
Sulla S3 l'attenzione era focalizzata sui due grandi strumenti circolari (contagiri e tachimetro), ben visibili dietro al volante come si conviene a una sportiva
Audi S3 vs Audi RS3 Sportback
Ventitré anni separano la prima S realizzata su base A3 dall'ultima, e ben più estrema, RS: la granturismo delle origini si è trasformata in una sportiva vera e propria. Ve le riproponiamo entrambe, una contro l'altra, in una sfida che attraversa i decenni
Quando è arrivata l'ha fatto in punta di piedi, senza immaginare che avrebbe dato origine a un segmento di mercato, seppure ristretto e di nicchia. Allora la scena a Ingolstadt era dominata dalla TT che, con la sua linea da showcar, monopolizzava l'attenzione degli appassionati. Logico, quindi, che la S3 passasse un po' in secondo piano. Anche perché ci voleva un occhio attento per distinguerla dalle altre A3: in pratica, soltanto i bellissimi cerchi fucinati e l'assetto ribassato e incattivito permettevano d'individuarla. Era la discrezione fatta auto, caratteristica che ne avrebbe poi decretato la fortuna. La base, come per tutte le A3, era quella della Golf, ma con un quattro cilindri pompato fino a 210 cavalli, davvero tanti per l'epoca. Quanto bastava per farle toccare i 230 km/h e bruciare lo 0-100 in appena 6,7 secondi. Prestazioni, tra l'altro, che elargiva senza alcun apparente sforzo, come se fossero del tutto naturali. Ma che in realtà non lo erano affatto: nessun'altra auto di quel segmento poteva offrire tanto. Era unica nel suo genere, non aveva rivali.
*Note: prezzo rivalutato secondo l'indice Istat.
Sportività discreta. La S3 accoglieva in un abitacolo elegante, realizzato con ogni cura, secondo le migliori tradizioni della Casa tedesca. Soltanto i sedili sportivi Recaro e, se volete, il fondo scala del tachimetro plafonato a ben 280 km/h lasciavano intravedere le sue intenzioni. Che non diventavano evidenti neppure quando, girata la chiave, si dava vita al quattro cilindri. Ancora una volta, ci voleva un orecchio preparato per notare quella voce un po' più cupa e roca del solito che caratterizza i turbo più spinti e potenti.
Seduti a non molti centimetri dal suolo, la S3 metteva subito a proprio agio. Il volante perfettamente verticale attraverso il quale apparivano contagiri e tachimetro, la leva del cambio corta, bene a portata di mano. Insomma, la sensazione era quella di avere tutto sotto controllo. Anche se sarebbero arrivate a breve, non vi erano grandi distrazioni in quel tempo. Il volante serviva soltanto per... far girare le ruote e, a bordo, si poteva al massimo ascoltare la radio, le cassette oppure i compact disc.
Che gioia quel cambio. La S3 era una sportiva, ma era soprattutto una granturismo, una grande viaggiatrice. Si andava forte senza quasi accorgersene tanta era la facilità con cui era capace di acquisire velocità. Il merito era in primo luogo del quattro cilindri turbo, che spingeva forte fin dai regimi più bassi, senza fastidiosi ritardi di risposta, ma che, all'occorrenza, tirava bene fino ai 6.800 giri/min. Parte del merito era della trazione integrale, che evitava ogni pattinamento delle ruote motrici anche quando l'aderenza scendeva a livelli di guardia. E poi c'era il cambio manuale a sei marce, con rapporti ravvicinati, che permetteva di sfruttare al meglio le caratteristiche di coppia e potenza del motore. Manovrarlo era davvero un piacere.
Di S3 ce ne sono state parecchie in questi ventitré anni, accomunate tutte da una straordinaria capacità di unire prestazioni fuori catalogo con una vivibilità a tutto tondo. Quella attualmente in listino dispone di ben 310 cavalli, quindi cento in più, ma non rappresenta più il top di gamma, perché dal 2011 le è stata affiancata la RS3. La quale trasporta di forza il progetto A3 in quel mondo, ancora più rarefatto, dove a comandare è la sportività estrema.
Inutile girarci attorno: lo schema con il motore anteriore trasversale e una prevalenza di peso sull'avantreno si porta dietro come contropartita quella fastidiosa tendenza al sottosterzo, davvero poco amata dai puristi della guida, che non si riesce a bilanciare neppure con la trazione integrale. Cosa da non trascurare, soprattutto se i cavalli da mettere per terra sono, come sull'ultima RS3, ben 400, prodotti da un cinque cilindri, dal pedigree fortemente racing, che tutto è fuorché un motore domestico. I tecnici di Ingolstadt hanno risolto il problema eliminando il differenziale posteriore e affidando all'elettronica il compito di suddividere in maniera appropriata e indipendente la coppia sulle ruote posteriori. Cosicché la RS3 non soltanto va fortissimo – accelera da 0 a 100 km/h in 3,69 secondi e arriva a sfiorare i 290 all'ora – ma è capace anche di regalare le massime soddisfazioni di guida a chi, per esempio, la volesse utilizzare in pista. Basta selezionare la modalità appropriata – RS Performance, se si vuole fare il tempone; RS Torque rear se invece ci si vuole divertire con il sovrasterzo – e prepararsi a sfruttare tutti i 400 cavalli del cinque cilindri turbo.
Ed è così che, mentre mi diverto a girare sull'Handling di Vairano, giocando con i paddle del cambio a doppia frizione, che ti mettono sempre a disposizione la marcia giusta al momento giusto, ripenso a com'era bello, sulla vecchia S3, azzeccare il punta-tacco, con il rapporto inferiore che entrava di slancio e ti aiutava a far puntare il muso verso la corda della curva. Ma, beninteso, tutto questo accadeva soltanto se la manovra era perfetta. E soprattutto, oggi, in quello stesso lasso di tempo sulla RS3 di marce ne scalo tre. Va detto, comunque, che era una gran bella soddisfazione.
S3. Per ottenere prestazioni così elevate, il quattro cilindri turbo è stato completamente rivisto prima di entrare nel cofano della S3. I tecnici tedeschi hanno conservato la sofisticata distribuzione con cinque valvole per cilindro, sostituendo però la turbina originale con una K04 di maggiori dimensioni; per migliorare il raffreddamento dell'aria compressa, inoltre, hanno introdotto sul sistema di aspirazione un doppio intercooler, che consente di ridurre in soli 20°C l'eccesso di temperatura rispetto a quella dell'ambiente esterno. Grazie a queste e ad altre modifiche, con una cilindrata di soli 1.8 litri, il motore eroga ben 210 cavalli a 5.800 giri/min, con una curva di coppia pressoché piatta (270 Nm) tra i 2.100 e i 5.000 giri; può spingersi fino a quota 6.800, valore oltre il quale interviene il limitatore.
La trazione è sulle quattro ruote. Lo schema adottato prevede una frizione elettroidraulica Haldex, controllata elettronicamente, che si chiude, trasmettendo parte della coppia motrice alle ruote posteriori non appena quelle anteriori iniziano a pattinare. Per migliorare ulteriormente la motricità di quelle davanti, sulla S3 c'è il sistema Eds che, agendo sui freni, trasferisce coppia da una ruota all'altra. Il cambio, manuale a sei marce, ha rapporti ravvicinati.
Motore: anteriore trasversale - 4 cilindri - 1.781 cm3 - Potenza 154 kW (210 CV) a 5.800 giri/min - Coppia 270 Nm da 2.100 a 5.000 giri/min - 3 valvole di aspirazione, 2 di scarico - Turbo e 2 intercooler. Trasmissione: trazione integrale con ripartitore idraulico a controllo elettronico - Cambio manuale a 6 rapporti. Pneumatici: 225/45R17. Corpo vettura: 3 porte 5 posti - Avantreno MacPherson, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti - Ammortizzatori idraulici - Freni a disco autoventilanti, Abs - Servosterzo idraulico - Serbatoio carburante 62 litri. Dimensioni e massa: passo 2,519 m - Lunghezza 4,159 m - Larghezza 1,763 m - Altezza 1,415 m - Massa 1.375 kg
RS3. Dotato di doppia iniezione e sovralimentato con un'unica grossa turbina, il cinque cilindri eroga la bellezza di 400 CV a 5.600 giri/min. La trazione sulle quattro ruote è realizzata con uno schema molto particolare. La frizione Haldex e il differenziale sono stati sostituiti da una coppia di frizioni a dischi multipli, collegate direttamente ai semiassi. Così è possibile ripartire la coppia in modo asimmetrico sulle ruote posteriori.
Sulla RS3, i pneumatici anteriori sono inusualmente più larghi di quelli posteriori (265 mm contro 245). A richiesta, sulla RS3 si possono avere i dischi anteriori carboceramici. Hanno un diametro di 380 mm e sono dotati di pinze a sei pistoncini. Le sospensioni posteriori sono realizzate con uno schema multilink a tre leve e mezzo. Gli ammortizzatori sono a controllo elettronico.
Motore: anteriore trasversale - 5 cilindri - 2.480 cm3 - Potenza 294 kW (400 CV) a 5.600 giri/min - Coppia 500 Nm da 2.250 a 5.600 giri/min - 4 valvole per cilindro (catena), doppio variatore di fase, iniezione diretta e indiretta - Turbo e intercooler - Filtro antiparticolato. Trasmissione: trazione integrale permanente con ripartitore di coppia attivo a controllo elettronico (torque splitter) sulle ruote posteriori - Cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti. Pneumatici: anteriori 265/30ZR19, posteriori 245/35ZR19. Corpo vettura: 5 porte 5 posti - Avantreno MacPherson, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti con schema multilink - Ammortizzatori idraulici a controllo elettronico - Freni a disco autoventilanti, anteriori carboceramici, Abs ed Esp - Servosterzo elettrico - Serbatoio carburante 55 litri. Dimensioni e massa: passo 2,630 m - Lunghezza 4,390 m - Larghezza 1,850 m - Altezza 1,440 m - Massa 1.645 kg
Video
Dotazioni e Accessori
S3 | RS3 |
66.000 | 61.700 |
- | - |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
di serie | 1.330 |
di serie | di serie |
di serie | di serie |
In rosso: presente sulla vettura provata.
Prestazioni
S3 | RS3 |
230,990 km/h | 286,500 km/h |
6.200 giri/min | 6.300 giri/min |
3.500 giri/min | 2.400 giri/min |
4,6% | 2,0% |
S3 | RS3 |
3,0 s | 1,8 s |
6,7 s | 3,7 s |
11,1 s | 5,8 s |
16,8 s | 8,7 s |
14,9 s | 11,9 s |
151,1 km/h | 186,5 km/h |
27,4 s | 22,0 s |
191,9 km/h | 236,9 km/h |
S3 | RS3 |
8,0 | 3,0 |
12,9 | 4,3 |
15,6 | 5,0 |
S3 | RS3 |
13,8 m | - |
38,3 m | 38,2 m |
64,7 m | 64,0 m |
* I dati non sono strettamente comparabili, perché negli anni le metodologie di prova sono cambiate.
AGILITÀ DI MANOVRA
S3 | RS3 |
11,0 m | 12,4 m |
3,4 kg | 1,8 kg |
11 kg | - |
Pregi & Difetti
S3.
Prestazioni spettacolari, frenata, ottima tenuta di strada.
RS3.
Prestazioni elevatissime, comportamento, motore sportivo.
S3.
Abitabilità posteriore, visibilità, bagagliaio.
RS3.
Cambio un po' lento nella guida in pista, bagagliaio.
Consumi
S3 | RS3 |
13,6 km/litro | 16,1 km/litro |
12,7 km/litro | 15,2 km/litro |
9,9 km/litro | 11,7 km/litro |
9,1 km/litro | 10,5 km/litro |
S3 | RS3 |
7,1 km/l - 440 km | 9,6 km/l - 530 km |
11,4 km/l - 707 km | 12,9 km/l - 707 km |
9,3 km/l - 577 km | 12,3 km/l - 674 km |
Pagella
Sulla S3 il sedile, il volante e la pedaliera sono perfetti anche per una guida sportiva. Molto bello il volante di pelle scamosciata della RS3.
Semplice, ma ben impostata, quella della S3. La pedaliera consente di fare il punta-tacco. Sulla RS3 tutto è focalizzato sul pilota.
I due grandi orologi della S3 sono sempre ben visibili. Il pannello riconfigurabile della RS3 prevede layout specifici per la guida in pista.
Il climatizzatore automatico bizona funziona bene sulla S3 in ogni condizione. Validissimo l'impianto a tre zone della RS3.
Il lunotto piccolo e spiovente crea qualche problema dietro e in manovra sulla S3. Fari a matrice attiva e telecamera sulla RS3.
La S3 ripropone al meglio gli alti standard qualitativi della Casa tedesca. Molto ben fatta anche la RS3, pur con qualche economia.
C'è tutto quel che serve sulla S3: Abs, quattro airbag, trazione integrale. Bene anche la RS3; molti accessori, però, sono a richiesta.
Accessibilità critica dietro sulla S3, a causa delle tre porte. Molto bene davanti. Quattro posti sufficientemente comodi sulla RS3.
S3: va bene per due persone, non certo per quattro. Per la RS3 la Casa dichiara qualche litro in più, ma la situazione, in sostanza, non cambia.
La S3 è una vera granturismo, veloce, silenziosa e confortevole. Le sospensioni elettroniche fanno miracoli sulla RS3.
S3: molto potente e sfruttabile anche a basso regime. La RS3 ha un turbo-lag importante. È poco trattabile, ma ha grande carattere.
Numeri molto interessanti per una 1.800, pur sovralimentata. La RS3 va come un missile, ha prestazioni degne di una supercar.
Il turbo e le cinque valvole per cilindro assicurano grande progressione alla S3. La RS3 deve fare i conti con i ritardi del turbo.
Il sei marce della S3 ha innesti brevi, precisi e i rapporti ravvicinati. Il doppia frizione della RS3 fatica un po' a reggere il ritmo.
L'azione del volante è pronta, precisa e ben proporzionata sulla S3. Molto puntuale anche lo sterzo della RS3 (elevato il feedback).
I dischi autoventilanti della S3 assicurano spazi d'arresto ridotti. Bene anche i carboceramici della RS3, ma la modulabilità è migliorabile.
I pneumatici sportivi e la trazione quattro garantiscono prestazioni elevate in curva. Agilissima con il torque splitter la RS3.
Dipende molto dallo stile di guida: medie interessanti con la S3, se si va con il piede leggero. La RS3 riesce a fare ancora meglio.
Sulla S3 il retrotreno reagisce in modo deciso alle sollecitazioni più esasperate. Molto reattiva anche la RS3.
Qualità e prestazioni si pagano. La S3 costava molto ai tempi (66 milioni di lire), anche se non quanto la RS3 di oggi (61.700 euro).
S3 | RS3 |
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I voti tengono conto dei riferimenti di Quattroruote nelle rispettive epoche: questo spiega valutazioni apparentemente in contrasto tra loro.
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Audi S3 vs Audi RS3 Sportback - Lo spirito dei tempi
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