Per auto-proteggersi, letteralmente, e continuare a svolgere il proprio lavoro a dispetto delle intimidazioni mafiose che subisce, si è comprato un’auto blu blindata, l’unica sopra ai 2.000 kg di peso che il governo è riuscito a vendere fra le auto di Stato dismesse e proposte su eBay.
Le intimidazioni. Lo ha fatto Gianluca Calì, concessionario affermatosi a Milano ma finito nel mirino della mafia dopo l’apertura di una succursale ad Altavilla Milicia, tra Bagheria, Casteldaccia e Palermo, sue terre d’origine. Il reiterato rifiuto dell’imprenditore di piegarsi all’estorsione, nonostante le sgradite visite degli “esattori”, l’incendio doloso che ha distrutto alcune vetture nel piazzale della Calicar di Altavilla e le ricorrenti minacce telefoniche nel cuore della notte, l’ha portato ad acquisire una delle Audi ministeriali blindate finite nel programma di “dismissione e alienazione degli automezzi non più rispondenti alle esigenze funzionali delle Pubbliche amministrazioni”, come si legge nell’atto di vendita del ministero della Giustizia che accompagna il mezzo.
"Mi sembra di vivere in un film..." Così, l’Audi A6 2.7 turbo security in flotta alla polizia penitenziaria che il ministro aveva messo a disposizione su Palermo, a Palermo è tornata. Ha una decina d’anni, 179.000 km percorsi a benzina e allo Stato era costata quasi 250.000 euro. Calì se l’è aggiudicata per 6.000: "La stessa cifra che spenderò per cambiarle un cristallo e il controllo automatico di movimento di un finestrino" dice il venditore, noto anche per essere riuscito a piazzare l’Hummer di Ciancimino jr su mandato del Tribunale di Palermo, che lo aveva confiscato. "Talvolta mi sembra di essere in un film, sì, di quelli che mettono paura, ma non fermerò di certo io il percorso di legalità che, come me, molti siciliani hanno intrapreso. Denunciare ogni cosa è quel che farò, sempre, e spero che sempre più imprenditori ci seguano".
In attesa di un intervento dello Stato. Prima di ripartire per Palermo un po’ più protetto a bordo dell’Audi, a Palazzo Madama Calì ha incontrato Mario Giarrusso della commissione Antimafia, firmatario con molti altri senatori del gruppo 5 Stelle di un’interrogazione al ministro degli Interni sull’opportunità di inserire l’imprenditore nel programma di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura, previsto dalla legge.
Fabrizio Formenti
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