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Noleggio lungo termine
In crescita i contratti stipulati nel primo semestre

Rosario Murgida
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Noleggio lungo termine - In crescita i contratti stipulati nel primo semestre

Nei primi sei mesi dell'anno, sono stati stipulati 542.353 contratti di noleggio a lungo termine per autovetture e fuoristrada, il 6,6% in più rispetto al corrispondente periodo del 2024: è quanto emerge da un'analisi dell'Unrae sulla base di dati forniti dal ministero dei Trasporti.

Utilizzatori. Il semestre conferma la prevalenza delle società, con 466.780 contratti, pari all’86,1% del totale (il restante 13,9% è da attribuire ai privati, che vedono comunque un aumento dei volumi del 10,3%). In tale ambito, le realtà non automobilistiche rappresentano il 62,7% (in calo di 10,2 punti percentuali a causa di volumi in contrazione dell'8,3%), seguite dalle società di noleggio a breve termine, che passano dal 7,6% al 16,2% di quota (con un incremento dei volumi del 125,5%), da dealer e costruttori con il 4,7% (+22,5% in volume) e dalle Società di Noleggio a lungo termine con il 2,5% del totale (+39,0%). La durata media dei contratti csi attesta a 21 mesi, in calo rispetto ai 23 mesi all’analogo periodo dell’anno precedente, con andamenti differenziati per i vari utilizzatori: le aziende non automotive scendono a 24 mesi, i privati a 22 mesi, mentre dealer e costruttori e le società di Noleggio a lungo termine sono stabili, rispettivamente, a 15 e 14 mesi e le società di Noleggio a breve termine scendono a 9 mesi.

Alimentazioni e segmenti. Per quanto riguarda le alimentazioni, il diesel rimane la scelta preferita dalle aziende non automotive (al 39,1%) e dal Noleggio a lungo termine (al 37,8%), mentre il motore a benzina ha il primato fra le aziende del Noleggio a breve termine (al 52,4%) e i Dealer e Costruttori (al 28,3%). I Privati scelgono maggiormente i veicoli ibridi (al 30,4%). Fra le Bev detengono il primato Dealer e Costruttori con una quota del 26,1%, fra le PHEV il primato spetta invece ai Privati con l’11,8%. Quote residuali per le motorizzazioni a metano e GPL in ogni tipologia di fruitore. In merito ai segmenti, le Suv, con il 58,5% di contratti, superano anche in questo semestre le berline che si fermano al 29,3%, seguite al terzo posto dalle station wagon con il 10%. In particolare, le C-Suv raggiungono da sole oltre un quarto delle preferenze (26,3%), grazie alla scelta di privati (31,6%), aziende non-automotive (28,4%) e Nlt (24,3%). Fra le berline prevalgono quelle del segmento B (11,2%), grazie a NBT (17,6%) e NLT (15,5%).

Le regioni. A livello geografico, il primo posto per numero di contratti spetta sempre alla Lombardia con il 28,5%, seguita da Lazio (15,6%), Trentino-Alto Adige (12,2%), Emilia-Romagna (7,7%), Piemonte (6,9%) e Campania (6,0%). La Valle d’Aosta presenta la quota più alta di contratti stipulati da aziende non-automotive (84,2%), di poco superiore alla Lombardia (83,7%), Calabria, Molise e Puglia quella di contratti a Privati (rispettivamente 37%, 33,9% e 29,9%). Il Trentino-Alto Adige si distingue per la quota maggioritaria di contratti a Nbt (78,4%), l’Emilia-Romagna per quelli di Nlt (18,1%).  Marche (15,8%), Abruzzo (15,5%) e Umbria (15,3%) sono le regioni con la quota maggiore di contratti a Dealer e Costruttori. Infine, l’Osservatorio Unra ha anche analizzato i contratti stipulati al 30 giugno 2025 relativi ad autovetture immatricolate nel corso dei 12 mesi del 2024: complessivamente 386.165 unità (il numero può includere più contratti relativi alla stessa autovettura), con la quota maggiore appannaggio delle aziende non automotive (63,7%), seguite dal Noleggio a breve termine (16,2%) e dai Privati (12,7%). In base all’alimentazione, al primo posto troviamo le ibride (37,2%) seguite da diesel (28,0%) e benzina (21,7%). Le elettriche pure si attestano al 4,9% e le plug-in al 7,4%.