Tuthill Porsche GT One. Presentata alla Monterey Car Week 2024, sarà prodotta in soli 22 esemplari omologati per uso stradale. Il peso a secco è fissato a 1.200 kg, grazie a un grande utilizzo di materiai leggerissimi. Tra i motori disponibili c'è un impressionante sei cilindri boxer aspirato da oltre 600 CV, con zona rossa a 11.000 giri. Un omaggio alla Porsche 911 GT1 di fine anni 90.
Touring Superleggera Veloce12. Il dodici cilindri di 5.5 litri (con sigla F133 e Made in Maranello) resta dentro il cofano e acquista 25 CV in più, per un totale di 503 CV, grazie a diversi affinamenti a livello di scarico e raffreddamento. Il vestito della Ferrari 550 è stato invece ridisegnato, mantenendone però proporzioni e cifre stilistiche, con l'introduzione, tra l'altro, del carbonio. Assetto e interni sono stati aggiornati con canoni moderni. Il prezzo? Una Ferrari 550 Maranello come donor car e 690 mila euro. Più tasse.
TWR Supercat. Un restomod su base Jaguar XJS. Il progetto ha coinvolto alcuni dei nomi più celebri del motorsport, tra cui Tom Walkinshaw, venerato costruttore e pilota che portò le Jaguar alla vittoria nel Campionato Europeo Turismo negli anni 80. Fedele alla sua eredità motoristica, la Supercat nasconde dentro il cofano un V12 sovralimentato da 660 CV e 730 Nm accoppiato a un cambio manuale sei rapporti. La struttura dell’auto è stata rinforzata con dei tubolari in acciaio. Non mancano: sospensioni a doppio braccio con sistema di smorzamento dinamico attivo, impianto frenante carboceramico, traction control programmabile e il launch control. Ne verranno costruite solo 88 unità, a un prezzo inferiore ai 300 mila euro.
Modena Automobili MA-01 Biturbo Shamal. Il progetto parte da una Maserati Biturbo Coupé del 1983, aggiornata sia dal punto di vista stilistico, sia prestazionale. Il V8 è stato sostituito da un V6 biturbo da 500 CV e 550 Nm di coppia massima, capace di uno 0-100 in 5 secondi e una velocità di punta di 290 km/h. Il cambio è un nuovo ZF a otto rapporti, mentre albero di trasmissione, semiassi e differenziale sono quelli della Ghibli S. La carrozzeria, disegnata dal centro stile di Modena Automobili, è di acciaio e carbonio: sul frontale troviamo nuovi gruppi ottici a Led. Ne verranno prodotti solo 33 esemplari, numerati e assemblati a mano. Gli ordini sono già aperti, con prezzi che partono da 585 mila euro, tasse escluse.
Renault R17 electric restmod X Ora Ïto. Esposta al Salone di Parigi, rappresenta una rivisitazione in chiave moderna della Renault 17, la coupé sportiva del 1971 (nota in Italia come 177). Per il momento si tratta di un prototipo a trazione posteriore con un motore elettrico da 270 CV. La nuova carrozzeria di carbonio riprende le forme decise e le proporzioni del modello originale, ma è più larga di 17 cm. I gruppi ottici circolari anteriori sono stati sostituiti da piccoli elementi rettangolari, mentre quelli posteriori si sono trasformati in un'unica fascia a Led. Gli interni riprendono lo stile dirompente della vettura originale con i quattro elementi singoli dedicati alla strumentazione trasformati in display.
Kalmar 9x9. La Casa danese definisce il suo progetto come la prima "rétro hypercar": in pratica, rende omaggio alla Porsche 959 con un progetto basato sulla scocca della Porsche 993. La carrozzeria di fibra di carbonio segue la filosofia della 959 originale con ben 1.480 kg di downforce (dichiarati). Gli interni sono un mix di classico e moderno: la plancia segue il design della 959 e delle 911 degli anni 80, ma la strumentazione deriva dalla Porsche 992 pre-restyling. Sono tre le versioni disponibili Comfort, Sport e Leichtbau, abbinate ad altrettante motorizzazioni specifiche di origine Porsche 992. La prima monta boxer biturbo di 3.8 litri della Turbo S elaborato a 930 CV; la seconda prevede il 3.0 turbo della 992 GTS portato a 650 CV con cambio manuale sette marce. Infine, per la Leichtbau sarà disponibile il 4.0 litri della 992 GT3 portato a 530 CV e abbinato a un cambio manuale specifico a sei marce.
Borromeo de Silva STL-1. Lo Studio BorromeodeSilva, noto per aver collaborato con Automobili Amos, Nardone ed Eccentrica, ha presentato la STL-1. Basata sulla Ford Mustang Fastback del 1968, ha uno stile Baja spoglio ed essenziale, pensato per guidare anche su sabbia e rocce. Nel cofano troviamo un motore V8 5.0 Road Runner derivato dall'unità di serie del 2012 della Mustang Boss 302 da 444 CV. Grazie ad albero e pistoni forgiati, testate riviste e aspirazione derivata dalla 302R, quest'unità tocca i 7.400 giri al minuto, mentre non è nota la potenza massima.
Alfa Romeo 8C Competizione M by Officine Fioravanti. La 8C fu un manifesto, una dichiarazione di intenti, un ponte tra il glorioso passato di Alfa Romeo e un futuro che all’epoca sembrava roseo. Ecco come l’atelier svizzero-italiano ha donato nuova ninfa al modello, con una modifica che scuote l’abitacolo: la leva del cambio manuale sei rapporti. Un elemento per i puristi della guida, che ha preso il posto del robotizzato con comandi al volante originario grazie agli interventi del reparto Evoluzioni Tecniche. Ci sono anche nuove sospensioni Öhlins regolabili a controllo elettronico, un impianto frenante carboceramico, un’ottimizzazione dell’elettronica di controllo del V8 e due sedili monoscocca in fibra di carbonio omologati FIA rivestiti in pelle di struzzo bordeaux.
Totem Automobili GTAmodificata. Il nuovo progetto di Riccardo Quaggio rende ancor più estrema (ed esclusiva) la GT Super, il restomod su base Alfa Romeo GT Tipo 105. Nel cofano c'è il V6 2.8 biturbo sviluppato dalla Italtecnica Engineering, che acquista 200 CV in più arrivando a erogare 810 CV a 8.300 giri, e 730 Nm di coppia tra i 3.500 e i 6.000: un’evoluzione chiamata Gloria ITV062, del peso di soli 165 kg. La carrozzeria widebody, allargata di 20 cm, è interamente realizzata in fibra di carbonio con finitura metallica e rivetti a vista, per un peso a secco di 1.095 kg. Nell'abitacolo convivono in perfetta armonia la fibra e i rivestimenti in pelle artigianale e Alcantara. Verrà realizzata in una serie limitatissima di cinque esemplari, destinati a fortunati collezionisti disposti a spendere 1.100.000 euro.
HWA EVO. Quando si pensa alle Mercedes-Benz che più ci hanno fatto passare notti insonni, lei non manca mai: la 190E 2.5-16 Evo II. Beh, grazie ad HWA — scuderia da corsa nata negli anni Novanta grazie a Hans Werner Aufrecht, uno dei fondatori di AMG — il mito è tornato sottoforma di remake. Nessun logo con la Stella a Tre Punte e si parla di 100 esemplari ad un prezzo non inferiore ai 714mila euro IVA esclusa. ista la rarità intoccabile della 190E 2.5-16 Evo II, questo restomod verrà costruito da zero, pezzo per pezzo; le prime consegne sono previste per la fine del prossimo anno. Del 4 cilindri di 2.6 litri non è rimasto nulla, gli ingegneri tedeschi lo hanno sostituito con un V6 biturbo da 3 litri.
Alma Sprint. La portoghese Alma ha presentato la Sprint, un restomod dell'Alfasud Sprint. L'ispirazione viene in particolare dalla Sprint 6C, un prototipo che l'Alfa realizzò con Autodelta e Zagato per un potenziale utilizzo nelle competizioni del Gruppo B. L'Alma prevede una produzione limitata a 20 esemplari, con le prime consegne alla fine del 2025. Senza arrivare al trapianto del V6 Busso del prototipo originale, l'Alma ha scelto di lavorare sul boxer quattro cilindri di serie dell'Alfasud Sprint. La cilindrata è salita a 1.8 litri e sono previsti pistoni forgiati, teste modificate, alberi a camme riprofilate e carburatori Dellorto con tromboncini di aspirazione liberi. Il motore eroga 160 CV ed è abbinato a un cambio manuale cinque marce con rapporti ravvicinati e al differenziale autobloccante Torsen.
Audi Schnellsportwagen. Guidate, tra gli altri, da Nuvolari e Varzi, le Frecce d’Argento hanno dominato le competizioni sportive negli anni 30. L'Auto Union, che sarebbe poi diventata l’attuale Audi, aveva in cantiere di realizzarne una versione da strada, progettata da Ferdinand Porsche e chiamata Type 52. A più di 90 anni di distanza, la Casa tedesca ha deciso di realizzare quel sogno grazie agli esperti di restauro Crosthwaite & Gardner, che sono partiti dai piani e dai progetti originali. Il motore è un 16 cilindri turbocompresso (simile a quello delle Type C del 1936) da 520 CV, alimentato da una miscela composta per il 50% da metanolo, 40% da benzina senza piombo e per il 10% da toluene. Il cambio è un manuale a cinque marce derivato dai modelli da corsa.
Ford Escort RS by Boreham Motorworks. Ispirata alla Ford Escort RS, sarà prodotta in 150 esemplari con prezzi a partire da 350 mila euro. L'auto non nasce da una donor car ma da un telaio costruito appositamente. Saranno disponibili due powertrain: il primo deriva dal 1.6 originale, portato a 1.8 litri sostituendo i carburatori con l'iniezione elettronica per erogare oltre 180 CV; il secondo, invece, deriva dalla produzione attuale. Si tratta, infatti, di un 2.1 litri da circa 300 CV, con elementi ricavati dal pieno.
Zagato AGTZ Twin Tail. Un omaggio alla Alpine A220 che ha corso alla 24 Ore di Le Mans a fine anni 60: si basa sull'Alpine A110 di oggi. La produzione è limitata a soli 19 esemplari con un prezzo di partenza di 650.000 euro. Davvero particolare la zona posteriore: in base alle esigenze, il look dell'AGTZ può cambiare. Infatti, la filante “coda lunga” può essere rimossa per trasformare la vettura in un'agile sportiva.
DS SM Tribute. Vi ricordate la Citroën SM? Esatto, la Citroën Maserati, quella coupé prodotta a Modena. Ecco, ora ha un'erede. O meglio, una one-off. I designer del gruppo Stellantis hanno voluto mantenere quasi immutate le proporzioni della SM originale e pare che DS stia prendendo in considerazione l’ipotesi di produrre una serie limitata della concept: secondo indiscrezioni, questa potrebbe utilizzare la piattaforma della Maserati GranTurismo e montare un V6 biturbo di 3.0 litri. Prezzo? Da 1 milione di euro.
Quello dei restomod è un trend che divide il pubblico in due fazioni: c’è chi lo considera uno sfregio di icone a quattro ruote, e chi, invece, lo apprezza perché rimette in strada delle vetture dal grande appeal. Di certo, questa “restaurazione” a suon di meccanica da capogiro, interni raffinati e tecnologia di ultima generazione fa discutere gli appassionati. Nel 2024, poi, c'è stato un vero e proprio boom: nelle schede qui sopra vi proponiamo i restomod e i remake più interessanti dell'anno agli sgoccioli.