Meno muscolosa e più classica rispetto a berlina e station wagon, ha una linea persino un po' freddina oppure, se se ne vuole fare emergere il lato positivo, elegante e discreta. A sorpresa sotto il cofano non c'è il "sempreverde" sei cilindri in linea aspirato ma, rimangiandosi oltre vent'anni di storia tecnica, la BMW propone una versione sovralimentata, addirittura con due turbo, uno ogni tre cilindri, in parallelo. Iniezione diretta di benzina, tecnologie modernissime (basamento in alluminio e iniettori piezoelettrici) e una gestione elettronica di ultima generazione ne fanno un'unità altamente sofisticata e all'avanguardia.

S'avvia con un gemito animale, lasciando presumere la rabbia che nasconde dentro. I trecentosei cavalli si fanno sentire al primo allungo, ma non è da meno la coppia che con i suoi 400 Nm (roba da dieselone) è sempre presente, da 1300 a 1500 giri. Ne consegue una spinta lineare che, se non guardi il tachimetro, nemmeno ti impressiona più di tanto, complice il cambio automatico, un moderno sei marce, veloce e preciso. Lavorano bene anche le sospensioni, capaci di attenuare asperità, ma fino a un certo punto, considerata la taratura piuttosto rigida e le gomme superribassate da 17 pollici.

La "335i" ha altro da offrire, non soltanto motore, velocità e assetto. I (relativamente) bassi consumi, tanto per cominciare: nove anche 10 chilometri con un litro, un risultato eccellente per una "tremila" da cento CV/litro. Nemmeno ai freni si può chiedere di più di quanto già danno. Tutto ciò ha un prezzo: tutto compreso questa BMW sfonda di parecchio i 50.000 euro. Soldi indubbiamente spesi bene, ma tanti.