WEC
A Interlagos si volta pagina: Ferrari sogna, gli altri inseguono
Dopo Le Mans, tutto cambia. O meglio: tutto resta in bilico, ma con le carte in tavola finalmente scoperte. La Ferrari comanda il mondiale, sia tra i costruttori che tra gli equipaggi. La 499P ha fatto il vuoto in pista, quattro vittorie, un titolo morale in cassaforte e uno vero tutto da conquistare. Ma ora, come ci ha detto Antonello Coletta, Global Head of Endurance and Corse Clienti, arriva “il giro di boa”. E a Interlagos non si va per svernare.
“Arriviamo con una posizione in classifica di tutto rispetto", ha aggiunto il manager, "sia dal punto di vista dei costruttori che dei piloti. Siamo molto felici, ma ben consapevoli che ci aspettano circuiti che l’anno scorso non ci hanno portato fortuna. A partire proprio da questo weekend a San Paolo. Per questo sarà fondamentale mantenere la concentrazione, la determinazione, e fare tutto il possibile per restare davanti. Non sarà facile, ma ci proveremo con il massimo attacco”. Più chiaro di così…
San Paolo è samba e cordoli, traffico e altitudine. È il Brasile che picchia forte, anche sull’asfalto. E da queste parti, lo scorso anno, la Rossa non ballava. Coletta lo sa, e non finge. La diplomazia da box lascia spazio a una verità da pista: adesso viene il bello. E il difficile.
A rendere il tutto ancora più pepato ci pensa il nuovo BoP (Balance of Performance): 12 chili in più sulla Ferrari, potenza ridotta sotto i 250 km/h, una sorta di zavorra tecnica che sa di compensazione. “Rendere le gare più equilibrate” dicono. Tradotto: chi vince, paga dazio. Intanto, Toyota sorride: stessa massa minima (1069 kg), ma più cavalli in alto. Cadillac e Porsche limano peso, BMW e Alpine s’aggiustano. Tutto il resto è strategia, dettagli, consumo gomme e benzina buona. Ma quella manciata di chili in più può fare la differenza.
Poi ci sono gli uomini. E uno su tutti: Antonio Giovinazzi. Dopo il podio alla 24 Ore con Pier Guidi e Calado – e con una Ferrari che ha comunque trionfato con AF Corse– ha appena firmato il rinnovo pluriennale con Maranello. Resta nel WEC, resta anche come riserva F1. Una bella notizia, ma anche una scommessa: l’Antonio di Spa e Le Mans è un pilota nuovo, maturo, solido. Uno che ha ancora fame. E ora anche un contratto (oltre a una macchina vincente!).
In tutto questo, la stagione arriva al suo punto di svolta. Chi è in testa non può sbagliare. Chi rincorre non ha più tempo da perdere. Ferrari è dove voleva essere, ma il calendario non fa sconti. San Paolo, Austin, Fuji, Bahrain: quattro circuiti che non guardano in faccia nessuno. I brasiliani accoglieranno il WEC con il calore di chi ama le corse, e il circuito farà il resto. È corto, nervoso, tecnico. E pieno di trappole.
La corsa: in diretta domenica 14 luglio su Eurosport 2 dalle ore 17.30 e Discovery+. Le qualifiche sabato alle 20.50. Ma chi ama davvero l’endurance non guarda solo l’orologio: guarda la tensione, l’equilibrio, la lucidità nel caos. Dopo Le Mans, non si sogna più. Si corre. Si conta. Si decide. Gentlemen, start your engines!