaglia un fratello farà compagnia al famigerato autovelox che trova chi si lascia alle spalle la città; idem per gli ultimi due impianti, che si aggiungeranno a quelli di via Palmanova, all'altezza di viale don Orione e in via Parri, nel tratto compreso tra il canale scolmatore e via Spagliardi. “Mancano 60 milioni e, oplà, saltano fuori gli autovelox”, sbotta il consigliere all’opposizione, Fabrizio de Pasquale. Che continua: “Le telecamere sono diventate il più grande strumento di politica economica del Comune di Milano. Le tasse sono tutte con le aliquote massime e non possono dare gettito aggiuntivo; così, ci si butta sugli automobilisti con autovelox, Area C e aumenti salati per sostare su strada”.
Nicola Vaglia