Bizzarra forse, ma indiscutibilmente originale, la scelta dell'Audi di puntare sulle strade dell'Avana quale palcoscenico per la prima uscita della Q2, anche perché da questa parte dell'Atlantico la piccola crossover tedesca non ci verrà mai. Bizzarra, ma neanche troppo fuori luogo, visto che la sua connotazione è prevalentemente urbana. E qui, il traffico non manca di certo.
Linee inedite. Prima considerazione: vista per strada, l'immagine cancella almeno in parte i dubbi sollevati alla sua prima apparizione, in quel del salone di Ginevra del marzo scorso. Nel senso che la coda appare ben poggiata per terra, grazie all'ampiezza della spalla e al corretto rapporto fra altezza e larghezza del corpo vettura. Non di meno, fa comunque un certo effetto non ritrovare molti degli elementi che acccomunano la produzione di Ingolstadt, tipo il portellone a conchiglia e soprattutto la calandra single frame, qui così diversa rispetto a quella che tutti abbiamo bene impressa nella memoria, col suo sviluppo poligonale e un aspetto, nel complesso, decisamente muscolare. Di quelli che, piaccia o no, vanno per la maggiore fra chi guarda a Suv e dintorni.
Seduta alta, ma non troppo. Bene l'accessibilità, grazie a un punto di seduta rialzato ma non troppo: 5 centimetri buoni rispetto agli standard delle berline, ma qualcosa al di sotto rispetto alle "vere" Suv, tipo la Q3. Insomma, si sta alti quanto basta per disporre di un campo visivo più che soddisfacente, e anche in manovra va meno peggio di quel che si poteva supporre, stante il limitato sviluppo in altezza del lunotto e la notevole estensione del terzo montante.
Guida fluida sul 1400 TSI. Il primo contatto è con il 1400 TSI da 150 cavalli provvisto di disattivazione selettiva dei cilindri, nella circostanza abbinato a trazione anteriore e cambio automatico S tronic. Quest'ultimo si presenta in edizione riveduta e corretta, vuoi per limitare gli attriti (e dunque ridurre i consumi), vuoi per migliorare la fluidità d'attacco, in particolare nelle ripartenze successive all'inserimento dello start and stop. La rapidità di cambiata, invece, resta quella che conosciamo.
Confort di marcia. Ovviamente il traffico che popola le strade nei dintorni della capitale cubana non è certo la situazione ideale per saggiare potenzialità dinamiche e limiti della vettura. Rappresenta, in compenso, un eccellente banco di prova per le doti di confort: buono nelle piccole asperità mentre, complici i pneumatici da 18 pollici, su buche e sconnessioni profonde la risposta è decisamente secca. Tanto che, in presenza del Drive Select, viene quasi automatico optare per la regolazione "confort". Per altro verso appare invece apprezzabile l'isolamento acustico dell'abitacolo, con la voce del motore che non è apparsa invadente neppure nelle (poche) occasioni in cui è stato possibile affondare l'acceleratore. In compenso, la marcia in colonna sugli ampi viali dell'Avana ha fatto apprezzare la presenza del cruise control attivo, puntuale anche nello stop and go.
Dall’autunno, con sei motori. Per il resto, meglio attendere il primo contatto con le strade europee: come annunciato, il lancio commerciale della piccola Q2 è in programma per il prossimo autunno, con un pacchetto composto da sei motorizzazioni, equamente suddivise fra benzina e diesel, con potenze comprese fra 116 e 190 cavalli. A prezzi che verranno definiti entro l'estate ma che, dicono da Ingolstadt, non dovrebbero discostarsi più di tanto da quelli della A3 Sportback.
da L’Avana, Massimo Nascimbene
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