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Milano
Ondata di nuovi autovelox nel 2024

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Milano - Ondata di nuovi autovelox nel 2024

Anno nuovo, nuovi autovelox a Milano: a gennaio 2024, il Comune attiverà i dispositivi in viale Fermi direzione centro (quello verso l’esterno c’è da tempo) e viale Famagosta direzione piazzale Miani. Poi, altri 14 entro gennaio 2025, per un totale di 31 strumenti. Successivamente, Palazzo Marino installerà altre telecamere per multare chi transita col semaforo rosso e a giugno aprirà una nuova grande Ztl all’Isola, monitorata da varchi elettronici, come annunciato dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli.

Incassi d’oro. Premesso che la giunta intende solo migliorare la sicurezza stradale, i nuovi strumenti consentiranno al Comune di far lievitare i proventi delle multe: dai 258 milioni di euro del 2023 ai 268 milioni di preventivo per il 2024. Vale la pena ricordare che, in base al Codice della strada, una parte degli incassi dei verbali va investito per la manutenzione dell’asfalto, eliminando le buche. Che invece erano e sono una piaga della metropoli meneghina. Rammentiamo che gli enti locali devono indicare, con precisione e massima trasparenza, quanto incamerino i noleggiatori con gli autovelox (le società che danno i dispositivi in affitto alle amministrazioni).

Incidenti: benefici tutti da dimostrare. Ma almeno, in fatto di incidenti, i conti tornano grazie al massiccio e sempre più diffuso utilizzo di telecamere per il controllo delle infrazioni? Nessuna certezza. Premesso che la velocità eccessiva è una delle cause principali dei sinistri, a Milano nel 2022 sono stati 44 i morti e 9.865 i feriti in incidenti stradali, in notevole crescita rispetto alle 34 vittime e alle 9.286 persone con lesioni del 2021.  

Il problema dei 90 giorni. Non ultimo, va considerato che un aumento delle telecamere e delle infrazioni corre in parallelo con l’attività di “sbobinamento” dei rilievi da parte degli agenti della Polizia locale. Che deve capire se il fotogramma dimostra l’avvenuta violazione. Questo inevitabilmente comporta una riduzione di personale in strada a verificare le infrazioni di tutti gli utenti. Non solo. Nel 2015, per il sovraccarico di lavoro, spesso Milano non riuscì neppure a rispettare la regola dei 90 giorni, inviando multe nulle: molti verbali non arrivarono a casa dei proprietari delle auto immortalate entro 90 giorni dall’infrazione. Il Comune pretese che i 90 giorni partissero da quanto la Polizia poteva controllare i fotogrammi: venne smentito da ministero e Cassazione, e dovette fare marcia indietro, annullando le notifiche tardive.