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F.1, GP Messico
Norris vince e va in testa al Mondiale

Davide Reinato
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F.1, GP Messico - Norris vince e va in testa al Mondiale

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Lando Norris ha dominato il Gran Premio di Città del Messico. L’inglese della McLaren ha messo le mani su una delle vittorie più nette della sua carriera, al termine di un fine settimana semplicemente perfetto. Partito dalla pole, Lando ha gestito la corsa con freddezza e controllo nelle prime concitate fasi, alternando poi ritmo e intelligenza tattica: prima con le Soft, poi con le Medium, ha costruito un margine incolmabile, chiudendo con oltre 30 secondi di vantaggio su Charles Leclerc e diventando il nuovo leader della classifica piloti. “Che gara!” ha esclamato Norris sotto il podio, travolto dall’entusiasmo del pubblico messicano. “Mi sono limitato a guardare avanti e a concentrarmi. È stata una corsa lineare, ottima partenza, ottimo primo giro, e da lì ho solo pensato a gestire. È incredibile correre qui, un grande grazie a tutti i tifosi!”.

Leclerc, tenacia e un pizzico di fortuna. Alle spalle di Norris troviamo la Ferrari di Charles Leclerc che ha vissuto una gara di pura sopravvivenza. La Ferrari numero 16, costretta a gestire un degrado gomma più alto del previsto, ha retto fino al traguardo difendendo con i denti il secondo posto da un Max Verstappen in rimonta. A salvare il monegasco è stata la Virtual Safety Car negli ultimi due giri, chiamata in causa per il ritiro della Williams di Carlos Sainz, ferma in curva 15. “Sono molto contento di questo weekend. Finire di nuovo sul podio è stata una grande sorpresa. Devo ammettere che la Virtual Safety Car alla fine mi ha salvato: le gomme erano completamente finite. Senza quella, sarebbe stato difficile tenere la posizione” ha raccontato il monegasco con il sorriso di chi sa di averla scampata per un soffio. Il secondo podio consecutivo conferma, comunque, la crescita della Ferrari, ora risalita in seconda posizione nel Mondiale Costruttori, ma per un solo punto di vantaggio sulla Mercedes.

Verstappen, rimonta e rimpianti. Per Max Verstappen, il weekend messicano è stato un piccolo concentrato di frustrazione, salvato da un moto d’orgoglio finale. Dopo un caotico ingresso alla prima curva con le due Ferrari e un’escursione in curva 1 che poteva costargli caro, il quattro volte campione del mondo ha rimontato con la consueta determinazione fino al terzo gradino del podio. Il suo ultimo stint è stato fenomenale e solo l’intervento della VSC gli ha impedito di attaccare Leclerc sul finale. “L’inizio è stato davvero caotico per me. All’esterno ho preso il cordolo e sono quasi finito sull’erba. Nei primi giri si trattava solo di sopravvivere. È stato un weekend difficile, quindi essere lì a lottare per il secondo posto dopo tutto quello che è successo nei primi giri è comunque un buon risultato. Quanto alla Virtual Safety Car... beh, a volte va bene, a volte no!” ha glissato l’olandese con un sorriso amaro.

Bearman firma il capolavoro della Haas. Se Norris è stato perfetto, Oliver Bearman è stato semplicemente straordinario. Il giovane pilota britannico della Haas ha chiuso quarto, al termine di una gara impeccabile per ritmo, gestione e maturità. Per diversi giri è stato virtualmente sul podio, resistendo agli attacchi di avversari più esperti e gestendo la pressione con una freddezza sorprendente. Solo la rimonta di Verstappen gli ha negato la gioia del primo podio in carriera. Con Esteban Ocon nono, la Haas firma la miglior prestazione stagionale e, forse, la più brillante degli ultimi anni che consente al team di risalite anche in classifica costruttori fino all’ottavo posto.

Il resto della Top 10. Weekend complicato anche per la Mercedes, con Andrea Kimi Antonelli davanti a George Russell - per la prima volta in stagione - ma lontani dalle posizioni di vertice.  Gara amara per Lewis Hamilton, solo ottavo dopo una penalità di dieci secondi per aver tratto vantaggio da un’uscita di pista durante il duello con Verstappen e Russell. Un episodio che gli è costato caro e che, di fatto, ha cancellato la possibilità di chiudere a ridosso del podio. Dietro di lui, Gabriel Bortoleto conferma la solidità della Sauber portandola ancora una volta a punti, mentre la gara di Sainz si chiude mestamente a bordo pista.

Piastri sotto pressione. Capitolo a parte merita la gara di Oscar Piastri. L’australiano ha tagliato il traguardo in quinta posizione e ha lamentato per tutta la gara un bilanciamento precario: la MCL39 scivolava in uscita di curva e le gomme posteriori, costrette a lavorare troppo, hanno perso efficienza presto. L’australiano ha comunque conquistato punti preziosi, ma non è riuscito a tenersi la leadership in campionato.  Ora mancano quattro gare alla fine, più due Sprint. Il messaggio, chiaro come il cielo di Città del Messico, è uno solo: Norris è pronto a giocarsi il tutto per tutto e Oscar deve riprendersi da questo periodo nero, se vuole lottare fino alla fine. Per Verstappen, le cose sono parecchio complicate, ma si sa che tra i due litiganti…

I risultati completi del GP di Città del Messico >>