Camion, vendite su ad agosto, ma regna ancora l'incertezza
Elezioni e sostegno. In questo contesto non proprio idilliaco la cosa paradossale è che la domanda rimane sostenuta, ma il mercato - almeno per tutto il 2022 - rimane condizionato più che altro "dalla capacità dei costruttori di produrre e consegnare i veicoli". In vista delle imminenti elezioni, il ruolo della politica risulta sempre più determinante per la sopravvivenza di questo settore strategico. “Alla luce del contesto politico e della crisi energetica", sottolinea infatti il numero uno dell'Unrae, "chiediamo alle forze politiche che si apprestano a governare il Paese di continuare a sostenere in maniera decisa il comparto, coerentemente con quanto già fatto in passato, sul fronte dell’aiuto al settore dell’autotrasporto, ponendo in essere le misure necessarie affinché la transizione ecologica sia sostenibile da un punto di vista economico e temporale”.
Calano solo i medi. Analizzando i risultati nel dettaglio si evidenzia come quasi tutti i comparti risultino in forte crescita, con l'unica eccezione dei medi. L'aumento della domanda ha interessato prevalentemente i veicoli di massa da 3,51 a 6 tonnellate che cresce del 59,3%, seppur con volumi contenuti: 43 unità rispetto alle 27 del mese di agosto 2021. Anche il comparto dei mezzi oltre le 16 tonnellate, storicamente il più importante e consistente in termini numerici, ha brillato con un +29,7% con 1.214 immatricolazioni. I camion da 6,01 a 15,99 tonnellate, invece, come accennato fanno segnare una perdita a doppia cifra -23,8 con 160 contratti contro i precedenti 210.
Roberto Barone