Formula 1
In Qatar per la penultima prova iridata
Da un deserto all’altro: da quello del Navada a quello del Qatar. La Formula 1 arriva a Lusail per il penultimo atto del Mondiale, snodo cruciale di una tripletta che chiuderà un’annata decisamente imprevedibile.
Il match point di Norris
L'esclusione di entrambe le McLaren a Las Vegas ha riscritto la classifica e, con essa, lo stato d’animo di tutto il box papaya. Il vantaggio di Norris resta comunque consistente: 24 punti su Piastri e altrettanti su Verstappen, esattamente quanto basta per poter chiudere i conti in Qatar già domenica sera.
Ci attende un weekend Sprint, ma la gara corta del sabato non può assegnare il titolo: anche con la vittoria di Lando e lo zero di entrambi i rivali, il massimo margine possibile prima della domenica sarebbe +32. La partita vera si gioca il giorno dopo: se Norris esce dal GP del Qatar con 26 punti di margine, è matematicamente campione del mondo. Le combinazioni sono molte, ma il concetto è semplice: a Lusail, Lando ha il suo primo match point.
Verstappen ha tutto da guadagnare
Max Verstappen arriva in Qatar in una condizione che, paradossalmente, conosce benissimo: inseguire. Non ha nulla da perdere, e quando il quattro volte iridato fiuta un’opportunità, di solito non la lascia andare.
Piastri, invece, ha un ruolo più ambiguo: è compagno di squadra del leader, ma anche suo diretto rivale. La McLaren giura che non ci saranno ordini di squadra e, già qualche settimana fa, lo stesso Zack Brown aveva detto che preferirebbe perdere il campionato anziché preferire uno o l’altro pilota.
Lusail: il tracciato che non perdona
Il circuito del Qatar è un lunghissimo susseguirsi di curve medio-veloci, con un'unica grande via di fuga: la potenza aerodinamica. Qui serve precisione, stabilità e un telaio che sappia trattare bene le gomme. E proprio le gomme rappresentano il punto critico dell’intero weekend.
Il documento tecnico pubblicato la scorsa settimana ha confermato una decisione senza precedenti: nessuna gomma potrà essere utilizzata per più di 25 giri. In altri termini, avremo almeno due pit stop obbligatori in gara, perché i giri totali sono 57.
La Pirelli, insieme alla FIA e alla Formula 1, hanno scelto questa misura dopo aver analizzato l’usura eccessiva dell’asse anteriore sinistro che si è presentato nella gara del 2024. Ma non tutti l’hanno presa bene. Ayao Komatsu, team principal della Haas, è stato il più esplicito sull’argomento: secondo lui, la regola “distruggerà la gara”, perché porterà tutti a fermarsi più o meno nello stesso momento, eliminando la variabilità strategica.
Weekend Sprint
Quella che ci attende questo weekend sarà l’ultima gara Sprint dell’anno. Come di consueto, ci sarà una sola sessione di libere al venerdì, poi subito dentro all’azione con la Sprint Qualifying. Sabato sarà la volta della gara Sprint, mentre al pomeriggio le qualifiche “vere” e domenica il Gran Premio.
Un formato pieno, denso, che punisce chi sbaglia e premia chi arriva preparato. Non è un dettaglio da poco: dopo la squalifica di Las Vegas, McLaren ha dovuto rimettere tutto in discussione in fretta e furia: il porpoising che si è presentato sulla MCL39 è stato decisamente inaspettato e ha preso contropiede il team di Woking.
Come vedere il GP del Qatar in tv
Questa volta niente levataccia notturna per seguire l'evento. Ecco il programma del weekend per seguire la gara su Sky o, in chiaro, su TV8.
Venerdì 28 novembre
Prove Libere 1 alle 14.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sprint Qualifying alle 18.30 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 13 del sabato
Sabato 29 novembre
Sprint Race alle 15 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 17
Qualifiche alle 19 in diretta su Sky Sport F1 e TV8.
Domenica 30 novembre
Gara, partenza alle 17 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.30