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Stampa francese: il cda vuole De Meo

Rosario Murgida
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Renault - Stampa francese: il cda vuole De Meo

Il consiglio di amministrazione della Renault, nel quadro del processo di ricerca del nuovo amministratore delegato, avrebbe espresso una netta preferenza per Luca De Meo, attuale numero uno della Seat. Lo riferiscono alcune testate francesi, ricostruendo quanto avvenuto ieri nel corso di una riunione dei consiglieri convocata per esaminare lo stato di avanzamento dell'iter di sostituzione di Thierry Bollorè, licenziato due mesi fa per i dissidi col presidente Jean-Dominique Senard. Qualcuno, come l’agenza di stampa Afp, si sbilancia perfino nell’affermare che il prossimo ad della Renault sarà proprio De Meo, anche perchè i rappresentanti dello Stato, maggior azionista della Renault, hanno approvato la scelta.

De Meo il candidato preferito. Il nome eccellente circola già da diverse settimane, durante le quali la stampa transalpina ha  indicato nel top manager italiano la scelta ideale per tutta una serie caratteristiche e qualità: parla cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco e, ovviamente, francese), ha 25 anni di esperienza nel settore auto (ha iniziato la sua carriera alla Renault, per poi passare alla Toyota, alla Fiat e quindi alla Volkswagen) e ha raggiunto ottimi risultati alla Seat, come dimostrano dai continui record di vendite. De Meo sarebbe "di gran lunga" il candidato preferito anche rispetto a dirigenti francesi come Patrick Koller, dal 2016 amministratore delegato del produttore di componentistica Faurecia, e Clotilde Delbos, cfo e attuale ad "ad interim” della Renault. Il profilo della Delbos è stato preso in seria considerazione, ma è stato giudicato troppo finanziario.

Non si cerca al di fuori fuori dell'automotive. "Totalmente infondate", secondo la testata Les Echos, sono invece le candidature di personalità estranee al mondo dell'automotive come Henri Poupart-Lafarge, attuale numero del colosso ferroviario Alstom. Del resto, per lo stato francese, così come per Senard, l'esperienza nel settore rappresenta un must assoluto. Per ora, quindi, la partita sembra si giochi solo tra De Meo e Koller. Quest'ultimo ha dalla sua parte la nazionalità francese, una rete di relazioni ormai consolidata, una solida esperienza nel settore e i risultati della Faurecia. Tuttavia, sempre secondo le ricostruzioni di stampa, il carattere del manager ne farebbe un candidato "all'opposto di ciò di cui il gruppo ha bisogno in questo momento". Inoltre all'interno del cda si temono possibili dissidi con Senard per le profonde differenze di personalità e non si ritiene che le sue competenze siano sufficienti per la Régie. "Una delle sfide della Renault - ha affermato una fonte interna a Les Echos - è rivedere il portafoglio di modelli, riposizionare il marchio: è necessaria una vera esperienza di prodotto".

Il patto di non concorrenza. De Meo, invece, sembra avere tutte le carte in regola: oltre a essere più giovane di Koller, "è carismatico, simpatico e ha una vera visione di cosa sia un marchio automobilistico". La nazionalità non rappresenta neanche un problema, come dimostrato dal portoghese Carlos Tavares alla guida della PSA. Resta una criticità tecnica di non poco conto: De Meo ha accettato una clausola di non concorrenza nel contratto con il gruppo Volkswagen, il che complica l'avanzamento dell’intero processo. Tuttavia, alla Renault sono convinti di poter superare l’ostacolo tedesco e di annunciare la scelta definitiva "tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020”.