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Mercato italiano
A maggio torna il segno meno

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Si esaurisce, dopo cinque mesi di crescita, la striscia positiva del mercato italiano dell'auto. A maggio è tornato in tabella il segno meno, con una flessione piuttosto significativa (-3,8%) rispetto allo stesso periodo del 2013, e un totale di 131.602 immatricolazioni. Con il risultato dell'ultimo mese, si assottiglia il vantaggio sull'anno scorso, per quello che riguarda il periodo gennaio-maggio: le 628.719 unità vendute nel periodo rappresentano un quantitativo superiore del 3,2% rispetto al 2013.

Cresce ancora il noleggio. Anche a maggio, il grande protagonista del mercato è stato il settore del noleggio (+3,6%), che ha raggiunto una nuova quota record, pari al 27,1% delle immatricolazioni totali, dopo cinque mesi di crescita fortissima (+20,4% tra gennaio e maggio, 23,4% di quota). Prendendo in esame il settore privati, invece, continua la contrazione delle immatricolazioni: a maggio la flessione è stata pesante (-5,7%, 58,1% di quota), e sui cinque mesi il consuntivo è ora pari al -1,7%.

Poco apprezzabile l'effetto-incentivi. Gli incentivi, del resto, si sono esauriti rapidamente, come sottolinea anche l'Unrae, e non hanno avuto un effetto significativo sull'andamento del mercato: sono state all'incirca 13.000 le vetture che ne hanno beneficiato. Sulla base degli ultimi dati, l'associazione che riunisce i Costruttori ha anche ritoccato leggermente le stime per il 2014: l'anno in corso dovrebbe chiudersi a quota 1.358.000 auto, in crescita del 4,1% rispetto al 2013.

Le alimentazioni. A maggio le auto ibride hanno continuato a dimostrare un buon gradimento (2.713 unità, +79,1%, +61,7% nei cinque mesi), raggiungendo per la prima volta lo storico traguardo del 2% di quota del mercato totale. Bene anche i modelli a Gpl (+7,9%), metano (+2%), e le elettriche (+10,2%), spinti dagli incentivi, mentre risultano in flessione le auto a benzina (-15,6%) e sostanzialmente stabili quelle a gasolio (-0,3%).

I gruppi. Più di altri hanno accusato la flessione di maggio i gruppi Fiat (-10,8%) e General Motors (-23,38%), gli unici in calo a doppia cifra. Spiccano, al contrario, i risultati positivi di Renault (+9,84%) e Toyota (+11,64%), che confermano lo stato di salute dell'ultimo periodo, oltre a quello di Nissan (+21,87%), che da un paio di mesi è in fase di riscatto grazie all'effetto positivo della nuova Qashqai.

Fabio Sciarra

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