Auto curiose - Non aprite quella... portiera - FOTO GALLERY
La BMW i8 è una delle vetture tuttora presenti sul mercato dotate di portiere ad apertura verticale, del tipo “butterfly doors”.
Quella delle portiere ad apertura verticale è considerata un’idea italiana: l’Alfa Romeo 33 Stradale viene ricordata come la prima auto a esserne dotata.
Un’altra Alfa Romeo 33 – la concept Carabo dell’atelier Bertone – ha adottato le portiere ad apertura verticale. In questo caso, del tipo “a forbice”: rispetto alle “butterfly doors” non ruotano verso l’interno.
La soluzione adottata sulla Carabo venne replicata su un’altra creatura del designer Marcello Gandini, la Lamborghini Countach. Da allora, le portiere a forbice divennero una specialità della Casa di Sant’Agata Bolognese (nella foto, la Diablo SE), tanto da essere note nel tuning come “LSD” (Lambo Style Doors).
La Mercedes 300 SL (W198) viene da tutti ricordata come “Gullwing” per le sue vistose portiere incernierate sopra il tetto, ad ali di gabbiano. La stessa soluzione è stata adottata sulla SLS AMG Coupé (nella foto in apertura), a essa ispirata.
Con la saga di Ritorno al Futuro quelle della DeLorean DMC12 sono diventate le “ali di gabbiano” più famose del cinema.
Non solo auto a tre porte: una soluzione simile è stata adottata per le portiere posteriori della Tesla Model X, chiamate “falcon wings”. Rispetto alle “ali di gabbiano” ciascuna delle porte è realizzata in due parti, incernierate tra loro, in modo da ridurre lo spazio per i movimenti di apertura e chiusura.
Nel 1983 la Nissan presentò questo futuristico prototipo di coupé a 4 posti – la NX-21 – caratterizzato da due portiere ad ali che garantivano un comodo accesso anche al divanetto posteriore. Come le “falcon wings” della Model X sono realizzate in due parti, ma l’incernieratura è alla base del finestrino.
L’Alfa Romeo Pandion è una showcar della Bertone dalla linea estrema. Disegnata da Mike Robinson e ispirata al rapace pandion haliaetus, adotta delle tanto vistose quanto lunghe portiere ad apertura verticale, incernierate sulla coda.
Sulla concept Maserati Birdcage 75th Anniversary non esistono delle vere portiere: l’accesso nell’abitacolo è facilitato dalla spettacolare apertura del padiglione.
Un padiglione che, spostandosi in avanti, consentiva l’accesso alla vettura si era già visto nel 1970 sulla concept Ferrari 512 S Modulo, realizzata dalla Pininfarina.
Accedere alla vettura sollevando il padiglione era possibile anche sulla kitcar Sterling Nova (nella foto), alla quale era ispirata l’italiana Puma GTV che adottò pressoché la stessa soluzione.
Su questa bubble car tedesca di origini italiane – la BMW Isetta venne ideata dalla Iso Rivolta – vennero adottate molte soluzioni che la resero inimitabile: tra queste, l’accesso all’abitacolo da un portellone anteriore, incernierato lateralmente.
Su un’altra concept del citato Gandini – la Stratos Zero del 1970 – l’accesso all’abitacolo era possibile sollevando il grande parabrezza, incernierato alla base del tetto.
Elettriche e a scomparsa: le portiere sono l’elemento più originale della BMW Z1, da molti sfruttato per rendere i viaggi su questa vettura ancora più “en plein air”.
Scorrevoli e apribili elettricamente con il telecomando: una soluzione di questo genere su una cyticar a 3 porte non si era mai vista prima. Pur essendo molto comode, queste portiere non fecero della Peugeot 1007 un successo.
Per la seconda generazione della Meriva, ormai fuori produzione, la Opel ha adottato la soluzione delle portiere posteriori controvento, anche note come "suicide doors".
Molto diffuse nella prima metà dello scorso secolo, le "suicide doors" sono ancora molto apprezzate sulle auto della Rolls-Royce, che ha adottato questa soluzione anche sulle vetture a tre porte, come la Dawn nella foto.
Quelle della poco fortunata Renault Avantime possono sembrare delle comuni portiere, seppur molto lunghe e con finestrini privi di cornice. In realtà, la Casa francese ha dotato la vettura di un sistema di apertura a doppie cerniere che facilita l'accesso a bordo in un ingombro ridotto.
Parola d’ordine: stupire. Dai capolavori di grandi atelier a vetture piuttosto diffuse: abbiamo raccolto nella nostra gallery 20 modelli dalle portiere non convenzionali. Alcuni di questi, come la Mercedes SL "Ali di gabbiano", sono diventati delle vere e proprie icone del design. Ben sette sono le auto italiane: Alfa Romeo, Lamborghini, Lancia, Maserati e Ferrari. Otto con l'Isetta, la bubble car ideata dalla Iso Rivolta e prodotta poi su larga scala dalla BMW. E non manca un'elettrica, la Tesla Model X, da noi testata di recente, capace di stupire i curiosi con le sue falcon wings.