Ferrari - Le regine di Maranello
Ferrari GTO. Prodotta dal 1984 al 1987 in 272 esemplari, nasce come elaborazione estrema della Millechiodi, su base 308 GTB, con parafanghi allargati e spoiler posteriore maggiorato.
Ferrari GTO. Il V8 biturbo, montato in posizione longitudinale, ha una cilindrata di 2.8 litri ed eroga 400 CV e 496 Nm di coppia massima.
Ferrari GTO. La sigla sta per Gran Turismo Omologata. Molti appassionati la chiamano però 288 (2.8 litri di cilindrata e 8 cilindri).
Ferrari GTO. La 288 accelera da ferma a 100 km/h in 4,9 secondi, fino a raggiungere una velocità massima di 305 km/h.
Ferrari GTO. Nel 1985 è stata sviluppata anche la 288 GTO Evoluzione, costruita in cinque esemplari (più un prototipo): cambia il frontale e la potenza del motore è stata portata a 660 CV.
Ferrari F40. Nel 1987, per celebrare i primi quarant’anni della Casa di Maranello, nasce uno dei suoi modelli più famosi e celebrati di sempre, l’ultimo tenuto a battesimo dal Drake in persona.
Ferrari F40. La supersportiva del Cavallino porta al debutto materiali compositi come kevlar, fibra di vetro e resine aeronautiche. Il cofano si apre a conchiglia come le Sport Prototipo.
Ferrari F40. Il V8 di 3.0 litri deriva dalla 288 GTO Evoluzione ed eroga 478 CV e 577 Nm. Nei test di Quattroruote con Ivan Capelli, la F40 scattava da ferma a 100 km/h in 4,54 secondi fino a toccare i 326,193 km/h di velocità massima.
Ferrari F40. Essenziale l’abitacolo, concepito per il puro piacere della guida sportiva. Unica eccezione, il climatizzatore. Sui primi esemplari c’erano addirittura i finestrini scorrevoli.
Ferrari F40. Prodotta in 1.311 esemplari contro i 400 previsti inizialmente, la F40 costava all’epoca 372.600.000 lire (al cambio attuale, contando anche l’inflazione, sono più di 500 mila euro).
Ferrari F50. Nel 1995 arriva la F50, una vera e propria Formula 1 da strada, prodotta in 349 esemplari e nata per celebrare i cinquant’anni di Maranello.
Ferrari F50. Il tetto rigido è asportabile, per trasformarla da coupé a spider, sganciando il cupolino e avvitando a mano roll bar e carenatura. Un’operazione che richiede circa mezz’ora di lavoro.
Ferrari F50. Il motore centrale longitudinale è un 4.7 V12 da 520 CV (con una potenza specifica di 110,7 CV/l) e 471 Nm di coppia massima. Sulla bilancia la vettura segna 1.230 kg.
Ferrari F50. Secondo quanto riporta il n. 478 di Quattroruote, la F50 scatta da ferma a 100 km/h in 3,8 secondi e raggiunge la velocità massima di 325 km/h in sesta marcia a 8.600 giri.
Ferrari F50. Il prezzo era proibitivo anche all’epoca: più di 850 milioni di lire: oggi costerebbe (contando anche l’inflazione) poco più di 780 mila euro.
Ferrari Enzo. Costruita in soli 399 esemplari, arriva nel 2002 per celebrare i 55 anni della Casa di Maranello e nel nome rende palese omaggio al suo fondatore. Prezzo: 660.000 euro.
Ferrari Enzo. Sul numero 562 dell’agosto 2002 di Quattroruote la hypercar di Maranello viene definita “figlia del suo tempo”, per le scelte tecniche che riprendono quelle delle F1 dell’epoca: motore posteriore, scocca di carbonio, cambio sequenziale e aerodinamica curatissima.
Ferrari Enzo. Il motore, in posizione posteriore centrale, è un V12 di 6.0 litri che eroga 660 CV e una coppia massima di 657 Nm a 5.500 giri.
Ferrari Enzo. La Enzo scatta da ferma a 100 km/h in 3,65 secondi, raggiunge i 200 km/h in 9,5 secondi e va oltre i 350 km/h di velocità massima. È la prima auto a superare i 300 km/h sulla nostra pista di Vairano.
Ferrari Enzo. Sedute e posto di guida si ispirano alla F1: i sedili in carbonio pesano 12,4 chilogrammi. Sul volante ci sono le frecce sulle razze e sei pulsanti per il controllo della vettura: sollevatore, retro, Asr, modalità di guida Sport/Race e configurazione display.
Ferrari FXX. Nel 2005 arriva l’evoluzione da pista della Enzo, prodotta in 30 esemplari. Il motore è portato a 6.3 litri di cilindrata, per una potenza di oltre 800 CV: si abbina a un cambio derivato dalla Formula 1. Bastano 2,8 secondi per lo 0-100, la velocità massima è di 390 km/h.
Ferrari LaFerrari. Prodotta in 499 esemplari dal 2013 al 2018 (tutti venduti prima ancora che l’auto venisse presentata ufficialmente), è il primo modello di serie di Maranello a montare un propulsore ibrido, battezzato Hy-Kers.
Ferrari LaFerrari. Le forme dell’auto nascono dal Centro stile di Maranello diretto da Flavio Manzoni. Il cofano anteriore, molto basso, mette in evidenza i parafanghi muscolosi ed è un omaggio alle Sport Prototipo degli Anni Sessanta.
Ferrari LaFerrari. Montato in posizione centrale longitudinale, il V12 di 6.3 litri eroga 800 CV ed è abbinato a un’unità elettrica da 120 kW (163 CV): la potenza di sistema è di 709 kW (963 CV) e 900 Nm di coppia.
Ferrari LaFerrari. Solo a trazione posteriore, la hypercar di Maranello scatta da ferma a 100 km/h in 2,75 secondi e raggiunge la velocità massima di 355 km/h.
Ferrari LaFerrari. È stato prodotto anche l’esemplare numero 500, venduto in beneficenza al prezzo di sette milioni di dollari, devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto del 2016.
Ferrari LaFerrari Aperta. Nel 2016 viene presentata la versione convertibile, con tetto di tela o rigido (su richiesta). I valori tecnici e prestazionali sono pressoché gli stessi della versione chiusa.
Ferrari LaFerrari Aperta. Di questo modello sono stati prodotti 209 esemplari, a cui se ne è aggiunto un ulteriore, battuto all’asta nel 2017 per 8,3 milioni di dollari. I proventi sono andati a Save the Children.
Ferrari F80. L’ultima supercar stradale di Maranello sarà prodotta in soli 799 esemplari, tutti già venduti, al prezzo di 3,6 milioni di euro ciascuno.
Ferrari F80. A muoverla c’è un impressionante V6 biturbo ibrido da 1.200 CV complessivi: 900 CV arrivano dall’unità termica, affiancata da ben tre motori elettrici, uno al posteriore e due all’anteriore.
Ferrari F80. Non che le altre Rosse scherzassero, ma ancora una volta l’asticella è posta un po’ più in alto: 2,15 secondi sullo 0-100 km/h, 5,75 sullo 0-200 e oltre 350 km/h di velocità massima.
Ferrari F80. Rivoluzione anche a bordo, con un’impostazione che la stessa Ferrari chiama “1+”: accanto al pilota c’è una seduta più piccola e arretrata. Il focus, come sempre, è solo su chi guida.
Ogni Ferrari è un’auto speciale, e su questo non si discute. Alcune Ferrari, però, sono più speciali di altre: vere e proprie leggende su ruote, supercar stradali realizzate in serie limitata che, dalla prima 288 GTO alla nuova F80, passando per la F40 e la Enzo, riscrivono la storia di quello che può fare il marchio del Cavallino con il suo modello di punta. Sportive che rappresentano il massimo dell’espressione automobilistica del Cavallino Rampante: tutte, a loro modo, raccontano qualcosa di nuovo, anche in termini di design, senza paura di rompere con il passato. Nelle schede qui sopra ripercorriamo la storia delle “regine” di Maranello.