Pedonalizzazione area Castello
Avanti con i “vasi incomunicanti”
Sulla spianata di catrame nero di via Beltrami, fra Cairoli e il maniero, giganteschi vasi bianchi incorniciano, per chi viene da via Dante, l’ultimo quadro del Castello Sforzesco, dal quale sono finalmente uscite le palazzine dell’Expo, smantellate. Per questioni di bilancio, non si farà nemmeno l’orto planetario previsto, ma qualsiasi idea “car free” è buona per la giunta meneghina, “vasi incomunicanti” compresi. Peccato che la pedonalizzazione a ogni costo imposta alla città paralizzi, da mesi e totalmente, l’area che va dall’Arena a piazza Cadorna; Foro Bonaparte è una coda continua di mezzi di ogni tipo che, in assenza di itinerari alternativi, rallentata oltremodo dai tempi semaforici di largo Cairoli, non trova mai sbocco. Una situazione creata a puntino, perfetta per dimostrare a chi si infila nell’imbuto creato (che di fatto impedisce di andare da una parte all’altra della città, come si faceva da mezzo secolo), che il problema di Milano è il traffico. Anche residenti e commercianti, però, mentre molti negozi chiudono, cominciano a storcere fortemente il naso di fronte allo spreco di denaro pubblico e all’ennesima, ottusa visione della mobilità. “Si tratta di una sistemazione provvisoria”, spiegano da Palazzo Marino, in attesa della realizzazione del nuovo progetto, quello vincitore del concorso internazionale, indetto per il restyling dell’area”. Nell'attesa di trovare i soldi per pagare lavori e designer, l’ennesima sistemazione provvisoria nasconde una ben più vasta superficie: visti gli spazi disponibili, qui si potrebbe serenamente contenere il bisogno di mobilità e di passeggio. Di fatto, nel periplo del Castello, a dispetto dei visionari progetti messi in campo, l’unico evento prenotato è stata una fiera degli Oh bej! Oh bej!, peraltro piuttosto deprimente.
Cronaca vera. Una fotografia approfondita della situazione si trova sul fascicolo Quattroruote Milano in edicola; è bastato fare un giro nel quartiere per raccogliere un malessere diffuso e radicato: “Non hanno fatto altro che spostare tutto il traffico su Foro Bonaparte, ormai diventato impraticabile”, dice un autista al nuovo capolinea dei tram di via Ricasoli, ennesimo sbarramento, dove sui mezzi, peraltro, non si può nemmeno salire. Le proteste vanno avanti da tempo, tanto che a dicembre l’amministrazione ha dovuto fare un passo indietro e riaprire almeno a residenti e auto pubbliche il tratto compreso fra via Minghetti e via Sella. Una proposta concreta per migliorare subito il quadro arriva dal consigliere di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale: “Si dovrebbe fare una sperimentazione al contrario: riaprire a tutti l’area di piazza Castello, dal lunedì al venerdì, per far scorrere il traffico”. L’idea sarà proposta in consiglio comunale non appena andrà in discussione il Piano Urbano per la Mobilità sostenibile: “L’approvazione della riapertura delle strade del Castello sarà una delle condizioni che porremo per l’approvazione del Pums”. M.G.