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Curiosità

Lancia
Dai rally alla Formula 1 - FOTO GALLERY

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D24 (1953). Progettata in soli due mesi, questa Sport mossa da un V6 con cilindrate comprese tra 3.1 e 3.7 litri conquista 11 vittorie in 17 gare ai comandi di Fangio, Taruffi, Ascari e Villoresi.​

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D50 (1954). L’unica volta in F.1: serbatoi laterali, V8 di 2.4 litri da 260 CV e 300 km/h. La morte di Ascari sancisce la fine dell’avventura. La D50 viene ceduta alla Ferrari e vince il Mondiale.

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Fulvia Coupé (1967). Il ritorno alle gare avviene nei rally. Vince, con Sandro Munari, l’Internazionale marche 1972 e il Mondiale 1974. Ma s’impone anche in circuito e in salita.

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Stratos (1972). Motore centrale derivato dal V6 Dino e un equilibrio unico: vince tre Mondiali marche (1974-75-76), tre Europei piloti (1976-77-78) e la Coppa Mondiale Fia piloti 1977.

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037 (1982). Ancora una volta motore centrale, ma 4 cilindri di 2 litri con compressore e potenza fino a oltre 300 CV: la Lancia vince il Mondiale rally marche e Miki Biasion l’Europeo piloti.

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LC2 (1982). La Lancia ha detto la sua anche nell’Endurance, con questa 4 cilindri 1.4 da 500 CV iscritta nel Gruppo 6: tre vittorie assolute nella stagione 1982 ai comandi di Patrese, Fabi e Alboreto.

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S4 (1985). Autentico “mostro" del Gruppo B, è spinta da un 1.8 turbo volumetrico da 480 CV, sempre centrale. La morte di Toivonen e Cresto al Tour de Corse 1986 ne sancisce l’abbandono.

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Delta integrale (1988). Preceduta, nel 1987, dalla 4WD, doveva essere un “rimedio” per restare nei rally anche dopo l’abolizione del Gruppo B. Vincerà cinque Mondiali di fila, dal 1988 al 1992.

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ECV (1987/88). Immaginata come l’evoluzione “light” della S4, è fatta in larga misura di compositi e ha 600 CV grazie alla testata Triflux a flusso invertito. Resterà un affascinante studio.

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Le glorie dei rally. Dalla Fulvia alla Delta passando per Stratos e 037, le quattro auto che hanno fatto grande la Lancia nel mondo dei rally, con le due livree più classiche: prima Alitalia, poi Martini.

Se parlando di sport accenni alla Lancia la mente corre subito ai rally: dalle Delta che vinsero sei Mondiali consecutivi, alle Stratos e alle Fulvia che le precedettero. Giusto. Ma la lunga storia del marchio, che ha appena celebrato i suoi primi 110 anni, ha conosciuto anche altre elevatissime espressioni nel motorsport, compresa la massima serie.

Vincenzo andava di corsa. D’altronde, non avrebbe potuto che essere così, per un marchio fondato da un ex pilota (Vincenzo Lancia correva con le Fiat) che ha avuto, nel tempo, un rapporto di amore e odio con le competizioni: dal bagno di sangue economico che rappresentò la Formula 1 nei primi anni 50 all’oblio decretato da Antonio Fessia, durante la gestione Pesenti, fino al successivo boom nei rally dell’era Fiat, che durò sino a quando, il 18 dicembre 1991, l’allora amministratore delegato, Paolo Cantarella, annunciò l’addio alle corse, quantomeno in forma ufficiale: nella stagione 1992 la Delta Evoluzione corse infatti con i colori della Martini Racing supportata dal Jolly Club, dopo di che tutti gli sforzi della Squadra Corse vennero concentrati sulle Alfa Romeo da pista. Guardate in questa galleria fotografica alcuni esempi dei gloriosi trascorsi della Lancia nel mondo delle corse. 

Marco Visani