Immatricolazioni
Solo il lungo termine positivo da inizio anno
Il noleggio a lungo termine è l’unico canale in positivo da inizio anno (+1,82%), grazie a un ottimo agosto, chiuso a +76,38%, per un totale di 17.015 nuove immatricolazioni. Bene anche – finalmente – il breve termine che, dopo l’eccellente +58,7% di luglio, chiude l’ottavo mese dell’anno a +46,67% pur rimanendo distante dalle annate migliori ante-Covid, contenendo il passivo del 2022 a -28,38%. La quota di mercato del rent-a-car rimane attorno al 5% (quasi la metà rispetto agli anni d’oro), mentre il noleggio a lungo termine supera il 21% di market share, oltre 4 punti in più rispetto al 2021, quota che, nel mese di agosto, arriva addirittura al 24%. Bene anche gli acquisti delle società, a +22,51%, parzialmente frutto degli incentivi (che prossimamente verranno estesi anche al noleggio a lungo termine, ma con importi (chissà poi perché?) dimezzati. Il tutto mentre il settore dei privati perde l’8,4% con circa 3.800 targhe mancanti. Il saldo dei primi 8 mesi è attorno alle 520.000 immatricolazioni, quasi 145.000 in meno dello scorso anno. La market share dei privati è scesa al di sotto del 60%, oltre 2 punti e mezzo in meno, non raggiungendo neppure il 58% ad agosto.
Male i Vcl. Tutti i canali hanno perso terreno ad agosto nelle immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri: i privati (ditte, artigiani e professionisti) hanno fatto segnare -13,61%, le società in proprietà e in leasing -15,1%, il noleggio a lungo termine -19,85%, il noleggio a breve termine -19,87%, le autoimmatricolazioni -0,88% (con le immatricolazioni a uso proprio delle concessionarie che hanno immatricolato qualche unità in più rispetto all’agosto 2021). Nel cumulato, è soltanto il lungo termine a mantenersi al di sopra della linea di galleggiamento, grazie alle eccellenti performance dei primi mesi dell’anno: +18,54% (oltre 5.000 targhe in più), mentre la quota di mercato si mantiene attorno al 32% (oltre 8 punti in più rispetto al 2021). Il forecast di Dataforce per il 2022 ipotizza così 1.243.000 nuove immatricolazioni per le auto, con una flessione rispetto al 2021 del 15%, mentre, sul versante dei veicoli commerciali leggeri, si prevede un volume di 156.000 unità, a -9,1% sul 2021. L’unico canale a rimanere in attivo rispetto allo scorso anno sarà il lungo termine sia tra le auto, sia tra i veicoli commerciali leggeri.
Le Case. Le crescite dei costruttori ad agosto hanno visto Fiat a mettere a segno un +16,44%, Ford (terza in classifica) un +20,38%, Toyota (quarta) un +12,46%, Peugeot (quinta) addirittura un +29,99%. Bene, nelle posizioni successive, anche Audi (+41,23%), Citroën (+96,43%), Dacia (+16,67%) e Lancia (+37,11%). Da segnalare l’ennesimo exploit di DR, che con quasi 2.000 immatricolazioni ad agosto ormai si posiziona sullo stesso livello di Opel, supera Jeep, Skoda e Nissan, e si avvicina a Kia, BMW e Mercedes. E questo malgrado la Casa molisana sia in fondo alla graduatoria delle marche più virtuose nel livello di emissioni di CO2, con una media di 158 g/km... Intanto anche Alfa Romeo, grazie alla Tonale, ha ripreso quota: quasi raddoppia le immatricolazioni rispetto all’agosto 2021 e, grazie ai risultati positivi dell’estate, ritorna in attivo nel cumulato annuale.