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Industria e Finanza

Germania
Da lunedì riaprono i concessionari

Rosario Murgida
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Germania - Da lunedì riaprono i concessionari

La Germania inizia ad allentare le misure di isolamento varate per fronteggiare la pandemia del coronavirus consentendo a diverse attività di riaprire i battenti. Tra queste figurano anche i concessionari, che da lunedì potranno tornare attivi rispettando, però, misure di sicurezza rafforzate.

Un aiuto al settore. La riapertura dei saloni potrebbe fornire un aiuto a un settore, quello automobilistico, che sta pagando pesantemente le conseguenze dell'epidemia, ma che sta anche tentando di rialzare la testa. A dimostrarlo è la decisione della Volkswagen di avviare una graduale ripresa delle attività produttive secondo un crono-programma dettagliato che riguarderà non solo la Germania, ma anche altri paesi europei. Berlino, sulla base di un accordo del governo federale con i governatori regionali, ha deciso di allentare le misure di isolamento partendo da una serie di attività: potranno riaprire i negozi con una superficie fino a 800 metri quadrati, i rivenditori di biciclette, le librerie e, per l'appunto, i concessionari. Rimarranno ancora chiusi bar e ristoranti e non saranno ancora consentiti gli spostamenti interni e i grandi eventi sportivi, musicali o religiosi. Il 4 maggio, invece, si prevede la riapertura delle scuole superiori.  

La richiesta di incentivi. La riapertura dei saloni rappresenta un primo segnale positivo per il settore ma, probabilmente, non sarà sufficiente per rilanciare la spina dorsale dell'economia tedesca. A tal proposito, l'associazione dell'industria automobilistica tedesca Vda ha invitato il governo a lanciare un nuovo programma di incentivi per sostenere soprattutto la domanda di veicoli a basse emissioni e rafforzare le attuali agevolazioni (6 mila euro per le elettriche e 4 mila per le ibride plug-in). "Attualmente non vi è motivo di ottimismo", ha affermato il presidente Hildegard Mueller. "È probabile che saranno necessarie misure di sostegno economico per rilanciare la domanda economica complessiva e, in particolare, la domanda di veicoli". Mueller non ha fornito proposte specifiche sull'importo degli incentivi o sulla modalità di applicazione delle eventuali nuove misure: "Saremo in grado di stimare ciò che è effettivamente necessario una volta aperte le concessionarie di automobili. Vedremo come si comporteranno i clienti". Serve, comunque, un intervento urgente e tempestivo e i costruttori possono contare sul sostegno di parte della politica tedesca e in particolare dei land più esposti al settore automobilistico. Markus Soeder, premier della Baviera, sede dell'Audi e della BMW, ha per esempio proposto di varare un programma per incentivare la rottamazione delle auto più vecchie e l'acquisto di veicoli a basse emissioni, trovando una sponda nell'amministratore delegato del gruppo bavarese Oliver Zipse. Analoghe osservazioni sono arrivate da Stephan Weil, premier di quella Bassa Sassonia azionista rilevante del gruppo Volkswagen.