Autostrade
Astm (Gavio) è interessata alla portoghese Brisa
L'Astm, attraverso il suo amministratore delegato, Umberto Tosoni, ha confermato le recenti indiscrezioni riguardo alla partecipazione alla gara per assumere il controllo di un concessionario portoghese. La holding del gruppo Gavio, secondo maggior operatore autostradale al mondo grazie a 4.600 chilometri di reti in concessione tra Italia, Brasile e Regno Unito, ha presentato un'offerta non vincolante per l'acquisto dell'80% della Brisa-Auto Estradas de Portugal.
Una gara affollata. La società portoghese è il maggior operatore del Portogallo con 17 autostrade e 6 strade nazionali in gestione, una rete complessiva di 1.628 chilometri, sei concessioni (Brisa Concessão Rodoviária BCR, Atlantico, Litoral Oeste, Baixo Tejo, Brisal e Douro Litoral) e partecipazioni azionarie in diverse società attive nei servizi ausiliari. Brisa, che nel 2018 ha registrato ricavi per 746 milioni di euro con un margine operativo loro di 554 milioni, è stata messa in vendita dal fondo Arcus Infrastructure Partners e dall’imprenditore portoghese José de Mello, titolari del 40% del capitale a testa. La gara ha attratto l'interesse di numerose realtà, tra cui il gruppo Globalvia, il fondo pensione Apg, la spagnola Abertis con il fondo Gic, il consorzio composto dalla China State Construction Engineering e dal fondo Cnic.
I valori in campo. Fino a poche settimane fa si parlava di un'operazione dal valore di almeno 1,5 miliardi di euro e di offerte arrivate fino a 3 miliardi, ma la crisi del coronavirus e il crollo del traffico autostradale hanno rimesso in discussione i numeri, come ammesso dallo stesso Tosoni: "Siamo assolutamente interessati e pronti ad affrontare le prossime fasi della procedura. Lo scenario sta evolvendo rapidamente: valutiamo ogni condizione, anche perché i venditori hanno abbassato le pretese scontrandosi con la realtà dei fatti, cioè il calo del traffico, ancora più significativo essendo loro sono trainati dal leggero". "Dopo un evento come il Coronavirus - ha proseguito Tosoni - bisogna essere solidi industrialmente e finanziariamente, pronti a cogliere qualsiasi tipo di opportunità si dovesse presentare in Italia e in Brasile: siamo convinti che ce ne saranno, in termini di lavori e di acquisizioni", ha aggiunto il manager, sottolineando la decisione del concessionario italiano di non distribuire dividendi a valere su un esercizio 2019 chiuso con un fatturato di 2,07 miliardi di euro (+20%), di cui 1,1 miliardi dai pedaggi (+1,85%), un Mol di 792 milioni (+4,1%) e un utile netto di 170,4 milioni (166,5 milioni nel 2018).
Crolla il traffico. La decisione di non distribuire dividendi è stata presa anche per tener conto delle conseguenze della diffusione del coronavirus. In Italia, dove Astm gestisce quasi tutto il quadrante occidentale della rete autostradale italiana, tra cui l'A4 Torino-Milano, l'A21 Torino-Brescia, l'A6 Torino-Savona e l'A15 Parma-La Spezia, il traffico è diminuito nel primo trimestre del 20,4%, con il solo mese di marzo risultato in flessione del 61%. Nell'ultima settimana di marzo il calo è stato dell'82,3% con un -55,7% per i mezzi pesanti e un -92,6% per i leggeri.