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Mobility hub on track, la cronaca
Nuova edizione per la manifestazione dedicata alla trasformazione della mobilità e della filiera automotive. Nella cornice di un’area espositiva che vedeva, accanto al mondo dei servizi – compresa Quattroruote Professional –, una selezione di aziende di distribuzione di brand di veicoli a due e quattro ruote quasi interamente di provenienza asiatica, gli spazi di approfondimento hanno toccato tre temi principali: evoluzione del consumatore, forme alternative di vendita e nuovo ruolo dei concessionari di fronte a business come il noleggio e l’usato. La diffusa consapevolezza della crescita di influenza dell’intelligenza artificiale in tutti e tre i campi ha assunto di volta in volta i connotati della preoccupazione o della fiducia. Così, fra relazioni di esperti, interventi e testimonianze di attori di lungo corso o più recenti, nel corso dell’evento organizzato da BtheOne Automotive abbiamo annotato le dichiarazioni di Nicola De Cesare, senior director e-commerce & international markets Compass Banca, l’istituto che attraverso Compass Rent, società appositamente creata, intende sviluppare un concetto di noleggio focalizzato sulla figura del dealer, secondo cui le forme di acquisto “buy now, pay later” sono particolarmente promettenti per la Generazione Z, non necessariamente meno affascinata al prodotto auto delle precedenti quando le si forniscono soluzioni di pagamento accessibili.
Generazioni di clienti e venditori. Niccolò Brandini, business development manager della concessionaria omonima, ha raccontato l’esperienza della sua rete con l’AI nel ruolo di supporto dei processi di repricing degli stock, adeguando i valori sulla base delle interazioni commerciali. Mobility hub on track ha voluto dedicare uno spazio specifico al tema generazionale dal punto di vista dei dealer, con gli interventi, fra gli altri, di Ernesto Cascioli, chief operating officer del gruppo omonimo, e di Lukas Baumgartner, managing director di Autoindustriale Mobility Group, imprenditori che, dopo aver maturato esperienze in altri settori, hanno messo la loro competenza al servizio delle aziende di famiglia.
Come trattare l’elettrico. Durante l’intervento autogestito da Quattroruote Professional, Vincenzo Bozzo, strategic marketing automotive motorbike and digital director della divisione dell’Editoriale Domus, ha illustrato alla platea come la diffusione delle vetture elettriche imponga nuovi modelli di quotazione dell’usato, venendo meno il fattore km e acquistando importanza elementi come l’evoluzione delle prestazione delle batterie nel ciclo vitale dell’auto o la presenza contemporanea, nel mercato attuale, di almeno tre diverse generazioni di auto a corrente, espressione di altrettanti step tecnologico/commerciali. Si entra, insomma, in una nuova era nella valutazione dell’usato e nella esposizione dei principali dati del veicolo nelle offerte ai compratori, dove accanto all’anno di immatricolazione Bev compariranno diversi indici dello stato degli accumulatori, compresa l’autonomia in base allo stato d’uso.
Una sfida logistica. La questione della differente gestione dei veicoli elettrici da parte di tutti gli operatori della filiera è riemersa nell’incontro dedicato più in generale al mercato dell’usato, nel quale Barbara Barbieri, managing director BCA Italia, ha quantificato il valore del giro d’affari complessivo europeo in 600 miliardi di euro, tracciato alcuni trend come la generale discesa delle quotazioni in atto e fatto ricorso a una similitudine geografica per indicare che, sul numero globale delle vetture che hanno cambiato proprietà in trattative b2c in Italia nel 2023 (2 milioni e 905 mila unità, contro il milione e 565 mila nuove), 2,7 milioni transitano annualmente negli stock dei concessionari, occupando complessivamente 62 chilometri quadrati, una superficie superiore a quella di Manhattan. Un dato che misura anche una sfida logistica, rappresentato ulteriormente nell’intervento di Giovanni Menozzi Bertani, chief operating officer di Escargo, che ha ricordato l’incidenza dell’usato – circa un terzo - sul numero totale delle auto stoccate presso la sua azienda e posto l’accento anche su come le caratteristiche delle vetture elettriche, in particolare il peso e la collocazione delle batterie, richiedano soluzioni di trasporto e movimentazione specifiche.
Consumatori poco informati. In un’ulteriore tavola rotonda sul noleggio come nuova frontiera per il business dei concessionari, Luca Cantoni, e ceo di Horizon Automotive ha presentato i risultati di un sondaggio realizzato dall’osservatorio del network della mobilità di cui è co-fondatore, realizzato fra 1.100 privati dei principali centri urbani della Penisola. A fronte di un 56% di intervistati che non ha intenzione di cambiare l’auto nei prossimi 12 mesi, un 44% lo ha già fatto o ha espresso la volontà di procedere. Nel gruppo maggioritario, però, il 28% riconsidererebbe la decisione in presenza di incentivi statali, il 16% nel caso ricevesse maggiori informazioni sulle modalità alternative alla proprietà e il 5% se gli fossero fornite maggiori delucidazioni dul prodotto, in particolare sulle auto elettriche. Nello stesso campione di acquirenti temporaneamente “inattivi”, l’81% ritiene il dealer la principale fonte di informazioni e il 43% si aspetta che il venditore proponga formule alternative alla proprietà, in particolare il noleggio a lungo termine. Nel 43% di chi acquistato, il 28% è stato spinto dal desiderio di una nuova esperienza con un prodotto o un brand diverso, il 77% valuta il dealer punto di riferimento per le informazioni e solo l’8% si è rivolto al noleggio a lungo termine, perché ben un terzo sostiene di non aver ricevuto indicazioni adeguate sul Nlt da parte dello stesso venditore. Sempre secondo lo studio dell’osservatorio Horizon, le persone fisiche intervistate, in qualità di dipendenti di aziende, tendono ad aspettarsi un ruolo attivo dai rispettivi datori di lavoro in materia di mobilità, aspirazione che viene però delusa nel 64% dei casi per l’assenza di alcun supporto. I servizi più ambiti risulterebbero auto aziendale o indennità legata alla propria vettura, car pooling, ma anche le forme più avanzate di mobilità integrata e la disponibilità di stazioni di ricarica.