Indy Autonomous Challenge
Un’altra vittoria in pista per il Politecnico
A Monza, il MiMo 2023 ha ospitato anche una gara dell’Indy Autonomous Challenge, la competizione per monoposto da corsa a guida autonoma, che ha visto imporsi per la quarta volta consecutiva il team PoliMOVE del Politecnico di Milano. Per la prima volta, però, la corsa si è disputata in un normale circuito come quello brianzolo e non su un ovale americano, come quelli utilizzati in precedenza a Las Vegas e in Texas.
I rivali. Le squadre internazionali in lizza erano cinque: alle spalle di PoliMove si è classificato Tum Motorsport Racing della Technical University di Monaco, che ha preceduto un’altra compagine italiana, il team TII UniMORE dell’università di Modena e Reggio Emilia. Fuori dal podio le squadre degli Usa e della Corea del Sud. Le monoposto utilizzate da tutti i concorrenti sono delle Dallara AV-21, vetture che la factory di Varano de' Melegari allestisce per le gare di Indy Lights, categoria americana propedeutica alla Indycar: hanno telaio di carbonio, pesano 640-650 kg e montano un 4 cilindri turbo di due litri con 450 CV di potenza (cui se ne aggiungono 50 nella funzione push-to-pass); il cambio a sei marce è fornito dalla Ricardo. Le vetture sono state modificate per poter funzionare senza pilota sulla base degli algoritmi elaborati in maniera differente da ognuna delle università in lizza.
Gioia condivisa. Sergio Saveresi, docente di Automatica al Politecnico di Milano e anima del progetto, ha espresso grande soddisfazione per il successo, “ottenuto sul prestigioso circuito di F.1 nonostante i numerosi problemi delle settimane precedenti la gara che hanno costretto la squadra a scendere in pista con il muletto”. PoliMove fa parte del gruppo di ricerca del Politecnico milanese mOve, guidato sempre da Savaresi, che si occupa ormai da una ventina d’anni del controllo automatico di veicoli terrestri di ogni tipo, dalle bici elettriche alle auto fino ai trattori. Il 27 aprile del 2022, sul rettilineo della pista di atterraggio dello Space Shuttle al Kennedy Space Center della Nasa a Cape Canaveral, la vettura del team italiano ha ottenuto anche il record di velocità per un’auto completamente a guida autonoma in rettilineo, con una media su due passaggi di 309,3 km/h e una punta massima di 311,9 km/h.