Vodafone
Auto sempre più a portata di smartphone
L’Internet of Things (la rete che connette le cose, abbreviato IoT) sta diventando una realtà e la Vodafone lancia una serie di nuovi servizi, che consentiranno di collegare milioni di prodotti per il tempo libero, la casa e naturalmente l’auto. Secondo gli analisti, entro il 2020 saranno oltre 370 milioni gli oggetti di elettronica di consumo e smart home in grado di connettersi alle reti IoT nei Paesi in cui Vodafone è presente, rispetto ai 50 milioni di oggi.
Oggetti connessi. In pratica, quello che viene definito come un “ecosistema” dall’azienda di telecomunicazioni, con il nome “V by Vodafone”, si basa sull’utilizzo di SIM specificatamente pensate per essere utilizzate all’interno di oggetti connessi, in modo da poterli gestire a distanza attraverso l’app dedicata dello smartphone, in modo semplice e intuitivo (in alcuni casi, inquadrando il QR code sugli oggetti in questione). Rispetto ai dispositivi funzionanti con WiFi, la principale differenza è che i prodotti V by Vodafone potranno contare su una connessione stabile in tutta Europa, con un unico piano tariffario, calcolato in base al tipo di oggetto da connettere.
Per le valigie e gli animali. La linea di prodotti V by Vodafone è stata sviluppata tenendo conto di ricerche di mercato che hanno coinvolto oltre 15 mila clienti in Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. I primi prodotti della linea V by Vodafone sono V-Auto, V-Bag (tracker per valigie o borse), V-Camera (per monitorare a distanza ambienti, per esempio la propria casa quando si è fuori), V-Pet (per controllare quel che fanno i propri animali domestici).
Dall’SOS al parcheggio. V Auto, in pratica, è una scatolina nera (misure 5x5x3 cm) che si collega alla porta del sistema di diagnostica di bordo (l’OBD, usata dalle autofficine per “leggere” gli eventuali malfunzionamenti dell’auto). Tra le sue funzioni, la chiamata SOS automatica per ricevere aiuto in caso di emergenza o di incidente (simile all’eCall che diventerà obbligatorio nel 2018 per tutte le auto nuove), la geolocalizzazione dell’auto, per ritrovare la propria auto o monitorare la sua posizione, se utilizzata da altri guidatori e la valutazione dello stile e del livello di sicurezza della guida. Inoltre, tra le funzioni c’è quella di archiviare lo “Storico viaggi”, per esaminare i propri spostamenti, con tutte le relative informazioni, dalle distanze ai tempi di percorrenza. Il costo di V-Auto è di 79 euro, mentre l’abbonamento costerà 5 euro ogni quattro settimane e sarà valido in 32 Paesi europei.
Il cervello a Varese. Dietro ai nuovi servizi per gli automobilisti, c’è la Vodafone Automotive, una delle dieci business unit dell’azienda, che è stata sviluppata a Varese dopo l’acquisizione, nel 2014, della Cobra, società specializzata in servizi telematici e prodotti elettronici per il settore automobilistico. Tra le attività di cui si occupa, infatti, ci sono il recupero dei veicoli rubati, la gestione delle grandi flotte e delle chiamate automatiche d’emergenza.
E Milano sperimenta il 5G. Intanto, la Vodafone sta per iniziare la sperimentazione del 5G a Milano, che diventerà così il più grande laboratorio della rete superveloce. “Con questa infrastruttura si potranno avere auto che si guidano da sole con una velocità di reazione inferiore a quella di un uomo: la cosiddetta latenza, cioè il tempo di andata e ritorno del segnale scenderà dai 12-15 millisecondi attuali a 1-2 millisecondi” spiega Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia. Entro il 2018 la rete coprirà l’80% dell’area metropolitana, mentre la copertura sarà completata entro il 2019. L’investimento previsto è di oltre 90 milioni di euro e comprende il bando annuale “Action for 5G” per finanziare giovani e startup che individueranno nel 5G il fattore distintivo del loro progetto.