Se le Suv sono parte integrante del nostro quotidiano, al punto da essere ormai accettate e desiderate in ogni loro forma e taglia, le Suv-coupé rappresentano il lato aspirazionale della questione: linea filante e padiglione spiovente uguale vita dinamica e a colori. Ha iniziato la BMW con la grande X6, le altre l'hanno seguita a ruota e, passo dopo passo, la formula si è espansa nelle categorie inferiori. Fino ad arrivare per la prima volta, con la nuova  Volkswagen Taigo, nel segmento B.

Volkswagen Taigo 1.0 TSI 110 CV Dsg R-Line

Benzina
  • PREZZO (LISTINO) 27.900
  • MOTORE L3 turbobenzina - 999 cm3
  • POTENZA 81 kW - 110 CV
  • CONSUMI Omologato 16,8
    Rilevato 16,2
    Costo 13,64 €/100 km
  • EMISSIONI CO2 Omologato 135 g/km
    Rilevato 147 g/km

Ora, chi è sul pezzo sa che questa sport utility compatta ha una doppia vita: inizialmente è uscita in Brasile, dove si chiama Nivus, e soltanto ora ha preso la strada del Vecchio Continente. Ed è cosa nota che noi europei, nei confronti dei prodotti che hanno un qualche legame con mercati "esotici", abbiamo sempre un po' di puzza sotto al naso. Sgombriamo però subito il campo dai preconcetti: la Taigo non va accostata alla Fox dei primi anni Duemila, quell'utilitaria nata appunto per il Brasile, che venne poi proposta anche da noi, piazzata fra Lupo e Polo, ma con differenze sostanziali in termini di contenuti e qualità percepita.  

Volkswagen Taigo: la prima B-Suv coupé

Video

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La Taigo è un'altra storia: nasce a Pamplona, nello stabilimento Volkswagen che sforna anche Polo e T-Cross, e non ha alcun complesso d'inferiorità. Anzi, come si vedrà, alza addirittura l'asticella qualitativa rispetto, per esempio, alla citata T-Cross e alla T-Roc. È un prodotto più ricercato, insomma, e ciò emerge anche dall'offerta, che prevede dotazioni di serie molto ricche e soltanto due allestimenti: il Life e lo sportivo R-Line protagonista della prova, accoppiato all'1.0 TSI da 110 cavalli con automatico a doppia frizione Dsg. Che di fatto sarà il propulsore più diffuso (c'è anche la variante da 95 CV, con cambio manuale), considerato che l'unica altra alternativa è il quattro cilindri 1.5 da 150 cavalli della versione top, di cui parliamo nel riquadro a pagina 30.


Pregi & Difetti

Pregi

Consumi. Questo piccolo tre cilindri ha già dato più volte prova della sua efficienza e anche sulla Taigo non si smentisce, con consumi soddisfacenti: in media copre 16,2 km/litro.
Accessori. Bene anche la dotazione di accessori, di serie o a richiesta, soprattutto in materia di sicurezza: si possono avere i proiettori a matrice attiva e la guida assistita di livello 2.

Difetti

Dsg. Il cambio a doppia frizione Dsg, fluido e preciso nella sua azione, è sempre una garanzia. Tuttavia, quando si cerca spunto in fretta, talvolta risulta un po' pigro nel passare al rapporto inferiore.
Accelerazione. Nello scatto da fermo, l'accelerazione non è da record: ci vogliono quasi 11 secondi per arrivare a 100 km/h.

L'ossatura, dunque, è la stessa delle compagne di fabbrica Polo e T-Cross: la piattaforma Mqb-A0 dei modelli di segmento B del gruppo Volkswagen. Anche se la Taigo, metro alla mano, è borderline: a parità di passo (255 cm), è 16 centimetri più lunga della T-Cross e, con i suoi 4,27 metri da un paraurti all'altro, supera di un'unghia la T-Roc. Con sbalzi più accentuati e un'altezza più contenuta (152 cm, sei in meno della Suv piccola), hai di fatto la sensazione di essere davanti a una vettura di categoria superiore, per presenza scenica. 

Una volta a bordo, il dito picchietta subito sulla parte superiore della plancia, cruccio dei fissati della qualità percepita come il sottoscritto: ebbene, qui il materiale è un nobile soft touch, morbido al tatto, a differenza di quello delle sopracitate sport utility. Analizzando la Taigo sotto il profilo della qualità costruttiva, del resto, non c'è di che lamentarsi: è verniciata bene, gli accoppiamenti sono precisi e c'è sostanza dove serve. Certo, alla fine resta pur sempre una vettura di segmento B e, dunque, qualche economia emerge, come per esempio un vano bagagli poco attrezzato e senza particolari raffinatezze. Esempio: i due ganci per le borse della spesa sono sagomati sul profilato plastico, anziché essere incassati e a scomparsa. Ma in questa fascia è pacifico che sia così. E proprio il baule si fa perdonare, grazie alla sua capienza: i litri a disposizione sono 363 se si posiziona il piano di carico regolabile in basso, un valore superiore a quello della T-Cross (319 litri). Quest'ultima vanta il divano scorrevole e in questo modo può arrivare a quota 378, ma così, dietro, non avanza più spazio per le gambe. Ecco, in termini di abitabilità la Taigo paga qualche centimetro proprio nella zona delle ginocchia di chi siede dietro, però lo spazio rimane adeguato per quattro adulti. E, sempre dietro, non c'è da farsi intimidire dal padiglione spiovente, perché lo spazio per la testa è lo stesso della T-Cross: 95 cm.

Al volante, la seduta viaggia di pari passo con il carattere della vettura: è più vicina al suolo, il punto H è più basso (di 6 cm, 54 in tutto rispetto alla strada), quindi la triangolazione fra volante, sedile e pedali ci guadagna. Spostando lo sguardo qua e là, l'ambiente è simile a quello delle sorelle e non raggiunge, per dire, il livello di digitalizzazione della Golf 8. Che per certi versi non è un male, nel senso che chi ha da tempo familiarità con le produzioni del gruppo VW non si troverà spiazzato, appena salito a bordo.

Tutto è lì dove ti aspetti, ben raggiungibile, e il comparto digitale si dimostra uno dei più funzionali in assoluto. La plancetta del climatizzatore automatico bizona (optional, però), per esempio, ha una superficie tattile, ma questo non compromette il suo impiego, grazie a funzioni ben identificabili e a un feedback più che accettabile. Ancora, la strumentazione digitale da 10,3 pollici (questa invece è di serie) è la più pratica ed efficace che si trova sulla piazza: con un tasto al volante le cambi aspetto in un clic, senza alcuna distrazione. 

Il sistema d'infotainment, poi, è facile da utilizzare, cosa che consente di ridurre al minimo la perdita di concentrazione alla guida. In realtà, si può scegliere fra tre impianti: quello di serie prevede un display da 8 pollici e funzionalità di base, tra cui però svetta – fondamentale – l'interfaccia Android e Apple (con filo o senza) per poter usufruire dei propri contenuti multimediali e della navigazione. Quasi superfluo, quindi, fare l'upgrade per lo stesso sistema dotato di navigatore integrato, se accettate di utilizzare le vostre app per questo scopo. Mentre chi vuole il massimo può salire all'impianto top (sborsando 1.520 euro), il quale, oltre a essere connesso e dotato di tutte le funzionalità online (assistente vocale incluso), porta la diagonale dello schermo a 9,2 pollici.

Finché sono in tema di accessori, cito due aspetti degni di nota. Questa Volkswagen può avere, a richiesta, i proiettori a Led a matrice attiva: teneteli in considerazione se volete guidare più sicuri e in relax nelle ore notturne, perché il fascio abbagliante che si adatta continuamente alla strada e al traffico è una delle trovate più utili degli ultimi anni. Lato Adas, invece, è di serie una suite completa, che porta la Taigo a un livello 2 di guida assistita, altra consistente comodità per chi frequenta spesso l'autostrada o le colonne in tangenziale: ogni tanto, farsi supportare da un sistema che agisce su sterzo, acceleratore e freno rappresenta una bella boccata d'ossigeno.

Per un cilindro in più

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Abbiamo provato anche la top di gamma, con l'1.5 TSI da 150 cavalli e il cambio Dsg. Le prestazioni aumentano parecchio, ma i consumi no

Con le ruote in movimento, la sport utility di Wolfsburg fa valere il baricentro più basso rispetto alla T-Cross e trasmette una sensazione di maggior agilità e prontezza, per via del minor rollio. Un beneficio fra le curve, senza alcun dubbio, ma anche sotto il profilo del comportamento in situazioni critiche, considerato che il corpo vettura reagisce in maniera più reattiva durante i cambi di direzione.

A tutto questo concorre anche il peso piuma, una caratteristica delle automobili del gruppo basate su questa piattaforma: la Taigo della nostra prova segna appena 13,5 quintali con liquidi e guidatore a bordo, che di questi tempi è decisamente una notizia. E il peso ridotto, si sa, è una manna per qualsiasi comparto dinamico. I consumi, per dirne una. Quelli della Suv tedesca, infatti, regalano soddisfazioni: basti dire che nella peggiore delle ipotesi, lo scenario urbano, copre 15,1 km/litro. Che diventano quasi 16 in autostrada e 18,3 in statale. Niente male, insomma.

D'altronde il piccolo tre cilindri 1.0 turbobenzina si conferma come uno dei propulsori più riusciti di questa taglia, proprio per il rapporto fra piacevolezza ed efficienza: è rotondo e progressivo, con una buona spinta in basso e un discreto allungo. L'unico appunto va fatto al cambio Dsg, che talvolta risulta un po' pigro nel passare al rapporto inferiore quando serve prontezza in mezzo al traffico. Chi ha fretta, comunque, può ovviare selezionando la modalità sportiva, che gli dà una bella svegliata. 


Dotazioni e Accessori

Prezzi in euro
  • Prezzo di listino
    27.900
  • Prezzo della vettura provata
    29.245
  • Android Auto e Apple CarPlay
    di serie
  • Assistenza mantenimento traiettoria
    di serie
  • Cerchi di lega da 17"
    di serie
  • Cerchi di lega da 18"
    355
  • Climatizzatore manuale
    di serie
  • Fari a Led
    di serie
  • Frenata automatica d'emergenza
    di serie
  • Infotainment da 8 pollici
    di serie
  • Navigatore Discover media da 8"
    650
  • Navigatore Discover pro da 9,2"
    1.530
  • Pacchetto Tech
    1.0001
  • Regolatore di velocità attivo
    di serie
  • Ruota di scorta di dimensioni ridotte
    110
  • Sensori di parcheggio ant. e post.
    di serie
  • Strumentazione digitale da 10,3"
    di serie
  • Tetto panoramico elettrico
    di serie
  • Vernice Pure White
    235

In rosso: presente sulla vettura provata.
Note: 1) include proiettori a Led a matrice attiva, climatizzatore automatico bizona, tetto e calotte specchi di colore nero.


Abitabilità e visibilità

Misure in centimetri, angoli in gradi
  • Totale angoli bui
    104° (29%)
  • Visibilità posteriore
    (ostacolo alto 70 cm)
    maggiore di 10 m
  • Visibilità montante anteriore sinistro
  • Uomo
  • Bambino
  • Bicicletta
  • Giudizio complessivo

Vano di carico

  • Capacità complessiva
    363 litri
  • di cui sotto il pavimento
    -
  • Altezza soglia di carico
    77 cm

Prestazioni

  • Velocità
  • Massima
    192,1 km/h
  • Regimi
  • A velocità massima in VI
    5.100 giri/min
  • A 130 km/h in VII
    2.900 giri/min
  • Scarto tachimetro a 130 km/h
    0,4%
  • Accelerazione
  • 0-60 km/h
    5,1 s
  • 0-100 km/h
    10,7 s
  • 0-110 km/h
    12,6 s
  • 0-120 km/h
    14,6 s
  • 0-130 km/h
    17,0 s
  • 0-140 km/h
    19,8 s
  • 0-150 km/h
    23,1 s
  • 400 metri da fermo
    17,7 s
  • Velocità d'uscita
    133,1 km/h
  • 1 chilometro da fermo
    31,8 s
  • Velocità d'uscita
    170,7 km/h
  • Ripresa
    (a min/max carico)
  • 70-90 km/h
    4,1/4,4 s
  • 70-100 km/h
    6,0/6,5 s
  • 70-120 km/h
    10,3/11,3 s
  • 70-130 km/h
    13,0/14,4 s
  • 70-140 km/h
    16,7/18,4 s
  • 30-60 km/h in III
    4,5 s
  • Frenata
  • 100 km/h a minimo carico
    40,4 m (0,97 g)
  • 160 km/h a minimo carico
    104,4 m (0,96 g)
  • 100 km/h su asfalto asciutto + pavé
    48,0 m (0,82 g)
  • 100 km/h su asfalto bagnato + ghiaccio
    118,7 m (0,33 g)
  • Resistenza freni
    10 frenate da 100 km/h a pieno carico
30 Ottimo
40 Discreto 50
Scarso 60
1
43,3 m
2
40,4 m
3
42,5 m
4
43,0 m
5
42,9 m
6
40,5 m
7
41,0 m
8
42,8 m
9
42,4 m
10
43,9 m

Consumi

  • Percorrenze in D
  • 90 km/h
    23,5 km/litro
  • 100 km/h
    21,0 km/litro
  • 130 km/h
    15,1 km/litro
  • 150 km/h
    12,3 km/litro
  • Percorrenze medie e autonomia
  • Città
    15,1 km/l - 604 km
  • Statale
    18,3 km/l - 730 km
  • Autostrada
    15,9 km/l - 635 km
  • Media rilevata
    16,2 km/l - 649 km
  • Media omologata
    16,8 km/l - 672 km
  • Scarto trip computer
    6,3 %
  • COSTI
    (2,214 €/litro)
Città
14,66 €/100 km
Statale
12,13 €/100 km
Autostrada
13,95 €/100 km
Media
13,64 €/100 km

Confort

  • Acustico
OTTIMO DISCRETO SCARSO
50 km/h su asfalto 57,7
dB(A)
50 km/h su asfalto drenante 64,9
dB(A)
50 km/h su pavé 73,5
dB(A)
Max in accelerazione
Max in acceleraz.
72,6
dB(A)
  • Start&Stop
    (vibrazioni sedile guida)
0 Ottimo
0,2 Discreto 0,4
Scarso 0,6
Avviamento
0,07 m/s2
Arresto
0,03 m/s2
Minimo
0,02 m/s2
  • Sospensioni
0 Ottimo
1,0 Discreto 2,5
Scarso 4,0
50 km/h su pavé
0,9 -1,0 m/s2
Gradino 30 km/h
2,2 -3,9 m/s2
Caditoie stradali 30 km/h
2,2 -2,7 m/s2
Rotaie 30 km/h
1,7 -2,3 m/s2
Lastroni 30 km/h
1,8 -1,9 m/s2
Passo carraio 30 km/h
1,0 -1,1 m/s2
  • Anteriore
  • Posteriore

Prove dinamiche

  • TENUTA DI STRADA
  • Accelerazione laterale
    0,92 g
  • STABILITÀ
  • Doppio cambio di corsia sul bagnato
    94 km/h
  • Cambio di corsia in rettilineo
    170 km/h
  • Cambio di corsia in curva
    107 km/h

Il baricentro più basso aiuta: la Taigo è più reattiva nei cambi di direzione rispetto alla sorella T-Cross, come si evince dalle velocità di passaggio superiori nei test dinamici. Dove risulta sempre molto misurata e sicura nei movimenti, con un intervento dell'Esp che diventa un po' brusco al limite.


AGILITÀ DI MANOVRA

  • Diametro di sterzata
    10,8 m
  • Giri del volante
    2,7
  • Sforzo volante in manovra
    1,7 kg
  • Sforzo frizione statico/dinamico
    -

Dati Vettura

  • Massa
  • In condizioni di prova
    1.354 kg
  • Ripartizione massa
    60%
    40%
  • AERODINAMICA
  • Cx stradale
    0,311
  • Superficie frontale
    2,242 m2

Test sistemi adas

Qadas test
Generali
  • Caratteristiche principali
  • Telecamera
    1
  • Radar
    1
  • Sensori ultrasuoni
    8
  • Lidar
    -
  • Laser scanner
    -
  • Range di funzionamento
  • Veicoli
    5-250 km/h
  • Pedoni
    5-85 km/h
  • DOTAZIONI DELL'AUTO IN PROVA
  • Prezzo
    Disattivabile
    Regolabile
  • Frenata automatica di emergenza
    di serie
    disattivabile:
    regolabile: no
  • Regolatore di velocità attivo
    di serie
    disattivabile:
    regolabile:
  • Assistenza mantenimento di traiettoria
    di serie
    disattivabile:
    regolabile: no
  • Avviso angoli bui
    580
    disattivabile:
    regolabile: no
  • Monitoraggio traffico posteriore
    -
    disattivabile:
    regolabile: no

Commento: tutta la gamma della Taigo prevede la frenata automatica d'emergenza e il Travel assist, che offre la guida assistita di livello 2 (cruise control attivo e mantenimento della traiettoria).

  • ATTRAVERSAMENTO PEDONI
    (a 5 km/h)
Adulto
Avvisi:
Efficace fino a 40 km/h
Bambino
Avvisi:
Efficace fino a 50 km/h

Commento: nei nostri test che vedono coinvolte le sagome dei pedoni, rendiamo la vita difficile agli Adas aggiungendo elementi di disturbo (plausibili nella realtà) per le telecamere. Nel caso dell'adulto, una carrozzina, che ha creato qualche difficoltà ai sistemi della Taigo: sono risultati efficaci fino a 40 km/h, mentre a 5 km/h in più la frenata automatica è intervenuta in leggero ritardo, limitandosi a mitigare l'impatto. Nessun problema, invece, con il bambino con lo zainetto: tutto ok fino a 50 km/h.

  • VEICOLI IN MARCIA IN COLONNA

L'Ufo è fermo al centro della corsia, l'auto sopraggiunge a 50 km/h

Nessun impatto Nessun impatto
Avvisi

L'Ufo è fermo a lato strada, l'auto arriva a 50 km/h. I veicoli sono allineati al 25%

Impatto Impatto
Avvisi

L'Ufo è in movimento a 20 km/h, l'auto sopraggiunge a 60 km/h

Nessun impatto Nessun impatto
Avvisi
  • Falsa Partenza

L'auto è accodata all'Ufo fermo, che poi parte e, a 10 km/h, frena all'improvviso

Nessun impatto Nessun impatto
Avvisi
  • Parcheggio

L'auto esce dal parcheggio a pettine mentre l'Ufo sopraggiunge a 10 km/h

Non rilevabile
Avvisi -

Commento: quadro nel complesso positivo. Questa Volkswagen ha superato brillantemente tutte le prove, a eccezione di quella che vede l'Ufo fermo a lato strada e allineato al 25%: come spesso accade in questi casi, gli avvisi funzionano, ma la frenata automatica non interviene per lasciare margine d'azione al guidatore ed evitare falsi positivi. Il test di uscita dal parcheggio in retromarcia, invece, non è rilevabile, poiché in questa circostanza la funzione di arresto automatico non è prevista.


Valutazioni Euro NCAP Le differenti metodologie rendono i giudizi non direttamente comparabili con quelli delle nostre prove. Per la frenata automatica, l'Euro NCAP prevede un massimo di 9 punti per i pedoni e di 6 per i veicoli.

  • Anno
    2022
  • Pedoni
    5,6/9
  • Veicoli
    3,6/6

CONCORRENTI

Nel grafico, i voti (da 1 a 5) ottenuti in pagella dalle principali rivali. Clicca per interagire.

Fiat 500X 1.0 120 CV

Piace per lo stile e per l'equilibrio; misure interne non da primato, ma pur sempre adeguate. Il tre cilindri T3 è discretamente brillante, anche se in termini di consumi c'è chi fa meglio.

Ford Puma 1.0 125 CV

Il suo millino a tre cilindri è uno dei migliori, assieme al TSI, nel rapporto fra prestazioni ed efficienza. Ben dotata a livello di Adas, sfodera un bagagliaio con doppiofondo per caricare con praticità qualsiasi cosa.

Nissan Juke 1.0 117 CV

La giap, dallo stile dinamico, non si distingue per l'abitabilità, ma offre un baule in crescita rispetto alla serie precedente. Il tre cilindri, con cambio a doppia frizione, gira bene, anche se non è un riferimento per efficienza.


QUALITà

Qualità e finiture
Come la T-Cross, anche la Taigo è una vettura di sostanza, assemblata con cura e attenzione agli aspetti che danno un'impressione di solidità. Come il buon comparto guarnizioni, per esempio, e la verniciatura estesa pure nelle zone meno in vista. Gli accoppiamenti, poi, sono precisi sia fuori sia dentro, con luci ridotte fra i pannelli della carrozzeria e senza alcuna sbavatura fra gli elementi interni. A differenza che su T-Cross e T-Roc, inoltre, la parte superiore della plancia è rivestita di plastica morbida, cosa che dà una maggiore percezione di qualità. Qualche economia, comunque, non manca ed è riscontrabile nell'assenza dei fondi in alcuni vani portaoggetti e delle cover di protezione nei binari di scorrimento dei sedili anteriori, mentre nel bagagliaio non c'è traccia di attrezzature e i ganci per le borse sagomati sul profilato plastico non sono il massimo.

  • Esterno
  • Vernice ben distesa, con strato di trasparente presente anche nelle zone meno in vista. Accoppiamenti precisi, con luci ridotte.
  • Superfici carrozzeria
  • Giochi e profili
  • Insonorizzazione e guarnizione
  • Scocca
  • Interno
  • Anche dentro c'è una buona cura negli accoppiamenti e i materiali sono di qualità adeguata. Qualche economia nelle piccole finiture.
  • Materiali e accoppiamenti
  • Sedili
  • Funzionalità
  • Finitura bagagliaio
  • Cosa piace e cosa non piace

La carrozzeria offre un bel colpo d'occhio: la vernice è uniforme e lo strato di trasparente ben disteso ovunque; molto contenute e regolari, inoltre, le luci fra i pannelli.

La parte superiore della plancia può contare su un gradevole materiale soft touch, come sulla Polo e al contrario di quanto avviene sulla T-Cross e sulla T-Roc.

Le tasche portaoggetti sui pannelli portiera presentano qualche bava che potrebbe essere sgradevole al tatto; inoltre, non è presente alcun fondo di protezione.

Con le portiere aperte, sono assenti tanto le luci rosse d'ingombro quanto quelle d'illuminazione anti-pozzanghera. Un difetto di poco conto, ma da segnalare.


Infotainment


  • Dimensioni reali schermo
    7,9 pollici
  • Touch screen
  • Prese Usb
    4
  • Android Auto/Apple CarPlay
    sì/sì
  • MirrorLink
  • Telefono-vivavoce
  • Radio
  • Impianto audio
  • Collegamento internet
    no
  • App incorporate
    no
  • App smartphone
  • Indice di sicurezza

Pagella

  • Posto guida

    Ottima triangolazione fra sedile, volante e pedaliera: così si può assumere una postura corretta con pochi aggiustamenti mirati. Considerato il taglio più sportivo, la seduta è sei centimetri più bassa rispetto a una T-Cross.

  • Non raggiunge il livello di digitalizzazione della Golf: tutti i comandi sono fisici, compresa la plancetta a sfioramento del climatizzatore, e sono distribuiti in maniera logica per favorirne l'impiego.

  • Qui risponde all'appello il pannello digitale riconfigurabile da 10,3", compreso nel corredo di serie. Soddisfa per la quantità di layout disponibili e per la facilità con cui possono essere selezionati: con un tasto al volante.

  • L'impianto base, con display touch da 8", è già più che sufficiente, perché dotato d'interfaccia Apple e Android, anche wireless. A disposizione ci sono comunque due sistemi più completi, uno con schermo da 9,2".

  • L'impianto automatico bizona funziona in modo efficace ed è semplice da interpretare, con comandi a sfioramento ben identificabili. Peccato che sia optional (400 euro) e che non abbia le bocchette posteriori.

  • Si ha sempre un quadro piuttosto chiaro di ciò che circonda l'auto, sia in movimento sia in manovra. Nelle svolte, il montante anteriore crea qualche angolo buio. Telecamera posteriore a pagamento.

  • Una buona esecuzione, in linea con gli standard di Wolfsburg. Rispetto a T-Cross e T-Roc, la parte superiore della plancia offre una qualità più elevata: è rivestita di materiale soft touch.

  • La Taigo è più completa rispetto alle sue sorelle Suv e nell'allestimento R-Line c'è poco d'indispensabile che manca all'appello, climatizzatore automatico a parte. A richiesta, dispositivi di alto livello, come i Matrix Led.

  • Molto completa: tutta la gamma dispone di serie di frenata automatica d'emergenza, regolatore di velocità attivo e mantenimento della traiettoria. A richiesta è possibile integrare con l'avviso angoli bui.

  • Il padiglione spiovente non spaventi: lo spazio per la testa di chi siede dietro si attesta sugli stessi standard di T-Cross e T-Roc. Rispetto a queste, c'è però un po' meno agio per le gambe e in larghezza.

  • Vanta una buona capacità: 363 litri è un valore senz'altro elevato per la categoria ed è superiore a quello della T-Cross. Quest'ultima vanta però il divano scorrevole, non presente sulla Taigo.

  • Il livello generale è buono, grazie a sospensioni che fanno bene il loro dovere su ogni fondo (al netto di un po' di rigidità posteriore) e a un'insonorizzazione efficace dell'abitacolo, anche ad andature elevate.

  • Questo tre cilindri, ampiamente utilizzato su svariati modelli del gruppo, è uno dei più riusciti degli ultimi anni. Nel rapporto fra prestazioni ed efficienza ha pochi rivali. E, almeno nella variante da 110 CV, è brillante.

  • La riserva di spinta consente di spostarsi nel traffico senza indesiderabili affanni, ma certo quasi 11 secondi sullo scatto 0-100 non rappresentano un risultato di particolare rilievo.

  • L'1.0 turbobenzina gira bene in basso ed è piuttosto progressivo, quindi le riprese sono sostenute. In certe situazioni si apprezzerebbe una maggiore prontezza del cambio nel passare al rapporto inferiore.

  • Il doppia frizione è una garanzia di fluidità e puntualità nei passaggi di marcia. Come detto sopra, talvolta è un po' pigro in scalata: problema arginabile utilizzando la modalità Sport, che lo rende più reattivo.

  • Un comando adeguato alla missione, con buone doti di rapidità e progressività. Piuttosto leggero in manovra, non cambia però carattere in maniera evidente quando la velocità aumenta. Feedback più che discreto.

  • A parte spazi d'arresto un po' lunghi sui fondi ad aderenza differenziata, l'impianto si dimostra all'altezza. Buona la modulabilità del pedale, come pure la resistenza e la capacità di fermare l'auto in spazi adeguati.

  • Grazie al baricentro più basso, questa Suv è più dinamica rispetto alla T-Cross. Lo si percepisce fra le curve, con movimenti della scocca misurati, e anche nei test di stabilità, dove il limite è maggiormente elevato.

  • Motore efficiente e peso contenuto: la ricetta perfetta per consumare poco. Ecco, allora, che la Taigo riesce a coprire più di 15 km/litro, sia in città sia in autostrada, e in media garantisce 16,2 km/litro. Un bell'andare.

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Volkswagen Taigo - La B-Suv (coupé) che mancava

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