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Sansepolcro-Camerino: tre regioni in un colpo solo - VIDEO

Redazione Online
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La Fondazione Piero della Francesca a Sansepolcro.

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Il centro di Sansepolcro.

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Piazza Matteotti, il salotto di Città di Castello.

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Un tratto dell’antica cinta muraria di Umbertide.

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La chiesa di San Francesco a Gubbio, risalente al 1255.

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Con la Jeep Renegade per le strade di Gubbio.

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Il centro di Gubbio, cui lo scrittore Guido Piovene attribuì una ''monocromia sublime''.

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Pioraco, nel maceratese, è conosciuta anche per le sue cartiere.

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Ancora evidenti a Camerino i danni del terremoto del 2016.

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Il Duomo di Camerino, che conserva il sarcofago di Sant’Ansovino.

Tre regioni e nessuna località mondana, ma tanti, piccoli gioielli di un’Italia meno battuta dal turismo di massa e, forse, più autentica: è quanto vi proponiamo con questo itinerario a cavallo fra Toscana, Umbria e Marche, che abbiamo percorso con una Jeep Renegade 1.3 Turbo T4 190 CV Phev 80th Anniversary. Sansepolcro, località di partenza in Val Tiberina, vanta un nucleo urbano rettangolare, ricco di palazzi gotici, rinascimentali e manieristici, racchiuso fra mura cinquecentesche. Tappa obbligata è la casa natale di Piero della Francesca, del quale alcune opere si possono ammirare nel Museo civico. Imboccata la superstrada E45 Orte-Ravenna, si raggiunge rapidamente Città di Castello, ricca di punti d’interesse e, a sua volta, racchiusa tra mura risalenti al ’500. Poi, lungo la stessa arteria, è la volta di Umbertide, dove vale la pena soffermarsi almeno sulla collegiata di Santa Maria della Reggia (XV-XVI secolo) e sul Museo di Santa Croce, dov’è conservata una “pala della Deposizione” di Luca Signorelli (1516).

Fuori mano. La s.s. 219 ci porterà, successivamente, a Gubbio, cittadina di grande fascino, ma meno popolare di Assisi o Spoleto perché un po’ isolata nell’Appennino. Ma questo è un pregio, perché se ne potranno gustare meglio le perle artistiche e architettoniche. Ancora prima di accedere al centro, Gubbio offre la chiesa in cui San Francesco sarebbe stato accolto dopo l’abbandono della casa paterna, per la sua scelta di vita pauperistica. Poi, si gode della bellezza della piazza Grande, progettata nel 1321, della Cattedrale e di Palazzo Ducale, per citare solo i luoghi più iconici. Risaliti in auto, si percorre la s.r. 298 fino a superare il Passo di Gubbio, poi si prendono le s.s. 3 Flaminia e 76, fino a entrare nelle Marche, la terza regione toccata dall’itinerario.

Valli e pinete. La natura ci accompagnerà per chilometri, perché le strade, in questo tratto, si stendono solitarie tra i boschi, attraversano strette gole, lambiscono cascatelle, costeggiano distese di pini. Ad attenderci c’è Camerino, antica città universitaria, purtroppo colpita dal forte terremoto del 2016. Ma ciò non impedisce di ammirarvi la tardo-rinascimentale piazza Cavour, sulla quale si affacciano i palazzi Ducale e Arcivescovile, e il Duomo, che conserva il sarcofago trecentesco di Sant’Ansovino. Degno finale, i resti della rocca del ’500, in cima alla cittadina, che offre scorci panoramici che arrivano, nelle giornate più belle, ai Monti Sibillini. Il racconto completo dell'itinerario Sansepolcro-Camerino è sulla guida ItalyTour 2021, il supplemento allegato a Quattroruote di giugno.