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F.1, GP Stati Uniti
Verstappen domina ad Austin

Davide Reinato
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F.1, GP Stati Uniti - Verstappen domina ad Austin

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F.1, GP Stati Uniti - Verstappen domina ad Austin

Un weekend da bottino pieno. Dopo la pole nella Sprint Qualifying, quella nelle qualifiche e il successo nella gara Sprint del sabato, Max Verstappen ha completato l’opera con una vittoria netta nel Gran Premio degli Stati Uniti. Sul circuito di Austin, l’olandese ha imposto un ritmo insostenibile per tutti, costruendo con pazienza il proprio margine e gestendolo fino alla bandiera a scacchi.

Il sigillo del campione. Scattato dalla pole, Max ha difeso con decisione l’interno alla prima curva, ma Charles Leclerc – partito terzo con gomme soft – ha trovato lo spazio all’esterno per infilarsi e prendersi la seconda posizione su Lando Norris. Una manovra elegante e coraggiosa, che ha acceso la sfida nei primi giri. Da lì in poi, però, Verstappen ha iniziato a martellare giro dopo giro, portando la sua Red Bull a costruire un margine da gestire, mentre alle sue spalle Lando e Charles si davano battaglia. “È stato un weekend incredibile per noi” ha raccontato il quattro volte campione del mondo olandese dopo la gara. “Sapevo che non sarebbe stata una corsa semplice, perché il passo tra me e Lando era molto simile. Ma nel primo stint sono riuscito a costruire un piccolo margine e da lì ho solo gestito fino alla fine”.

Leclerc coraggioso, Norris costante. Il monegasco della Ferrari ha provato il tutto per tutto con una strategia aggressiva, puntando sulla gomma più tenera per scattare forte e restare nel traffico il meno possibile. “Ero un po’ preoccupato quando ho visto che ero l’unica macchina nei primi dieci con le soft” ha spiegato Leclerc. “Sapevo che era una scelta rischiosa, ma volevamo prendere aria pulita davanti. Mi sono divertito molto, la macchina era piacevole da guidare”. Una scelta che ha pagato solo in parte: Leclerc ha difeso la seconda posizione per gran parte del primo stint, ma la gomma rossa ha iniziato presto a cedere. Norris, che lo inseguiva con pazienza, ha approfittato del degrado del ferrarista per tentare il sorpasso, ma la Ferrari ha reagito richiamando Charles ai box per montare le medie e tentare l’undercut. Una mossa efficace, che lo ha riportato davanti alla McLaren. Solo momentaneamente, però. Nel secondo stint, Norris ha rimesso insieme i pezzi. “Ci ho messo un po’, ma ce l’ho fatta!” ha detto l’inglese della McLaren. “È stata una bella battaglia con Charles, ha difeso duro ma corretto. Mi sono divertito, c’è stato rispetto. Alla fine, il secondo posto era il massimo che potevamo ottenere oggi”.

Verstappen ci crede. La vittoria di Austin consolida ulteriormente la posizione di Verstappen nella lotta al titolo. Max ha accorciato a 40 punti il distacco da Piastri nella classifica piloti. E se consideriamo che dopo l’Olanda i punti di distacco erano oltre cento, Max può anche tentare di giocarsela fino alla fine.  Lui, impassibile sul podio, sorride appena. La corsa al titolo è sempre in salita, ma matematicamente possibile.

In Top 10. Alle spalle dei protagonisti di questa gara, troviamo George Russell che oggi non è andato oltre il sesto posto, in una domenica opaca per la Mercedes. Punti anche per l’altra Red Bull di Yuki Tsunoda e per la Sauber di Nico Hulkenberg: il tedesco ha confermato il suo stato di grazia di questo weekend chiudendo ottavo, davanti a un Oliver Bearman che ha visto sfumare un risultato migliore per un momento controverso con lo stesso Tsunoda. A chiudere la top 10 c’è Fernando Alonso, bravo a capitalizzare ogni occasione e a riportare l’Aston Martin in zona punti.

I risultati completi del Gran Premio degli Stati Uniti >>