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Wec 6 Ore di Imola
Intervista al Team Peugeot

Andrea Stassano
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Wec 6 Ore di Imola - Intervista al Team Peugeot

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Il team Peugeot torna a Imola, per la 6 Ore del Wec, a un anno dall’esordio della hypercar 9X8 in versione “Evolution”. Con quali prospettive e ambizioni ce lo raccontano Olivier Jansonnie, Team principal della squadra, e Stoffel Vandoorne, uno dei piloti delle due auto. “Difficile dire che cosa ci aspettiamo da questa gara, il meteo è previsto critico, le prime prove sono umide",  esordisce Jansonnie. "Ma sarà interessante lavorare bene per la gara: se sarà bagnata, dobbiamo bilanciare gli elementi”.

In quali aree avete migliorato dal 2024?
Le gomme sono diverse per dimensioni, la scelta è diversa, come per le Soft. Abbiamo imparato tanto sul loro utilizzo.

In che posizione pensate di trovarvi alla fine?
Molto dipenderà dall’ultima ora di gara, se ci sarà una Safety car o altro, perché è difficile superare qui a Imola.

C’è chi dice che stiate costruendo una nuova auto, che cosa ci può dire?
Sull’estensione dell’attuale omologazione non ci sono conferme ufficiali, solo voci. L’attuale arriverà fino al 2029, i nostri piani si basano su questo. C’è comunque bisogno di stabilità. Prima o poi bisognerà passare a una nuova tecnologia, però forse la categoria non è ancora pronta. Come gestire il passaggio tra le attuali macchine e la prossima generazione non è chiaro ed è molto complicato. 

Come è andato il test a Imola?
È stato molto duro, perché il meteo era inclemente. Abbiamo provato sul bagnato, solo per un giorno, abbiamo raccolto venti giri reali. Tutti i costruttori vorrebbero provare di più, ma bisogna contenere i costi.

Stoffel Vandoorne, corri sulla 9X8 n. 94. Comi vede la corsa?
Sarà un weekend difficile. Domenica ci potrebbe essere una chance con la pioggia. Perché, in condizioni difficili, sarà importante fare le scelte giuste, dalle gomme alla strategia.

E qui a Imola, come si guida in un circuito così particolare?
Rispetto per esempio al Qatar è molto diverso, ma io amo Imola perché è un circuito ‘vecchia maniera’. Con le hypercar è un po’ stretto, specialmente sull’asciutto, superare è difficile. Poi c’è la variabile meteo, così le qualifiche (di sabato, ndr) diventano molto importanti, poi vedremo le nostre chance. Partire dalle prime file? Abbiamo fatto progressi dal 2024, vedremo quanto saremo competitivi, ma se entrassimo nella ‘Hyperpole’, sarebbe un bel punto di partenza.

In quali settori avete migliorato la macchina?
Tanto nel setup, perché ora conosciamo meglio l’auto, abbiamo introdotto alcuni miglioramenti. Uno dei nostri punti deboli resta il giro secco in qualifica, mentre andiamo meglio in gara. I punti forti? Senz’altro la frenata.  

Qual è l’effetto più avvertibile causato dal cambio delle gomme rispetto alla prima versione dell’auto?
Forse è uno dei cambiamenti maggiori. Con pro e contro. Adottando le gomme più strette davanti e più larghe dietro, quelle anteriori sono più delicate e nella guida bisogna stare attenti e non stressarle troppo. Con meno gomma davanti, sono anche più facili i bloccaggi. Ma allo stesso tempo abbiamo guadagnato più grip sull’asse posteriore.